Calcio Cloruro Gs - 10f 1g 10ml
Dettagli:
Nome:Calcio Cloruro Gs - 10f 1g 10mlCodice Ministeriale:029830078
Principio attivo:Calcio Cloruro
Codice ATC:B05XA07
Fascia:C
Prezzo:7.2
Produttore:Galenica Senese Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP1 - uso ospedaliero art.92 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Denominazione
CALCIO CLORURO GALENICA SENESE
Formulazioni
Calcio Cloruro Gs - 1f 1g 10ml
Calcio Cloruro Gs - 5f 1g 10ml
Calcio Cloruro Gs - 10f 1g 10ml
Categoria farmacoterapeutica
Soluzioni endovena additive.
Principi attivi
Calcio cloruro.
Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Ipocalcemie; condizioni che richiedono un pronto aumento dei livelli ematici di calcio (es. insufficienza renale, ipoparatiroidismo, tetania, tetania neonatale, deficienza di vitamina D, alcalosi); nell'iperpotassiemia con conseguente tossicita' cardiaca; nell'intossicazione da magnesio. Inoltre, il calcio cloruro e' indicato nella rianimazione cardiaca, in caso di scarsa o inadeguata contrazione del cuore a seguito di defibrillazione o di un trattamento con epinefrina.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; ipercalcemia, ipercalciuria o gravi patologie renali; fibrillazione ventricolare, poiche' il calcio cloruro puo' aumentare il rischio diaritmie; calcoli renali, poiche' possono esacerbare tale condizione; sarcoidosi, poiche' possono potenziare l'ipercalcemia tipica di questacondizione: ipercoagulabilita'; pazienti in terapia con glicosidi car dioattivi. La preparazione iniettabile di calcio cloruro non deve essere somministrata per via intramuscolare o sottocutanea.
Posologia
Il farmaco e' una soluzione ipertonica e deve essere diluito prima della somministrazione; la soluzione e' compatibile con glucosio 5% e sodio cloruro 0,9%. Una volta aperta la fiala, la soluzione deve essere usata immediatamente. Dopo la diluizione, usare per una singola e ininterrotta somministrazione, l'eventuale residuo deve essere eliminato. Calcio cloruro e' somministrato, dopo opportuna diluizione, per infusione endovenosa lenta, fatte salve le situazioni d'emergenza. Non superare la velocita' di somministrazione di 0,35-0,7 mmol (0,7- 1,4 mEq)/minuto, per evitare un danno venoso e per prevenire il raggiungimento dialte concentrazioni di calcio a livello del cuore che possono causare una sincope. La somministrazione deve essere interrotta se il pazient e manifesta dolore o rossore al sito di iniezione, in quanto cio' potrebbe indicare uno stravaso del farmaco. E' raccomandabile che il paziente rimanga disteso per un breve periodo dopo la somministrazione. La dose e la velocita' di dosaggio dipendono dall'eta', dal peso e dalle condizioni cliniche del paziente. Occorre monitorare frequentemente leconcentrazioni del calcio plasmatico. Nei bambini l'efficacia e la si curezza di calcio cloruro non sono state determinate. >>Ipocalcemia acuta. Adulti: la dose iniziale raccomandata e' di 3,5-7 mmol (7-14 mEq)di calcio. Se necessario, ripetere la somministrazione ad intervalli di 1 - 3 giorni. >>Tetania ipocalcemica. Adulti: la dose iniziale raccomandata e' di 2,25-8 mmol (4,5- 16 mEq) di calcio. Ripetere la somministrazione fino al raggiungimento della risposta. >>Iperpotassiemia. Adulti: la dose iniziale raccomandata e' di 1,12-7 mmol (2,25-14 mEq) di calcio. Se necessario, la dose puo' essere ripetuta dopo 1-2 minuti.Durante la somministrazione e' necessario monitorare l'ECG. >>Intossi cazione da magnesio. Adulti: la dose raccomandata e' di 3,5 mmol (7mEq) di calcio. Ripetere la somministrazione soltanto se il quadro clinico non migliora. Rianimazione cardiaca. Adulti. Somministrazione endovenosa: la dose raccomandata di calcio e' di 0,054 - 0,109 mmol (0,109 -0,218 mEq) per kg di peso corporeo o di 3,5 - 7 mmol (7 - 14 mEq) di calcio. Se necessario, ripetere la somministrazione ad intervalli di 10 minuti; b) somministrazione intraventricolare: la dose raccomandata e' di 1,35 - 2,7 mmol (2,7 - 5,4 mEq) di calcio. Bambini: la dose raccomandata di calcio e' di 0,136 mmol (0,272 mEq) per kg di peso corporeo (il calcio cloruro presenta una migliore biodisponibilita' di calciorispetto al calcio gluconato). La somministrazione lenta in una vena centrale e' da preferire, tuttavia anche la somministrazione intraossea e' considerata accettabile. Pazienti con insufficienza renale: nei pazienti con insufficienza renale grave che hanno una clearance della creatinina al di sotto di 25ml/min, potrebbero essere necessari aggiustamenti del dosaggio in base ai livelli sierici del calcio.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce. Non usare il medicinale se la soluzione non si presenta limpida, incolore o se contiene particelle. Non congelare. La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamenteconservato. Non usare oltre tale data.
