Atenololo Auro - 50cpr 100mg

Dettagli:
Nome:Atenololo Auro - 50cpr 100mg
Codice Ministeriale:031839018
Principio attivo:Atenololo
Codice ATC:C07AB03
Fascia:A
Prezzo:6.02
Rimborso:6.02
Doping:Proibito solo in particolari sport
Glutine:Senza glutine
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Aurobindo Pharma Italia Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi

Denominazione

ATENOLOLO AUROBINDO

Formulazioni

Atenololo Auro - 50cpr 100mg

Categoria farmacoterapeutica

Betabloccanti, selettivi, non associati.

Principi attivi

Atenololo.

Eccipienti

Lattosio monoidrato, cellulosa microcristallina, sodio carbossimetilamido, amido di mais, magnesio stearato.

Indicazioni

Ipertensione arteriosa, angina pectoris, aritmia tachicardica.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' verso i componenti o sostante strettamente correlate dal punto di vista chimico, bradicardia spiccata, shock cardiogeno, ipotensione, acidosi metabolica, severi disturbi della circolazione arteriosa periferica, blocco atrioventricolare superiore al primo grado, feocromocitoma non trattato, insufficienza cardiaca non controllata da una terapia adeguata. Non associare a terapia con verapamil. Controindicato in gravidanza e durante l'allattamento.

Posologia

>>Ipertensione: iniziare la terapia con 1/2 compressa/die. Se non si ottiene un effetto soddisfacente aumentare la dose ad 1 compressa durante la seconda settimana. Se e' necessario e' possibile indurre un'ulteriore diminuzione dei valori pressori associando il farmaco con altri farmaci antiipertensivi ed in particolare con un diuretico. >>Angina pectoris: 1 compressa/die; aumentando la posologia non si ottiene generalmente un aumento della risposta. Aritmia cardiaca: 1/2-1 compressa/die. >>Insufficienza renale. Adeguare la posologia in funzione della clcr. Le compresse possono essere sciolte in una sufficiente quantita' di liquido e assunte prima dei pasti.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la conservazione.

Avvertenze

>>Sospensione: graduale, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. >>Insufficienza cardiaca: somministrare con la dovuta cautela ai pazienti con una riserva cardiaca scarsa, evitare nei pazienti affetti da scompenso cardiaco conclamato mentre puo' essere usato nei pazienti con insufficienza cardiaca controllata da terapia adeguata. >>Bradicardia: la riduzione della frequenza cardiaca e' una delle azioni farmacologiche indotte dall'atenololo; qualora compaiano sintomi attribuibili all'eccessiva riduzione della frequenza cardiaca, il dosaggio del farmaco deve essere ridotto. >>Broncopatie: la cardioselettivita' posseduta dal farmaco permette il suo impiego, con cautela, nei pazienti con malattie ostruttive croniche delle vie aeree. Tuttavia a volte nei pazienti asmatici puo' indurre un aumento della resistenza delle vie respiratorie; diversamente dai beta-bloccanti non selettivi, tale broncospasmo puo' essere risolto mediante preparati broncodilatatori quali il salbutamolo o l'isoprenalina, ai dosaggi comunemente utilizzati. >>Diabetici e pazienti soggetti all'ipoglicemia: il farmaco, a causa della propria attivita' bloccante beta-adrenergica, puo' prevenire la comparsa dei segni e dei sintomi premonitori dell'ipoglicemia acuta quali le modificazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. >>Disordini vascolari: il beta blocco puo' aggravare i disturbi vascolari periferici pre-esistenti. >>Reazioni anafilattiche: neipazienti in terapia con beta-bloccante e con una storia di reazioni a nafilattiche a diversi allergeni, si puo' verificare un aggravamento delle reazioni allergiche in occasione di ripetuti stimoli da parte dell'allergene. Questi pazienti possono non rispondere adeguatamente alledosi di adrenalina comunemente impiegate nel trattamento delle reazio ni allergiche. >>Insufficienza renale: l'atenololo e' escreto per via renale e pertanto il dosaggio deve essere regolato con particolare attenzione nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale. Non si verifica accumulo significativo di atenololo nei pazienti che hanno una clcr > 35 ml/min. (il limite normale e' di 100-150 ml/min). Nei pazienti con clcr = 15-35 ml/min (equivalente a 3,4-6,8 mg % dicreatininemia) la posologia deve essere di 50 mg a giorni alterni o 1 00 mg a giorni alterni. Per i pazienti con clcr < 15 ml/min (equivalente a 68 mg % di creatininemia) la posologia deve essere di 50 mg/die o100 mg ogni 4 giorni. >>Pazienti in emodialisi: l'atenololo viene rim osso dall'organismo durante l'emodialisi. Qualora il paziente venga sottoposto a dialisi, la terapia va proseguita per via orale alla dose di 50 mg dopo ogni seduta. La somministrazione deve essere effettuata sotto controllo ospedaliero in quanto possono verificarsi marcate riduzioni della pressione arteriosa. >>Anestesia: se un paziente in trattamento dovesse essere sottoposto ad anestesia generale, occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia in quanto il blocco beta-adrenergico puo' ridurre l'effetto inotropo richiesto da quegli anestetici che necessitano di una adeguata mobilizzazione catecolaminica per il mantenimento della funzionalita' cardiaca. Dovra' essere pertanto impiegato un agente anestetico con una minima attivita' inotropa negativa.

