Bezalip - 30cpr Riv 400mg Rp
Dettagli:
Nome:Bezalip - 30cpr Riv 400mg RpCodice Ministeriale:024732024
Principio attivo:Bezafibrato
Codice ATC:C10AB02
Fascia:A
Prezzo:7.66
Rimborso:6.05
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Aurobindo Pharma Italia Srl
SSN:Concedibile esente per patologia
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rilascio prolungato
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:48 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Sostanze modificatrici dei lipidi, non associate.
Principi attivi
Bezafibrato mg 400.
Eccipienti
Lattosio monoidrato, povidone K25, sodio laurilsolfato, ipromellosa 100 mPas, silice colloidale anidra, magnesio stearato, poli (etilacrilato, metilmetacrilato), ipromellosa 3 mPas, macrogol 10.000, talco, titanio diossido, polisorbato 80, sodio citrato.
Indicazioni
Indicato in aggiunta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (ad es. esercizio fisico, riduzione ponderale) per: trattamento dell'ipertrigliceridemia grave con o senza bassi livelli di colesterolo HDL; iperlipidemia mista, quando una statina e' controindicata o non tollerata.
Controindicazioni / effetti secondari
Il bezafibrato non deve essere somministrato in pazienti con: affezioni epatiche (con l'eccezione della steatosi epatica che e' frequentemente associata all'ipertrigliceridemia); patologie a carico della colecisti con o senza colelitiasi; insufficienza renale e pazienti sottoposti a dialisi; concomitante trattamento con inibitori della HMG CoA riduttasi (statine) in pazienti con fattori predisponenti ad una miopatia (ridotta funzionalita' renale, gravi infezioni, traumi, interventi chirurgici o alterazioni del bilancio ormonale o elettrolitico); ipersensibilita' individuale accertata al bezafibrato o agli altri fibrati o ad uno qualsiasi degli eccipienti; accertate reazioni fotoallergiche o fototossiche ai fibrati; gravidanza ed allattamento.
Posologia
1 compressa al giorno da assumere al mattino o alla sera al momento del pasto, ingerita intera con una sufficiente quantita' di liquido. Il trattamento con bezafibrato e' normalmente una terapia a lungo termine. Pazienti con sensibilita' gastrica: il bezafibrato deve essere somministrato con cautela. Pazienti con ridotta funzionalita' renale: il medicinale e' controindicato in pazienti con ridotta funzionalita' renale (creatinina sierica > 1,5 mg/100 ml o clearance della creatinina < 60 ml/min). La clearance della creatinina e' il parametro piu' attendibile (specialmente nel paziente anziano). Nei pazienti dializzati l'usodi bezafibrato e' controindicato. Pazienti anziani: la funzionalita' renale viene fisiologicamente ridotta dall'eta'. Il trattamento con bezafibrato dovrebbe quindi essere valutato sulla base dei valori della creatinina sierica e della clearance della creatinina. Il medicinale non dovrebbe essere utilizzato negli anziani poiche' la clearance dellacreatinina dopo i 70 anni di eta' e' normalmente piu' bassa di 60 ml/ min.
Conservazione
Nessuna speciale precauzione per la conservazione.
Avvertenze
L'osservanza della dieta e delle altre misure che migliorano i disturbi del metabolismo lipidico come l'attivita' fisica, la perdita di pesoe un adeguato trattamento degli altri disturbi metabolici e' della ma ssima importanza. La risposta del paziente alla terapia deve essere controllata a intervalli regolari e il trattamento deve essere interrotto qualora non si ottenga una risposta adeguata entro 3 o 4 mesi. Le indicazioni all'uso del bezafibrato nei bambini vanno considerate con particolare cautela. Non e' possibile fornire un'indicazione posologica precisa per i bambini. Dal momento che gli estrogeni possono determinare un aumento dei livelli dei lipidi, la prescrizione di bezafibrato nelle pazienti che assumono estrogeni o contraccettivi a base di estrogeni deve essere valutata in modo critico a livello individuale. Nei pazienti con ipoalbuminemia, per esempio in presenza di sindrome nefrosica, e nei pazienti con compromissione della funzionalita' renale, e' necessario controllare con regolarita' la funzionalita' renale. Nei pazienti con compromissione renale in atto e' possibile che si sviluppi un'insufficienza renale acuta qualora non vengano seguite scrupolosamente le indicazioni posologiche in base alla creatininemia o alla clearance della creatinina rilevate. Possono verificarsi debolezza muscolare, mialgia e crampi muscolari, spesso accompagnati da un considerevole incremento della creatininchinasi (CK). In rari casi e' stato osservato un danno muscolare grave (rabdomiolisi). Nella maggior parte dei casi questa sindrome e' stata la conseguenza di un sovradosaggio o di un uso inadeguato di bezafibrato, il piu' delle volte in presenza di una compromissione della funzionalita' renale. A causa del rischio di rabdomiolisi, la somministrazione del bezafibrato in concomitanza con gli inibitori della HMG CoA reduttasi deve essere limitata a casi eccezionali, nei quali sia strettamente indicata. I pazienti trattati con la terapia combinata devono essere accuratamente informati circa i sintomidella miopatia e tenuti sotto stretto controllo. Ai primi segni di mi opatia si deve sospendere immediatamente la terapia di associazione. Il bezafibrato modifica la composizione della bile. Occasionalmente e' stato segnalato lo sviluppo di calcoli biliari. Non e' chiaro se il trattamento a lungo termine con bezafibrato incrementi la formazione deicalcoli biliari, come e' stato osservato con altri farmaci con meccan ismo d'azione simile, o se calcoli biliari preesistenti aumentino di volume durante il trattamento con bezafibrato. Non e' possibile escludere la colelitiasi come possibile effetto collaterale della terapia conbezafibrato e quindi, nel caso in cui si presentino sintomi e segni c orrelati alla colelitiasi, si devono effettuare procedure diagnosticheadeguate. Quando si somministra il bezafibrato in associazione a resi ne a scambio anionico (per esempio la colestiramina), i due farmaci devono essere assunti ad almeno 2 ore di distanza. Il medicinale contiene lattosio.
Interazioni
Quando il bezafibrato viene utilizzato contemporaneamente ad altri farmaci o sostanze si deve tenere conto delle seguenti interazioni: il bezafibrato puo' incrementare l'attivita' degli anticoagulanti di tipo cumarinico. Di conseguenza, all'inizio del trattamento con bezafibrato si deve ridurre del 30 - 50% la dose dell'anticoagulante, che va poi aggiustata in base ai parametri della coagulazione. Il bezafibrato puo'aumentare l'attivita' delle sulfaniluree e dell'insulina a causa di u na migliore utilizzazione del glucosio, con una simultanea riduzione del bisogno di insulina. In casi isolati, in pazienti sottoposti a trapianto d'organo che assumevano un trattamento immunosoppressivo concomitante al bezafibrato, e' stata segnalata una compromissione, pronunciata anche se reversibile, della funzionalita' renale (accompagnata da un corrispondente aumento del livello della creatininemia). Pertanto inquesti pazienti e' necessario un attento monitoraggio della funzional ita' renale e, in caso di variazioni significative dei parametri di laboratorio, se necessario si deve sospendere il bezafibrato. Quando il bezafibrato viene utilizzato in concomitanza con le resine a scambio anionico (per esempio la colestiramina) si deve assicurare un intervallo di almeno 2 ore tra le somministrazioni dei due farmaci a causa della compromissione dell'assorbimento del bezafibrato. Insieme al bezafibrato non si devono somministrare la perexilina idrogeno maleato o gli inibitori delle MAO (potenzialmente epatotossici). L'interazione tra gli inibitori dell'HMG-CoA reduttasi (statine) e i fibrati puo' essere di natura e intensita' variabili a seconda dei farmaci somministrati. L'interazione di tipo farmacodinamico tra queste due classi di farmacipuo' aumentare il rischio di miopatia.
Effetti indesiderati
Frequenza delle reazioni avverse al farmaco (non comuni (>= 1/1.000 e <1/100), molto rari (<1/10.000)). Alterazioni del sangue e sistema linfatico. Molto rari: pancitopenia, trombocitopenia, leucopenia, eosinofilia, anemia, agranulocitosi. Alterazioni del sistema cardiovascolare.Molto rari: alterazioni del ritmo cardiaco. Alterazioni del sistema i mmunitario. Non comuni: reazioni di ipersensibilita'. Alterazioni del metabolismo e nutrizione. Comuni: riduzione dell'appetito. Alterazionidel sistema nervoso. Non comune: vertigini, cefalea, sonnolenza. Alte razioni dell'apparato gastrointestinale. Comuni: nausea; non comuni: distensione addominale, vomito, diarrea, dispepsia, dolori addominali. Alterazioni del sistema epatobiliare. Non comune: colestasi, epatomegalia; molto rari: colelitiasi. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: prurito, orticaria, reazione di fotosensibilita', alopecia; molto rari: porpora trombocitopenica, eritema multiforme,sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica. Alterazion i dell'apparato muscolo scheletrico e del tessuto connettivo. Non comune: debolezza muscolare, mialgia, crampi muscolari, artralgia; molto rari: rabdomiolisi. Alterazioni renali e delle vie urinarie. Non comuni: disuria, oliguria, ematuria, proteinuria. Disordini del sistema riproduttivo e della mammella. Non comune: impotenza, alterazioni della libido. Indagini diagnostiche. Non comuni: aumento della creatinfosfochinasi ematica aumento della creatininemia aumento della fosfatasi alcalina ematica aumento delle transaminasi aumento dell'azotemia riduzionedell'emoglobina aumento del numero delle piastrine riduzione del nume ro dei globuli bianchi riduzione dell'ematocrito aumento della gamma-glutamil transferasi. Anomalie nei dati di laboratorio: riduzione dellafosfatasi alcalina (non comune) riduzione della gamma glutamil transf erasi (non comune). La riduzione della gamma glutamil transferasi e, in parallelo, della fosfatasi alcalina puo' essere utilizzata come indicatore della compliance del paziente
Gravidanza e allattamento
Controindicato in gravidanza accertata o presunta e durante l'allattamento.