Candesartan Doc - 28cpr 8mg

Dettagli:
Nome:Candesartan Doc - 28cpr 8mg
Codice Ministeriale:041341114
Principio attivo:Candesartan Cilexetil
Codice ATC:C09CA06
Fascia:A
Prezzo:5.83
Rimborso:5.83
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Doc Generici Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

CANDESARTAN DOC GENERICI COMPRESSE

Formulazioni

Candesartan Doc - 28cpr 8mg
Candesartan Doc - 28cpr 16mg
Candesartan Doc - 28cpr 32mg

Categoria farmacoterapeutica

Antagonisti dell'angiotensina II, non associati.

Principi attivi

Candesartan cilexetil.

Eccipienti

Lattosio monoidrato; amido di mais; idrossipropilcellulosa; croscarmellosa sodica; magnesio stearato; trietil citrato.

Indicazioni

Trattamento dell'ipertensione essenziale negli adulti; trattamento di pazienti adulti con insufficienza cardiaca e alterata funzione sistolica ventricolare sinistra (frazione di eiezione ventricolare sinistra <= 40%) quando gli ACE-inibitori non sono tollerati o come terapia aggiuntiva agli ACE-inibitori in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica, nonostante la terapia ottimale, quando gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono tollerati; trattamento dell'ipertensione in bambini ed adolescenti di eta' compresa tra i 6 e i 18 anni.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' a candesartan cilexetil o ad uno qualsiasi degli eccipienti; secondo e terzo trimestre di gravidanza; grave insufficienza epatica e/o colestasi; bambini di eta' inferiore a 1 anno; l'uso concomitante del prodotto con medicinali contenenti aliskiren e' controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocita' di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1.73 m^2).

