Artane - 50cpr 2mg

Dettagli:
Nome:Artane - 50cpr 2mg
Codice Ministeriale:003488057
Principio attivo:Triesifenidile Cloridrato
Codice ATC:N04AA01
Fascia:A
Prezzo:2.53
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Formulazioni

Artane - 50cpr 2mg

Categoria farmacoterapeutica

Sostanza anticolinergica.

Indicazioni

Per il trattamento del parkinsonismo e del morbo di Parkinson postencefalitico. Esso e' efficace in un'alta percentuale di pazienti e riduce sia il tremore che la rigidita'. Diminuisce anche la scialorrea che si accompagna al morbo di Parkinson.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' individuale accertata.

Posologia

Deve essere somministrato per via orale iniziando con una dose di 2 mg, 2 o 3 volte al giorno, in corrispondenza dei pasti. Dosi di 6-10 mg al giorno sono abitualmente sufficienti a ottenere buoni risultati terapeutici. Nel morbo di Parkinson sono talvolta necessarie dosi piu' alte da 12 a 15 mg al giorno. Dosi superiori ai 20 mg sono in genere mal tollerate e sono utili solo in rari casi. Se il farmaco e' usato in associazione con altri farmaci antiparkinsoniani sono sufficienti piccole dosi. Nei pazienti affetti da intensa scialorrea e' utile somministrare il prodotto dopo i pasti. Nei pazienti che accusano spiccata secchezza della bocca puo' essere somministrato prima dei pasti, purche' cio' non provochi nausea. La secchezza della bocca puo' essere mitigata bevendo piccoli sorsi d'acqua o con l'uso di caramelle o di gomma da masticare.

Avvertenze

I pazienti trattati con triesifenidile cloridrato devono essere sottoposti ad una valutazione gonioscopica e ad un monitoraggio della frazione intraoculare ad intervalli regolari. L'impiego di Artane in pazienti affetti da disturbi cardiaci, renali e da insufficienza epatica, deve essere effettuato con cautela. La presenza di un glaucoma o di ipertrofia prostatica sono controindicazioni all'uso di questo farmaco. In pazienti anziani, il dosaggio deve essere ridotto ed e' necessaria una attenta sorveglianza.

Interazioni

Puo' sostituire in toto o in parte altri farmaci inibitori del parasimpatico. Esplica attivita' sinergica con L-dopa (di cui consente la riduzione del dosaggio) nel morbo di Parkinson e parkinsonismo. Puo' essere usato in concomitanza con alcaloidi della belladonna, antistaminici, antidepressivi triciclici inibitori delle monoamino ossidasi.

Effetti indesiderati

Gli effetti collaterali piu' frequenti sono secchezza delle fauci, midriasi, cicloplegia, stitichezza, tachicardia, ritenzione urinaria e disturbi psichici. Possono insorgere anche nausea, vomito e cefalea. Se i disturbi sono di lieve entita' la dose puo' essere ridotta fino a che si e' sviluppata tolleranza. La comparsa di nausea, vomito e disturbi psichici obbliga l'interruzione della terapia. La somministrazione di Artane puo' scatenare un attacco di glaucoma in pazienti predisposti alla chiusura dell'angolo. E' consigliabile che i pazienti sotto trattamento con triesifenidile cloridrato siano sottoposti a periodici controlli gonioscopici e della pressione oculare. Inoltre, pazienti affetti da ipertrofia prostatica possono andare incontro a ritenzione urinaria e pazienti con disturbi gastrointestinali debbono essere sorvegliati per evitare la comparsa di ostruzione intestinale. Disturbi psichici caratterizzati da confusione mentale ed eccitazione possono insorgere con l'uso di dosi superiori ai 12 mg o in pazienti predisposti (ad esempio anziani o pazienti con disturbi mentali in atto). Nei casi piu' gravi possono comparire delirio, allucinazioni e reazioni paranoidi. Tuttavia su una casistica di alcune centinaia di casi, l'incidenza di gravi effetti collaterali non sembra superare il 3%.

Gravidanza e allattamento

Se ne sconsiglia l'uso in tali condizioni. Il farmaco va somministrato solo nei casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico.