Benzilpenicillina Potas - 1fl+1f

Dettagli:
Nome:Benzilpenicillina Potas - 1fl+1f
Codice Ministeriale:036981013
Principio attivo:Benzilpenicillina Potassica
Codice ATC:J01CE01
Fascia:C
Prezzo:5.7
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:K24 Pharmaceuticals Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:A temperatura ambiente
Scadenza:60 mesi

Denominazione

BENZILPENICILLINA POTASSICA K24 PHARMACEUTICALS

Formulazioni

Benzilpenicillina Potas - 1fl+1f
Benzilpenicillina Potas - 100fl

Categoria farmacoterapeutica

Antibatterici per uso sistemico, penicilline sensibili alle beta-lattamasi.

Principi attivi

624,9 mg di benzilpenicillina potassica (pari a benzilpenicillina 1'000'000 UI).

Eccipienti

Flaconcino di polvere: sodio citrato anidro, acido citrico. Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Trattamento di infezioni gravi causate da microrganismi penicillino G-sensibili, quando sia necessaria una rapida ed elevata penicillinemia.La terapia dovrebbe essere guidata da ricerche batteriologiche, inclu se le prove di sensibilita' e dalla risposta clinica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri antibiotici betalattamici quali penicilline e cefalosporine o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Posologia

Per via intramuscolare o per infusione, secondo prescrizione medica. In genere la dose giornaliera per l'adulto e' di 1-2 milioni di unita' refratte nelle 24 ore. Nei bambini si impiegano dosi proporzionalmenteminori. Vanno prese in considerazione le linee guida ufficiali sull'u so appropriato degli agenti antibatterici (per es. raccomandazioni nazionali).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione. Dal punto di vista chimico-fisico la soluzione ricostituita e' stabile per 7 giorni ad una temperatura compresa tra 2 gradi C e 8 gradi C. Dal punto di vista microbiologico deve essere invece utilizzata immediatamente. In caso contrario, i tempi e le condizioni di conservazione dopo ricostituzione sono responsabilita' dell'utilizzatore, comunque non devono superare le 24 ore ad una temperatura compresa tra 2gradi C e 8 gradi C a meno che la ricostituzione non avvenga in condi zioni di asepsi controllata e validata.

Avvertenze

In pazienti in trattamento con preparati contenenti penicillina piu' frequentemente per somministrazione parenterale, ma anche per somministrazione orale, si possono manifestare gravi reazioni tipo shock anafilattico, cui sono piu' esposti quei soggetti che dall'anamnesi risultano sensibili a vari allergeni. Prima di instaurare un trattamento con penicillina si dovra' quindi indagare circa eventuali pregresse manifestazioni di ipersensibilita' a penicilline e/o cefalosporine e, ove esse figurino nell'anamnesi, il farmaco non va somministrato. In caso di anamnesi positiva per ipersensibilita' ad altri allergeni, per contro,il farmaco dovra' essere somministrato con estrema prudenza. Qualora nel corso del trattamento si verificassero reazioni allergiche, la somministrazione dell'antibiotico deve essere interrotta e devono essere somministrati i farmaci abitualmente usati in queste situazioni, qualiamine pressorie, antistaminici e corticosteroidi. Ove necessario, le funzioni vitali devono essere sostenute da appropriate misure di supporto. L'escrezione di Benzilpenicillina attraverso l'emuntorio renale e' rallentata nei pazienti con insufficienza renale. Dosi elevate di beta-lattamine, specie nei soggetti con insufficienza renale, possono dar luogo ad encefalopatie metaboliche con disturbi della coscienza, movimenti anomali, crisi convulsive. Qualora si verifichi una delle suddette reazioni, la somministrazione di penicillina deve essere interrotta a meno che la malattia che viene trattata non sia pericolosa per la vita del paziente e sensibile solo alla terapia penicillinica. La penicillina va usata con cautela in individui con dati anamnestici di asma. Nei trattamenti protratti, specie se con alte dosi, controllare periodicamente la funzione renale ed emopoietica ed il bilancio degli elettroliti. La somministrazione endovenosa di dosi superiori a 10 milionidi unita' deve essere effettuata lentamente, onde evitare squilibri e lettrolitici a causa del contenuto in potassio del prodotto. Questo farmaco contiene meno di 1 mmol/flaconcino di sodio; 1,7 mmoli/flaconcino di potassio, da prendere in considerazione per pazienti con ridotta funzionalita' renale o in pazienti sotto una dieta di potassio controllata. Devono essere valutate le funzioni renale, cardiaca e vascolare del paziente e, qualora si sospetti o si evidenziun danno funzionale, deve essere presa in considerazione una riduzione del dosaggio. L'uso prolungato di antibiotici puo' indurre la comparsa di superinfezioni da germi non sensibili, compresi i funghi, che richiedono adeguata terapia. Nelle infezioni stafilococciche e' opportuno saggiare la sensibilita' del microrganismo. La terapia penicillinica della gonorrea puo' mascherare una coesistente infezione luetica: e' opportuno, in questi casi, effettuare controlli sierologici per almeno 4 mesi. Tutti i casi di sifilide trattati con penicillina devono essere controllati clinicamente e sierologicamente ogni 6 mesi per almeno 2-3 anni.

Interazioni

La somministrazione di antibiotici batteriostatici (per es. eritromicina, tetraciclina) puo' ridurre gli effetti battericidi delle penicilline rallentando la velocita' di crescita batterica. E' stato dimostratoin vitro che gli agenti battericidi sono piu' efficaci quando agiscon o sulla parete di cellule immature di microrganismi in rapida proliferazione. Tuttavia, il significato clinico di questa interazione non e' ben documentato. Sono poche le situazioni cliniche in cui e' indicato l'uso concomitante di antibiotici batteriostatici e battericidi. Comunque, in circostanze selezionate dove tale terapia e' appropriata, il potenziale di interazione dovrebbe essere minimizzato dall'impiego di dosi adeguate di antibatterici ed iniziando per primo il trattamento con penicillina. I livelli ematici di penicillina possono essere prolungati dalla somministrazione concomitante di probenecid che blocca la secrezione tubulare renale delle penicilline.

Effetti indesiderati

Il prodotto e' una penicillina e come tale e' una sostanza dotata di scarsa tossicita', ma con potere sensibilizzante piuttosto elevato. Le reazioni di ipersensibilita' segnalate includono: eruzioni cutanee maculopapulose, orticaria, reazioni tipo malattia da siero, inclusi brividi, febbre, edema, artralgie, anafilassi, occasionalmente con effetti letali. Raramente riscontrate, e per lo piu' in seguito a somministrazione endovenosa di alti dosaggi: anemia emolitica, leucopenia, trombocitopenia, neuropatia e nefropatia. In caso di comparsa di effetti collaterali, la terapia penicillinica deve essere sospesa. Reazioni di Jarisch-Herxheimer sono state segnalate durante il trattamento della lue.Nei trattamenti prolungati per via endovenosa (10-100 milioni di unit a' al giorno) si puo' avere, particolarmente in presenza di insufficienza renale, intossicazione da potassio, occasionalmente con effetti letali. La comparsa di iperreflessia, convulsioni e/o coma puo' essere un indice di questa sindrome.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita' sotto il diretto controllo del medico. La Benzilpenicillina attraversa la placenta e si ritrova in piccole quantita' nel latte. E' opportuno esercitare cautela quando la penicillina e' somministrata a donne che allattano.