Posologia

>>Ipertensione: la dose iniziale raccomandata e la dose abituale di mantenimento e' di 8 mg una volta al giorno. La maggior parte dell'effetto antipertensivo si ottiene entro 4 settimane. In alcuni pazienti in cui la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata, la dose puo' essere aumentata fino a 16 mg una volta al giorno e fino ad un massimo di 32 mg una volta al giorno. La terapia deve essere adattata in base alla risposta pressoria. Candesartan puo' anche essere somministrato con altri agenti antipertensivi. L'aggiunta di idroclorotiazide hamostrato un effetto anti-ipertensivo aggiuntivo con varie dosi di can desartan. Popolazione anziana: nessun aggiustamento iniziale del dosaggio e' necessario. Pazienti con deplezione del volume intravascolare: nei pazienti a rischio di ipotensione, quali i pazienti con possibile deplezione del volume intravascolare, si puo' considerare una dose iniziale di 4 mg. Pazienti con alterata funzionalita' renale: nei pazienti con alterata funzionalita' renale la dose iniziale e' di 4 mg, inclusi i pazienti in emodialisi. La dose deve essere titolata in base allarisposta. L'esperienza nei pazienti con insufficienza renale molto gr ave o allo stadio terminale (Cl creatinina < 15 ml/min) e' limitata. Pazienti con alterata funzionalita' epatica: si raccomanda una dose iniziale di 4 mg una volta al giorno in pazienti con alterata funzionalita' epatica di grado lieve e moderato. La dose puo' essere adattata in base alla risposta. Candesartan e' controindicato in pazienti con alterata funzionalita' epatica grave e/o colestasi. Pazienti di razza nera: l'effetto antipertensivo di candesartan e' meno evidente nei pazienti di razza nera rispetto ai pazienti di razza non nera. Pertanto, un incremento dei dosaggi di candesartan e l'aggiunta di una terapia concomitante possono essere piu' frequentemente necessari per il controllo della pressione arteriosa nei pazienti di razza nera rispetto a quellidi razza non nera. Insufficienza cardiaca: la dose usuale iniziale ra ccomandata e' 4 mg una volta al giorno. La titolazione fino alla dose target di 32 mg una volta al giorno (dose massima) o fino alla dose piu' elevata tollerata e' effettuata raddoppiando la dose ad intervalli di almeno 2 settimane. La valutazione di pazienti con scompenso cardiaco deve sempre prevedere il monitoraggio della funzione renale, inclusa la creatininemia e la potassiemia. Candesartan puo' essere somministrato con altre terapie per l'insufficienza cardiaca, tra cui ACE-inibitori, betabloccanti, diuretici e digitalici o un'associazione di questi medicinali. Candesartan puo' essere somministrato contemporaneamentea un ACE-inibitore in pazienti con insufficienza cardiaca sintomatica , nonostante la terapia standard ottimale per l'insufficienza cardiacaquando gli antagonisti del recettore dei mineralcorticoidi non sono t ollerati. L'associazione di un ACE-inibitore, un diuretico risparmiatore di potassio e candesartan non e' raccomandata e deve essere presa in considerazione soltanto dopo aver valutato con attenzione i potenziali rischi e benefici. Nessun aggiustamento iniziale del dosaggio e' necessario nei pazienti anziani o nei pazienti con deplezione del volumeintravascolare, alterata funzionalita' renale o alterata funzionalita ' epatica da lieve a moderata. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di candesartan nei bambini dalla nascita ai 18 anni non sono state accertate nel trattamento dell'ipertensione e dello scompensocardiaco. Non ci sono dati disponibili. >>Popolazione pediatrica. Bam bini e adolescenti di eta' compresa tra i 6 e i 18 anni: la dose iniziale raccomandata e' 4 mg una volta al giorno. Per i pazienti di peso inferiore ai 50 kg: nei pazienti la cui pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata, la dose puo' essere aumentata fino ad un massimo di 8 mg una volta al giorno. Per i pazienti di peso maggiore o uguale a 50 kg: nei pazienti in cui la pressione arteriosa non e' adeguatamente controllata, la dose puo' essere aumentata fino a 8 mg una volta al giorno e poi a 16 mg al giorno se necessario. Dosi al di sopra dei 32 mg non sono state studiate nei pazienti pediatrici. La maggior parte dell'effetto antipertensivo viene raggiunta entro 4 settimane. Per bambini con possibile deplezione del volume intravascolare (per esempiopazienti trattati con diuretici, in particolare quelli con funzione r enale compromessa), il trattamento con candesartan deve essere iniziato sotto stretto controllo medico e con una dose iniziale inferiore rispetto alla dose iniziale generalmente utilizzata come sopra descritto.Candesartan non e' stato studiato in bambini con velocita' di filtraz ione glomerulare inferiore a 30 ml/min/1.73 m^2. Pazienti pediatrici neri: l'effetto antipertensivo di candesartan e' meno pronunciato nei pazienti neri rispetto ai pazienti non-neri. Bambini di eta' compresa tra 1 e 6 anni: la sicurezza e l'efficacia in bambini di eta' compresa tra 1 e 6 anni non sono state stabilite; non possono essere fatte raccomandazioni riguardo la posologia candesartan e' controindicato nei bambini di eta' inferiore a 1 anno. Metodo di somministrazione: uso orale. Candesartan deve essere somministrato una volta al giorno indipendentemente dall'assunzione di cibo. La biodisponibilita' di candesartan non e' influenzata dal cibo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.

