Brinerdina - 20cpr Riv

Dettagli:
Nome:Brinerdina - 20cpr Riv
Codice Ministeriale:021326018
Principio attivo:Diidroergocristina/Clopamide/Reserpina
Codice ATC:C02LA51
Fascia:C
Prezzo:10.65
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi
Scadenza:60 mesi

Denominazione

BRINERDINA

Formulazioni

Brinerdina - 20cpr Riv

Categoria farmacoterapeutica

Cardiovascolari ipotensivi antiipertensivi.

Principi attivi

Diidroergocristina mesilato 0,58 mg (pari a 0,5 mg di diidroergocristina base), clopamide 5 mg, reserpina 0,1 mg.

Eccipienti

Acido stearico, povidone, talco, amido di mais, lattosio, titanio biossido, olio di arachidi idrogenato, silice colloidale anidra, macrogol 6000, saccarosio, cellulosa microcristallina, alcool cetilico.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa di grado lieve.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso gli alcaloidi della Rauwolfia e verso i farmacitiazidici o altri sulfamido-derivati. Ulcera peptica. Colite ulcerosa . Depressione mentale (specie con tendenze suicide). Insufficienza renale. Insufficienza epatica. In corso di trattamento con chinidinici o digitalici. Insufficienza cardiaca non compensata, insufficienza coronarica grave, stenosi delle valvole cardiache, congestione del circolo polmonare. Allattamento. Pazienti sottoposti a terapia elettroconvulsivante. Non somministrare durante o nelle due settimane successive a trattamento con IMAO.

Posologia

Trattamento iniziale: 1 compressa al giorno. In casi resistenti aumentare la posologia secondo il consiglio medico. Terapia di mantenimento:1 compressa a giorni alterni.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 25 gradi C.

Avvertenze

Poiche' il prodotto aumenta la motilita' e la secrezione gastrointestinale, usare con cautela nei pazienti con anamnesi di ulcera peptica, colite ulcerosa, calcolosi biliare. Cautela va inoltre riservata nel trattamento di soggetti con pregresse disfunzioni renali, tendenza alle allergopatie e con affezioni delle coronarie. In taluni pazienti, in corso di terapia con tiazidici, si e' avuta iperuricemia o un vero e proprio attacco gottoso. Diabete latente puo' rendersi manifesto in corso di terapia con tiazidici. Cautela va quindi posta nel trattare soggetti diabetici o iperuricemici. L'effetto antipertensivo del farmaco puo' essere aumentato in pazienti simpatectomizzati. Il trattamento dovra' essere effettuato sotto il personale controllo del medico, il qualedi volta in volta stabilira' lo schema di dosaggio e di cura piu' ido neo per i singoli casi; tenere comunque presente che l'associazione fissa dei farmaci che si realizza nel prodotto non e' indicata per la terapia iniziale dell'ipertensione. Il trattamento deve essere interrotto alla comparsa di eventuali segni di depressione psichica. Estrema cautela va osservata nella somministrazione a pazienti con anamnesi di depressione mentale. La depressione puo' persistere molti mesi dopo la sospensione del trattamento e puo' essere grave al punto di portare alsuicidio. Durante il trattamento possono verificarsi ipopotassiemia e d alcalosi ipocloremica da eccessiva eliminazione di elettroliti. Cio'puo' essere evitato con una maggiore somministrazione di sali di pota . E' indispensabile comunque effettuare periodiche determinazioni degli elettroliti nel sangue e nelle urine e tenere sotto osservazione clinica i pazienti rammentando che i primi segni di deplezione sono: debolezza, astenia, sonnolenza, crampi muscolari, secchezza delle fauci, ipotensione. Con i tiazidici e' stata riportata la possibilita' di una esacerbazione o di una attivazione del lupus eritematosus sistemico. Questo medicinale contiene lattosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi,o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere ques to medicinale. Contiene, inoltre, saccarosio non e' quindi adatto per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi.

Interazioni

Il farmaco puo' aumentare la risposta alla tubocurarina e diminuire larisposta arteriosa alla noradrenalina. In caso di chirurgia d'urgenza e' opportuno ridurre il dosaggio di preanestetici e di anestetici. L' associazione con psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza, ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.

Effetti indesiderati

Disturbi gastroenterici: ipercloridria, nausea, vomito, diarrea, ittero, pancreatite. Reazioni a carico dell'apparato cardiovascolare: sintomi simil-anginosi, aritmia, bradicardia, ipotensione ortostatica che puo' essere potenziata da alcool, barbiturici, ipnotici o sedativi. Reazioni a carico del SNC: sonnolenza (di cio' devono essere avvertiti coloro che potrebbero condurre veicoli o attendere ad operazioni richiedenti vigilanza integra), depressione, ansieta' paradossa, incubi, vertigini, parestesie, cefalea, xantopsia, raramente disturbi extrapiramidali. Reazioni a carico del sangue: leucopenia, agranulocitosi, trombocitopenia, anemia aplastica. Alterazioni dermatologiche da ipersensibilita': porpora, fotosensibilizzazione, esantema, orticaria, angioite necrotizzante, sindrome di Stevens-Johnson. La congestione nasale e' di osservazione frequente, mentre solo occasionalmente sono stati riferiti: iperglicemia, glicosuria, crampi muscolari, impotenza, asma e reazioni anafilattoidi, secchezza della bocca, epistassi, perdita di peso, disuria, pseudolattazione, ginecomastia.

Gravidanza e allattamento

Poiche' gli alcaloidi della Rauwolfia ed i tiazidici attraversano la barriera placentare si raccomanda che l'uso in gravidanza del prodotto sia fatto in caso di effettiva necessita' e per periodi di tempo limitati.