Bute - Os Pasta 10sir Monod 10g
Monografia:
- Denominazione
- Categoria farmacoterapeutica
- Principi attivi
- Eccipienti
- Indicazioni
- Controindicazioni / effetti secondari
- Uso / Via di somministrazione
- Posologia
- Conservazione
- Avvertenze
- Tempo di attesa
- Specie di destinazione
- Interazioni
- Diagnosi e Prescrizione
- Effetti indesiderati
- Gravidanza e allattamento
Dettagli:
Nome:Bute - Os Pasta 10sir Monod 10gCodice Ministeriale:100143027
Principio attivo:Fenilbutazone
Codice ATC:M01AA01
Fascia:n/a
Prezzo:47
Produttore:Acme Srl
SSN:Veterinario
Ricetta:Ripetibile unico esemplare (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Pasta orale
Contenitore:Siringa monodose
Iva:10%
Temp. Conservazione:Proteggere da luce e calore
Scadenza:36 mesi
Veterinario:Sì
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei. Butilpirazolidine.
Principi attivi
Fenilbutazone.
Eccipienti
Edetato bisodico; saccarina sodica; metile paraidrossibenzoato (E218) 10 mg; glicerina; alcool cetilstearilico etossilato (Polisorbato 80); acqua depurata.
Indicazioni
Terapia sintomatica delle zoppie, malattie acute e croniche dell'apparato locomotore, quali artriti, periartriti, tendiniti, tenovaginiti, neuriti, miositi, podoflemmatiti, navicoliti. Terapia delle lesioni di tessuti molli quali bursiti, mastiti, ematomi, contusioni, lacerazionida parto. Interventi chirurgici, terapia degli stati infiammatori del la mammella e dell'edema mammario post partum.
Controindicazioni / effetti secondari
Non usare in caso di malattie cardiache, renali, epatiche, gastriti, emoglobinuria, edemi e disturbi della coagulazione. Non usare in caso di ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non usare in concomitanza con altri antinfiammatori non steroidei o far trascorrere almeno 24 ore prima della somministrazione diun altro antinfiammatorio non steroideo.
Uso / Via di somministrazione
Orale.
Posologia
Nelle lesioni infiammatorie acute dell'apparato muscolo-scheletrico edin seguito ad interventi chirurgici somministrare 2 siringhe al di', pari a 8 mg/kg/p.v. di principio attivo, per 5 giorni. Nei giorni successivi 1 siringa al di'. Nelle lesioni infiammatorie croniche dell'apparato muscolo-scheletrico, 1 siringa al di', pari a 4 mg/kg/p.v. di principio attivo, per 10-20 giorni secondo il giudizio del medico-veterinario. Puledri mezza dose.
Conservazione
Proteggere il medicinale dalla luce e dal calore.
Avvertenze
Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare. Per equidi non destinati alla produzione di alimenti per ilconsumo umano. Sovradosaggio: somministrazioni prolungate, effettuate a dosaggi piu' elevati di quelli indicati, possono comportare depress ione del SNC, diminuzione dell'appetito fino all'anoressia, depressione, letargia, necrosi delle papille renali e morte; sono inoltre possibili irritazioni ed ulcerazioni del tratto orale e gastrico. In cavallitrattati con 8,8 mg/kg/die sono state registrate complicanze quali an oressia, depressione, colica, ipoprotidemia, diarrea, melena, perdita di peso, edema ventrale, emorragie petecchiali delle mucose, erosioni ed ulcere orali, necrosi delle papille renali. Non esiste un trattamento specifico per l'intossicazione da fenilbutazone: in caso di dosi eccessive, si effettui una terapia sintomatica e disintossicante. L'attivita' ulcerogena, prerogativa di tutti i FANS, e' contrastabile con principi attivi proteggenti la mucosa gastrica ed H2-antistaminici (cimetidina, ranitidina) o inibitori della pompa (es. omeprazolo) e gastroprotettori.
Tempo di attesa
Non pertinente. Il prodotto non deve essere somministrato ad equidi allevati a scopo alimentare.
Specie di destinazione
Equidi non DPA.
Interazioni
L'associazione di fenilbutazone ad altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) puo' portare ad interferenze farmacologiche dando, generalmente, effetti additivi. Nel cavallo gli acidificanti delle urine,quali ad esempio il cloruro d'ammonio, rallentano fino a 4 volte l'el iminazione del principio attivo. Il fenilbutazone puo' essere eliminato con maggior rapidita' quando le urine sono alcaline. Il fenilbutazone ha una forte affinita' di legame con le proteine plasmatiche, tale da spostare altri principi attivi modificandone il livello sierico e l'azione terapeutica. Tali farmaci sono: fentoina, anticoagulanti somministrati per via orale, acido valproico, altri antinfiammatori, sulfonamidi e agenti antidiabetici come la sulfonilurea. Il fenilbutazone puo' aumentare l'emivita della penicillina G inoltre induce lo sviluppo degli enzimi microsomiali epatici, aumentando cosi' il metabolismo di principi attivi come la digitossina e la fentoina. Al contrario, gli induttori di altri enzimi microsomiali come barbiturici, prometazina, rifampicina, corticosteroidi, clorfeniramina e difenidramina, possono far diminuire l'emivita plasmatica del fenilbutazone. I corticosteroidi possono provocare ulcerazioni del tratto gastrointestinale in pazientitrattati con farmaci antinfiammatori non steroidei. L'uso concomitant e con farmaci potenzialmente nefrotossici (es. antibiotici aminoglicosidi), deve essere evitato.
Diagnosi e Prescrizione
Da vendersi soltanto dietro presentazione di ricetta medico veterinaria ripetibile.
Effetti indesiderati
Tutti gli antinfiammatori non steroidei possono determinare la comparsa di effetti collaterali principalmente a carico dell'apparato gastro-enterico, dei reni, del fegato e di alcune componenti ematiche. L'utilizzo in animali troppo giovani o anziani puo' essere rischioso. Se tale utilizzo non puo' essere evitato, sottoporre questi animali ad un accurato monitoraggio clinico. Evitare l'utilizzo in animali troppo disidratati, ipovolemici o ipotesi per un potenziale rischio di aumento della tossicita' renale. In caso di terapia a lungo termine, gli animalidovranno essere sottoposti a monitoraggio clinico ad intervalli regol ari.
Gravidanza e allattamento
In mancanza di studi sulla specie di destinazione usare solo conformemente alla valutazione del rapporto rischio/beneficio.