Avvertenze

E' possibile prevedere modifiche della funzione renale in pazienti suscettibili trattati con candesartan. Si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina, quando candesartan viene usato in pazienti ipertesi con alterata funzionalita' renale. L'esperienza e' limitata nei pazienti con alterata funzionalita' renale molto grave o allo stadio terminale (Cl creatinina < 15 ml/min). In questi pazienti candesartan deve essere attentamente titolato attraverso il monitoraggio della pressione arteriosa. La valutazione dei pazienti con scompenso cardiaco deve includere accertamenti periodici della funzione renale, in particolare nei pazienti anziani di eta' uguale o superiore a 75 anni, e nei pazienti con alterata funzionalita' renale. Durante la titolazione della dose di candesartan, si raccomanda di monitorare le concentrazioni sieriche di creatinina e potassio.Gli studi clinici nello scompenso cardiaco non hanno incluso pazienti con concentrazioni sieriche di creatinina > di 265 mcmol/l (> 3 mg/dl ). Esiste l'evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale(inclusa l'insufficienza renale acuta). Il duplice blocco del RAAS at traverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non e' pertanto raccomandato. Se la terapia del duplice blocco e' considerata assolutamente necessaria, cio'deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli el ettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Il rischio di reazioni avverse, in particolare ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) e, puo' aumentare quando candesartan viene assunto in associazione con un ACE-inibitore Anche la tripla associazione di un ACE-inibitore, un antagonista del recettore dei mineralcorticoidi e candesartan non e' raccomandata. L'uso di queste associazioni deve essere effettuato sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalita' renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna. Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica. Durante la dialisi la pressione arteriosa puo' essere particolarmente sensibile al blocco del recettore AT 1 come risultato del ridotto volume plasmatico e dell'attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone. Pertanto dosare candesartan attentamenteattraverso il monitoraggio della pressione arteriosa nei pazienti in emodialisi. Prodotti medicinali che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone, possono aumentare l'azotemia e la creatininemia inpazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'ar teria renale in presenza di rene unico. Non ci sono esperienze circa l'uso di candesartan in pazienti che hanno subito un recente trapianto renale. Durante il trattamento con candesartan puo' verificarsi ipotensione in pazienti con scompenso cardiaco. Cio' si puo' verificare anche in pazienti ipertesi con deplezione del volume intravascolare come per esempio quelli che assumono diuretici a dosi elevate. Usare cautelaquando si inizia la terapia e correggere l'ipovolemia. Durante l'anes tesia e gli interventi chirurgici, in pazienti trattati con antagonisti dell'Angiotensina II, puo' verificarsi ipotensione dovuta al blocco del sistema renina-angiotensina. Molto raramente l'ipotensione puo' essere cosi' grave da giustificare l'impiego di liquidi per via endovenosa e/o sostanze vasopressorie. Si raccomanda speciale cautela in pazienti con stenosi aortica o mitralica emodinamicamente rilevante, o cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Pazienti con iperaldosteronismo primario non rispondono generalmente a prodotti medicinali antipertensiviche agiscono inibendo il sistema renina- angiotensina-aldosterone; l' uso di candesartan non e' raccomandato. L'uso concomitante di candesartan con diuretici risparmiatori di potassio, supplementi di potassio, sostituti del sale contenenti potassio o altri prodotti medicinali chepossono aumentare la potassiemia puo' causare l'aumento sierico di po tassio in pazienti ipertesi. Effettuare il monitoraggio dei livelli sierici di potassio laddove appropriato. In pazienti con scompenso cardiaco trattati con candesartan, si puo' manifestare iperpotassiemia. Si raccomanda il monitoraggio periodico dei livelli sierici di potassio. La combinazione di un ACE inibitore, di un diuretico risparmiatore di potassio e di candesartan non e' raccomandata e deve essere considerata solo dopo attenta valutazione dei potenziali benefici e rischi. In pazienti il cui tono vascolare e la funzione renale dipendono in modo predominante dall'attivita' del sistema renina- angiotensina-aldosterone, il trattamento con altri prodotti medicinali che agiscono su questosistema e' stato associato ad ipotensione acuta, azotemia, oliguria o , raramente, insufficienza renale acuta. La possibilita' di simili effetti non puo' essere esclusa con l'uso di AIIRA. L'eccessiva diminuzione della pressione arteriosa in pazienti con cardiopatia ischemica o malattia ischemica cerebrovascolare puo' comportare l'insorgenza di infarto miocardico o di ictus. L'effetto antipertensivo di candesartan puo' essere potenziato da altri medicinali con proprieta' ipotensive, seprescritti come antipertensivi o per altre indicazioni. Non iniziare la terapia con antagonisti del recettore dell'angiotensina II (AIIRA) durante la gravidanza. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, interrompere il trattamento con AIIRA e, se appropriato, iniziare una terapia alternativa. Nelle pazienti fertili valutare la possibilita' di gravidanza su basi regolari. Fornire adeguate informazioni e/o eseguire azioni per prevenire il rischio di esposizione durante la gravidanza. Uso in pazienti pediatrici, inclusi quelli con funzione renale compromessa Candesartan non e' stato studiato in bambini con velocita' di filtrazione glomerulare inferiore a 30ml/min/1.73 m^2. Nei bambini con possibile deplezione del volume intravascolare, iniziare il trattamento sotto stretto controllo medico e considerare una dose iniziale inferiore. Candesartan contiene lattosio.

