Cebion Febbre Dolore - 20cpr Eff
Dettagli:
Nome:Cebion Febbre Dolore - 20cpr EffCodice Ministeriale:036422018
Principio attivo:Paracetamolo/Acido Ascorbico
Codice ATC:N02BE51
Fascia:C
Prezzo:5.7
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Bracco Spa Div.Farmaceutica
SSN:Non concedibile
Ricetta:OTC - libera vendita art.96 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco da banco
Forma:Compresse effervescenti
Contenitore:Tubetto
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:36 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Analgesici ed antipiretici.
Principi attivi
Paracetamolo 330 mg e sodio ascorbato 224 mg corrispondente a vitaminaC 200 mg.
Eccipienti
Acido citrico anidro, sodio bicarbonato, sorbitolo, sodio carbonato anidro, aspartame, aroma arancio, aroma limone, dimeticone, polisorbato 20, povidone.
Indicazioni
Trattamento sintomatico delle affezioni dolorose di ogni genere (es. mal di testa, mal di denti, torcicollo, nevralgie, dolori articolari e lombosacrali, dolori mestruali) e delle affezioni febbrili e da raffreddamento (stati influenzali e raffreddore).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Pazienti con manifesta insufficienza della glucosio-6-fosfato deidrogenasi e in quelli affetti da grave anemia emolitica. Grave insufficienza epatocellulare. Bambini al di sotto dei 7 anni. Il prodotto contiene aspartame, pertanto e' controindicato in caso di fenilchetonuria.
Posologia
Adulti (oltre 15 anni): 1-2 compresse 3 volte al giorno in un bicchiere d'acqua con un intervallo minimo di 4 ore tra una assunzione e l'altra. Bambini e ragazzi dai 7 ai 13 anni: 1/2 - 1 compressa 1-3 volte algiorno in un bicchiere d'acqua. Bambini e ragazzi dai 13 ai 15 anni: 1 - 1 e 1/2 compressa 1-3 volte al giorno in un bicchiere d'acqua. In particolare i pazienti anziani dovrebbero attenersi ai dosaggi minimi sopra indicati.
Conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C nella confezione originaria. Conservare il contenitore ben chiuso.
Avvertenze
Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni, anche gravi, a carico del rene e del sangue. Non somministrare durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto. Somministrare con cautela in soggetti con insufficienza renale o epatica. Durante il trattamento con paracetamolo prima di assumere qualsiasi altrofarmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo poich e' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevate si possono verificaregravi reazioni avverse. Il medicinale contiene sorbitolo , quindi non e' adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio.
Interazioni
Nel corso di terapie con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi. Usare con estrema cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monoossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina. cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide. fenobarbital, carbamazepina). La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione dellauricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi).
Effetti indesiderati
Sono state segnalate reazioni cutanee di vario tipo e gravita' inclusicasi di eritema multiforme, sindrome di' Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Sono state segnalate reazioni di ipersensibilita' quali adesempio angioedema, edema della laringe, shock anafilattico. Inoltre sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: trombocitopenia,leucopenia, anemia, agranulocitosi, alterazioni della funzionalita' e patica ed epatiti, alterazioni a carico del rene (insufficienza renaleacuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria), reazioni gastrointes tinali e vertigini. In caso di iperdosaggio, il paracetamolo puo' provocare citolisi epatica che puo' evolvere verso la necrosi massiva e irreversibile.
Gravidanza e allattamento
Utilizzare solo nei casi dl effettiva necessita'.