Buscopan - Im Iv 6f 1ml 20mg
Dettagli:
Nome:Buscopan - Im Iv 6f 1ml 20mgCodice Ministeriale:006979037
Principio attivo:Scopolamina Butilbromuro
Codice ATC:A03BB01
Fascia:A
Prezzo:2.7
Rimborso:1.8
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Boehringer Ingelheim It.Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Belladonna e derivati, non associati.
Principi attivi
N-butilbromuro di joscina 20 mg.
Eccipienti
Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Manifestazioni spastico-dolorose del tratto gastroenterico e genito-urinario.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; glaucoma ad angolo acuto non trattato; ipertrofia prostatica associata a ritenzione urinaria; stenosi pilorica ed altre condizioni stenosanti il canale gastroenterico; ileo paralitico, colite ulcerosa, megacolon; esofagite da reflusso; atonia intestinale dell'anziano e dei soggetti debilitati; miastenia grave; tachicardia; tachiaritmie cardiache. La somministrazione del medicinale soluzione iniettabile per via intramuscolare e' controindicata in pazienti in trattamento con farmaci anticoagulanti, dal momento che potrebbe verificarsi la comparsa di un ematoma nel sito di iniezione. In questi pazienti si consiglia di usare la via sottocutanea o endovenosa.
Posologia
Posologia: 1 fiala piu' volte al giorno per via intramuscolare o endovenosa. L'uso del medicinale e' limitato ai soli pazienti adulti. Modo di somministrazione: la fiala deve essere iniettata lentamente. Il farmaco soluzione iniettabile non deve essere assunto giornalmente su base regolare o per periodi prolungati senza ricercare la causa del dolore addominale.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
In presenza di intenso dolore addominale di cui non e' nota la causa, che persista o peggiori, o che si manifesti insieme ad altri sintomi quali febbre, nausea, vomito, alterazioni nei movimenti intestinali, sensibilita' addominale, diminuita pressione sanguigna, svenimenti o sangue nelle feci, sono necessarie misure diagnostiche appropriate per determinare l'eziologia dei sintomi. Gli anticolinergici devono essere usati con prudenza negli anziani, nei pazienti con turbe del sistema nervoso autonomo, nell'ipertensione arteriosa, nell'insufficienza cardiaca congestizia, nell'ipertiroidismo e nei portatori di affezioni epatiche e renali. Tutti gli antimuscarinici riducono il volume delle secrezioni bronchiali; di cio' bisogna tenere conto nel caso di soggetti con affezioni infiammatorie croniche ostruttive dell'apparato respiratorio. Gli anticolinergici possono prolungare il tempo di svuotamento gastrico e determinare stasi dell'antro. A causa della possibilita' che gli anticolinergici possano ridurre la sudorazione, il farmaco deve essere somministrato con cautela nei pazienti con piressia. Il trattamento con dosi elevate non deve essere bruscamente interrotto. Gli effetticollaterali di minore entita' possono essere controllati riducendo op portunamente la dose; la comparsa di importanti manifestazioni secondarie richiede l'interruzione della terapia. La somministrazione di farmaci anticolinergici come il farmaco puo' provocare un aumento della pressione intraoculare in pazienti in cui non sia stato diagnosticato e quindi non sia stato trattato il glaucoma ad angolo acuto. Quindi, in caso i pazienti accusino dolore ed arrossamento oculare con perdita della visione dopo l'iniezione del farmaco, essi si devono rivolgere urgentemente al medico oculista. Dopo somministrazione parenterale del medicinale, sono stati osservati casi di anafilassi con inclusi episodi di shock. Come per tutti i farmaci che determinano tali effetti, i pazienti a cui e' stato somministrato il prodotto per iniezione devono essere tenuti sotto osservazione. Fiale a prerottura: non occorre la limetta.
Interazioni
L'effetto anticolinergico di farmaci come gli antidepressivi tri- e tetraciclici, fenotiazine, butirrofenoni, antiistaminici, antipsicotici,chinidina, amantadina, diisopiramide e altri anticolinergici (per ese mpio tiotropio e ipratropio e composti simili all'atropina) puo' essere accentuato dal farmaco. Il trattamento concomitante con antagonisti della dopamina, come la metoclopramide, puo' determinare una riduzionedell'effetto di entrambi i farmaci sul tratto gastro-intestinale. La tachicardia indotta da farmaci beta-adrenergici puo' essere accentuatadal medicinale. Non assumere alcool durante la terapia. Poiche' gli a ntiacidi possono ridurre l'assorbimento intestinale degli anticolinergici, questi farmaci non debbono essere somministrati contemporaneamente.
Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario. Frequenza non nota: shock anafilattico anche con esito fatale, reazioni anafilattiche, dispnea, reazioni cutanee (quali per esempio orticaria, rash cutaneo, eritema e prurito) e altre manifestazioni di ipersensibilita'. Patologie dell'occhio. Frequenza comune: turbe dell'accomodazione; frequenza non nota: midriasi,aumento della pressione intraoculare. Patologie cardiache. Frequenza comune: tachicardia. Patologie vascolari. Frequenza comune: vertigini;frequenza non nota: diminuzione della pressione sanguigna, arrossamen ti cutanei. Patologie gastrointestinali. Frequenza comune: secchezza delle fauci. E' stata osservata anche stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Frequenza non nota: alterazioni della sudorazione. Patologie renali e urinarie. Frequenza non nota: ritenzione urinaria E' stata osservata anche difficolta' della minzione. E' stato osservato anche il seguente effetto indesiderato. Patologie del sistema nervoso: sonnolenza. Queste reazioni avverse sono state osservate nell'esperienza post-marketing. Al 95% di probabilita', la categoria di frequenza non e' maggiore di comune, ma potrebbe essere piu' bassa. Una stima precisa della frequenza non e' possibile dal momento che queste reazioni avverse non si sono verificate in 185 pazienti in sperimentazione clinica. Dosi elevate possono determinare segni di stimolazione centrale e piu' gravi segni di interferenza con il sistema nervoso, lo stato di coscienza e la funzione cardiorespiratoria. Raramente si manifesta dolore al sito di iniezione, soprattutto in seguito a somministrazione intramuscolare. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Sono disponibili dati limitati relativi all'uso di N-butilbromuro di joscina in donne in gravidanza. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicita' riproduttiva. Non esistono informazioni sufficienti sull'escrezione del medicinale e dei suoi metaboliti nel latte umano. Come misura cautelativa, e' preferibile evitare l'uso del farmaco durante la gravidanza e l'allattamento. Non sono stati condotti studi sugli effetti sulla fertilita' umana.