Interazioni

I composti che sono stati sperimentati negli studi di farmacocinetica clinica includono idroclorotiazide, warfarin, digossina, contraccettivi orali (es. etinilestradiolo/levonorgestrel), glibenclamide, nifedipina ed enalapril. Non sono state identificate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti con altri prodotti medicinali. L'uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, di supplementi di potassio, di sostituti del sale contenenti potassio o di altri prodotti medicinali (es. eparina) puo' aumentare la potassiemia. Se appropriato, puo' essere preso in considerazione il monitoraggio della potassiemia. Aumenti reversibili nelle concentrazioni sieriche di litio e reazioni tossiche sono stati riportati durante la somministrazione concomitantedi litio con ACE- inibitori. Un effetto simile puo' verificarsi con g li AIIRA. Non e' raccomandato l'uso di candesartan con il litio. Se lacombinazione risulta necessaria, e' raccomandato un attento monitorag gio dei livelli sierici di litio. Quando gli AIIRA sono somministrati simultaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) (per es. inibitori selettivi della COX-2, acido acetilsalicilico (> 3 g/die) e FANS non selettivi), si puo' verificare un'attenuazione dell'effetto antipertensivo. Come con gli ACE-inibitori, l'uso concomitante di AIIRA e FANS puo' portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale che comprende possibile insufficienza renale acuta ed aumento dei livelli del potassio sierico, specialmente in pazienti con pre-esistente funzione renale compromessa. La combinazione deve essere somministrata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio della funzione renale all'inizio della terapia concomitante e da allora in poi periodicamente. I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, e' associatoad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpo tassiemia e riduzione della funzionalita' renale (inclusa l'insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS. Popolazione pediatrica: gli studi di interazione sono statieffettuati solo su pazienti adulti.