Avvertenze
Il calcio cloruro deve essere usato con molta cautela nei pazienti: con patologie renali; con patologie cardiache; che hanno ricevuto una trasfusione di sangue in quanto le concentrazioni di ioni calcio possonorisultare diverse da quelle previste. Poiche' il calcio cloruro e' un acidificante, e' necessario usare cautela nel caso venga somministrat o in condizioni quali patologie renali, cuore polmonare, acidosi respiratoria o insufficienza respiratoria, in cui l'acidificazione puo' aggravare il quadro clinico. Inoltre, occorre usare cautela nelle condizioni in cui si puo' verificare un aumento del rischio di ipercalcemia, come insufficienza renale cronica, disidratazione o sbilancio elettrolitico. Poiche' i sali di calcio possono aumentare il rischio di aritmie, si deve prestare attenzione nel prolungare la somministrazione di calcio cloruro in pazienti con patologie cardiache. E' fondamentale il monitoraggio dell'elettrocardiogramma e del bilancio dei fluidi e degli elettroliti. Occorre monitorare attentamente i livelli sierici di calcio durante la terapia per controllare che questi non eccedano. Occorre anche monitorare le concentrazioni di calcio nelle urine per evitare ipercalciuria, poiche' l'ipercalciuria puo' tramutarsi in ipercalcemia. I dati di sicurezza e efficacia del farmaco nei bambini sono scarsi. Non iniettare la soluzione concentrata come tale, ma solo dopo opportuna diluizione. La soluzione deve essere limpida, incolore e priva di particelle visibili. La somministrazione deve avvenire lentamente e attraverso una grande vena ad una velocita' non superiore a 0,35 - 0,7mmol/min, in modo da evitare eventuali danni alle vene e per prevenir e il raggiungimento di alte concentrazioni di calcio nel cuore che possono causare una sincope. Se il paziente manifesta dolore, occorre interrompere la somministrazione. E' preferibile evitare la somministrazione diretta nei tessuti cardiaci. La somministrazione di calcio cloruro puo' causare vasodilatazione con conseguente abbassamento della pressione sanguigna. La soluzione di calcio cloruro e' irritante e, pertanto, non deve essere somministrata per via intramuscolare o sottocutanea o nel tessuto peri-vascolare in quanto puo' verificarsi necrosi dei tessuti.
Interazioni
La soluzione di calcio cloruro puo' interagire con i seguenti medicinali: diuretici tiazidici, in quanto si puo' verificare ipercalcemia dovuta ad una minor escrezione renale del calcio; glicosidi cardioattivi (digitalici), digossina e digitossina, poiche' un uso concomitante puo' aumentare il rischio di aritmie considerando che l'effetto inotropo e gli effetti tossici sono sinergici; verapamil (e altri bloccanti delcanale del calcio), in quanto l'uso concomitante puo' diminuire l'eff etto antipertensivo del verapamil; medicinali contenenti magnesio, in quanto puo' aumentare il rischio di ipercalcemia o ipermagnesemia, soprattutto nei pazienti con disturbi renali; bloccanti neuromuscolari: iSali di calcio possono annullare l'azione dei bloccanti non depolariz zanti; in alcuni casi e' stato anche osservato un aumento e prolungamento dell'azione della tubocurarina.
Effetti indesiderati
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati del calcio cloruro,organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei sing oli effetto elencati. Alcuni effetti indesiderati riportati di seguitosi sono manifestati in caso di non adeguata somministrazione del farm aco, ad esempio somministrazione troppo veloce o via di somministrazione diversa da quella endovenosa. Patologie cardiache e vascolari: vasodilatazione, ipotensione, bradicardia, aritmie, sincope, arresto cardiaco, vampate, ipertensione, fibrillazione ventricolare. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: stravaso necrosi tissutale, formazione di ascessi, calcificazione cutanea, infezioni nella sede di iniezione, trombosi venosa, flebite, rossore, rush,dolore, febbre. Disturbi del metabolismo e della nutrizione: ipercalc emia, sindrome di Burnett (sindrome latte-alcali). Patologie gastrointestinali: irritazione gastrointestinale, stipsi, sapore metallico, sapore calcareo, nausea, vomito. Patologie renali e urinarie: poliuria. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: dolore addominale, pneumotorace. Patologie del sistema nervoso: disturbi mentali. Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: debolezza muscolare.
Gravidanza e allattamento
Gli studi su animali sono insufficienti per evidenziare gli effetti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale, sul parto e sullo sviluppo post-natale. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il calcio cloruro non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessita'. Nella valutazione del rapporto rischio/beneficio occorre considerare che il calcio cloruro e' usato anche come salvavita nelle emergenze cardiache. Seppure il calcio sia un normale costituente del latte materno, non e' noto se il calcio cloruro venga escreto nel latte materno. Pertanto, il calcio cloruro non deve essere usato durante l'allattamento, se non in caso di assoluta necessita'.