Interazioni

>>Farmaci antiaritmici di I classe: possibile rischio di depressione miocardica e bradicardia. >>Verapamil: e' necessario che siano trascorse almeno 48 ore dalla sospensione di uno di questi farmaci prima di iniziare la terapia. >>Clonidina: poiche' i beta-bloccanti possono aggravare il brusco rialzo dei valori pressori che puo' verificarsi dopo sospensione della clonidina, occorrre particolare cautela nella sostituzione di essa con il beta-bloccante; pertanto l'inizio del trattamento con il beta-bloccante deve avvenire parecchi giorni dopo l'interruzione della terapia con essa. Se il farmaco e clonidina vengono somministrati contemporaneamente, la somministrazione di clonidina non deve essere interrotta se non parecchi giorni dopo la sospensione del beta-bloccante. >>ACE inibitori: l'uso concomitante potenzia l'effetto ipotensivo. >>Antiinfiammatori: l'uso concomitante di farmaci che inibiscono la sintesi di prostaglandine (ibuprofene-indometacina) puo' diminuire I'effetto ipotensivo dei beta bloccanti. >>Glicosidi digitalici: l'uso concomitante puo' aumentare il tempo, di conduzione atrioventricolare.>>L'uso concomitante di alcool aumenta l'effetto ipotensivo. >>Antidi abetici: i beta bloccanti possono aumentare l'effetto ipoglicemico e mascherare i segni di ipoglicemia quali il tremore. I beta bloccanti dovrebbero essere evitati nei pazienti diabetici; qualora risultassero indispensabili la glicemia dovrebbe essere attentamente monitorata.

Effetti indesiderati

>>Cardiovascolari. Bradicardia, ipotensione posturale che puo' essere associata a sincope, freddo alle estremita'. Raramente nei pazienti sensibili si puo' aggravare un blocco cardiaco, puo' verificarsi claudicazione intermittente, fenomeno di Raynaud. Sporadiche segnalazioni di deterioramento della funzionalita' cardiaca in pazienti affetti da insufficienza cardiaca. >>Sistema nervoso centrale. Cefalea, allucinazioni visive, aggravamento di sindromi nervose con depressione mentale, catatonia, confusione e turbe della memoria, raramente sono stati segnalati disturbi del sonno del tipo osservato con altri beta-bloccanti. >>Gastrointestinali. Secchezza della bocca, disturbi gastrointestinali. >>Ematologici. Trombocitopenia, porpora, granulocitopenia. >>Cute e annessi. Alopecia, comparsa di reazioni cutanee di tipo psoriasico o aggravamento della psoriasi, rash cutanei e/o secchezza agli occhi, la cui incidenza e', peraltro, modesta. Qualora una reazione di tale tipo non trovi una precisa spiegazione, deve essere considerata la sospensione del trattamento. L'eventuale comparsa occasionale di trombocitopenia, porpora, granulocitopenia, eruzioni eritematose, richiede l'interruzione del trattamento.

Gravidanza e allattamento

E' consigliabile non impiegare l'atenololo durante la gravidanza, anche se le ricerche farmaco-tossicologiche non hanno evidenziato fenomenidi teratogenicita'; il farmaco attraversa la barriera placentare e si sono riscontrati livelli ematici nel cordone ombelicale; si accumula nel latte materno in concentrazioni pari a 3 volte le concentrazioni ematiche medie. Nonostante non vi siano segnalazioni di effetti negativi sul neonato e' consigliabile astenersi dall'impiego durante l'allattamento.