Effetti indesiderati

Trattamento dell'ipertensione: negli studi clinici controllati le reazioni avverse sono state lievi e transitorie. L'incidenza totale degli eventi avversi non ha mostrato alcuna correlazione con la dose o l'eta'. La sospensione del trattamento dovuta ad eventi avversi e' stata simile con candesartan cilexetil (3,1%) e placebo (3,2%). Da un'analisi complessiva dei dati ottenuti da studi clinici su pazienti ipertesi, le reazioni avverse con candesartan cilexetil sono state definite sullabase dell'incidenza di eventi avversi con candesartan cilexetil almen o dell'1% piu' alta rispetto all'incidenza osservata con placebo. Sulla base di questa definizione, le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono state capogiro/vertigini, cefalea e infezioni respiratorie. Il seguente elenco sottostante presenta le reazioni avverse riportate da studi clinici e dall'esperienza post-marketing. Le frequenze usate sono: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100 a < 1/10), non comune(>= 1/1.000 a < 1/100), raro (>= 1/10.000 a < 1/1.000) e molto raro ( < 1/10.000). Infezioni ed infestazioni. Comune: infezione respiratoria. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione.Molto raro: iperpotassiemia, iponatriemia. Patologie del sistema nerv oso. Comune: capogiro/vertigini, cefalea. Patologie gastrointestinali.Molto raro: nausea. Patologie epatobiliari. Molto raro: aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalita' epatica o epatite. Patologie d ella cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: mal di schiena, artralgia, mialgia.Patologie renali ed urinarie. Molto raro: ridotta funzionalita' renal e, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Molto raro: tosse. Esami di laboratorio: in genere non ci sono state influenze clinicamente rilevantidi candesartan sui parametri di laboratorio routinari. Come per altri inibitori del sistema renina-angiotensina- aldosterone, sono state os servate lievi diminuzioni dell'emoglobina. Di solito non e' necessarioalcun monitoraggio routinario degli esami di laboratorio nei pazienti trattati con candesartan. Comunque, in pazienti con alterata funziona lita' renale, si raccomanda di controllare periodicamente i livelli sierici del potassio e della creatinina. Trattamento dello scompenso cardiaco: il profilo di tollerabilita' di candesartan osservato nei pazienti con scompenso cardiaco e' stato coerente con la farmacologia del farmaco e lo stato di salute dei pazienti. Nel programma clinico CHARM,che ha confrontato candesartan cilexetil a dosaggi fino a 32 mg (n = 3.803) con placebo (n=3.796), il 21,0% del gruppo trattato con candesartan cilexetil ed il 16,1% del gruppo trattato con placebo ha interrotto il trattamento a causa di eventi avversi. Le reazioni avverse piu' comunemente riportate sono state iperpotassiemia, ipotensione, alterata funzionalita' renale. Questi eventi sono stati piu' comuni nei pazienti di eta' superiore ai 70 anni, diabetici o soggetti che avevano ricevuto altri medicinali che influenzano il sistema renina-angiotensina-aldosterone, in particolare un ACE inibitore e/o spironolattone. La tabella sottostante presenta le reazioni avverse riportate da studi clinici e dall'esperienza post-marketing. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbidel metabolismo e della nutrizione. Comune: iperpotassiemia; molto ra ro: iponatriemia. Patologie del sistema nervoso. Molto raro: capogiro/vertigini, cefalea. Patologie vascolari. Comune: ipotensione. Patologie gastrointestinali. Molto raro: nausea. Patologie epatobiliari. Moltoraro: aumento degli enzimi epatici, alterata funzionalita' epatica o epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, rash cutaneo, orticaria, prurito. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: mal di schiena,artralgia, mialgia. Patologie renali e urinarie. Comune: ridotta funz ionalita' renale, inclusa insufficienza renale in pazienti suscettibili. Esami di laboratorio: iperpotassiemia ed alterata funzionalita' renale sono comuni in pazienti trattati con candesartan per l'indicazionerelativa allo scompenso cardiaco. Si raccomanda un periodico monitora ggio delle concentrazioni sieriche di creatinina e di potassio. Popolazione pediatrica: la sicurezza di candesartan cilexetil e' stata monitorata in 255 bambini e adolescenti ipertesi di eta' compresa tra i 6 ei 18 anni, in uno studio clinico di efficacia di 4 settimane e in uno studio open label di 1 anno. In quasi tutte le classi organo-sistema, la frequenza delle reazioni avverse nei bambini e' compresa nell'inte rvallo comuni/non comuni. Anche se la natura e la gravita' delle reazioni avverse sono simili a quelle negli adulti, la frequenza di tutte le reazioni avverse e' piu' alta nei bambini e negli adolescenti in particolare in: mal di testa, vertigini, infezioni del tratto respiratorio superiore, sono "molto comuni" (>=1/10) nei bambini e comuni (>= 1/100 a < 1/10) negli adulti; tosse e' "molto comune"(> 1/10) nei bambinie molto rara (<1/10,000) negli adulti; rash e' "comune" (>=1/100 a <1 /10) nei bambini e molto raro(<1/10,000) negli adulti; iperpotassiemia, iponatriemia e alterata funzionalita' epatica sono non comuni (>= 1/1,000 a < 1/100) nei bambini e molto rari (< 1/10,000) negli adulti; aritmia sinusale, rinofaringite, piressia sono "comuni" (>=1/100 a <1/10) e dolori orofaringei sono "molto comuni" (>=1/10) nei bambini; ma non sono stati riportati negli adulti. Tuttavia queste patologie sono temporanee e molto diffuse nell'infanzia. Il profilo di sicurezza complessivo per candesartan cilexetil nei pazienti pediatrici non si differenzia significativamente dal profilo di sicurezza negli adulti. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.

Gravidanza e allattamento

L'uso degli Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA) none' raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza. L'uso degli AIIRA e' controindicato durante il secondo ed il terzo trimestre di g ravidanza. L'evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicita' a seguito dell'esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza non ha dato risultati conclusivi; tuttavia non puo' essere escluso un piccolo aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Antagonisti del Recettore dell'Angiotensina II (AIIRA), un simile rischio puo' esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l'uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con AIIRA deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. E' noto che nella donnal'esposizione ad AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre induc e tossicita' fetale (ridotta funzionalita' renale, oligoidramnios, ritardo nell'ossificazione del cranio) e tossicita' neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia). Se dovesse verificarsi un'esposizione ad un AIIRA dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomandaun controllo ecografico della funzionalita' renale e del cranio. I ne onati le cui madri abbiano assunto AIIRA devono essere attentamente seguiti per quanto riguarda l'ipotensione. Poiche' non sono disponibili dati riguardanti l'uso di candesartan durante l'allattamento, candesartan non e' raccomandato e sono da preferire trattamenti alternativi con comprovato profilo di sicurezza per l'uso durante l'allattamento, specialmente in caso di allattamento di neonati o prematuri.