Amoxicillina Sand - 12cpr Riv 1g
Dettagli:
Nome:Amoxicillina Sand - 12cpr Riv 1gCodice Ministeriale:039492032
Principio attivo:Amoxicillina Triidrato
Codice ATC:J01CA04
Fascia:A
Prezzo:3.27
Rimborso:3.27
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Sandoz Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:48 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Antibatterici beta-lattamici.
Principi attivi
Amoxicillina triidrato 1148 mg, equivalenti a 1000 mg di amoxicillina.
Eccipienti
Nucleo: magnesio stearato (E470b), povidone (K25) (E1201), sodio amidoglicolato (tipo A), cellulosa microcristallina (E460). Rivestimento: titanio diossido (E171), talco (E553b), ipromellosa (E464).
Indicazioni
Trattamento delle seguenti infezioni batteriche causate da patogeni gram-positivi e gram-negativi sensibili ad amoxicillina: infezioni dellevie respiratorie superiori (otite media acuta, sinusite acuta adeguat amente diagnosticata e tonsillite da streptococco beta-emolitico del gruppo A documentata); infezioni delle vie respiratorie inferiori (esacerbazione acuta della bronchite cronica, polmonite acquisita in comunita'); infezioni delle vie urinarie inferiori (cistite); endocardite (profilassi dell'endocardite); trattamento della malattia di Lyme precoce e localizzata, associata a eritema migrans (stadio 1); eradicazione di Helicobacter pylori (in adeguata combinazione con un altro agente antibatterico e con un agente anti-ulcera appropriato, nei pazienti adulti con ulcere peptiche associate a H. pylori). E' necessario considerare le linee guida locali ufficiali sull'uso appropriato degli agenti antibatterici.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' alla penicillina; deve essere presa in considerazioneun'eventuale allergia crociata ad altri betalattami, come le cefalosp orine. Ipersensibilita' a uno qualsiasi degli eccipienti.
Posologia
Sono disponibili altre formulazioni di amoxicillina adatte a posologieinferiori a 2 g al giorno, e formulazioni adatte ai bambini sotto i 1 2 anni. Il dosaggio dipende da fattori quali eta', peso corporeo e funzionalita' renale del paziente, gravita' e localizzazione dell'infezione e tipo del sospetto o comprovato agente scatenante. >>Adulti e adolescenti (>40 kg di peso corporeo): il dosaggio abituale compreso in unrange da 750 mg a 3 g di amoxicillina al giorno divisi in due o tre d osi. Tonsillite: 1 g due volte al giorno. Esacerbazione acuta della bronchite cronica negli adulti: 1 g due volte al giorno. Polmonite acquisita in comunita': 1 g tre volte al giorno (per esempio ogni 8 ore). Trattamento della malattia di Lyme precoce (eritema migrans isolato): da 500 mg a 1 g tre volte al giorno per un periodo di 14-21 giorni. Eradicazione di Helicobacter pylori: 1 g di amoxicillina due volte al giorno, in combinazione con claritromicina 500 mg due volte al giorno e omeprazolo 20 mg o lansoprazolo 30 mg due volte al giorno, per 7-14 giorni. Nelle popolazioni con resistenza a claritromicina superiore al 20% deve essere considerato un regime di trattamento alternativo. Prevenzione dell'endocardite: 2-3 g di amoxicillina somministrati per via orale nell'ora precedente la procedura chirurgica. >>Compromissione della funzionalita' renale. Nei pazienti con grave compromissione della funzionalita' renale la dose deve essere ridotta. Nei pazienti con clearance renale inferiore a 30 ml/min si raccomanda un incremento dell'intervallo di dosaggio o una riduzione delle dosi successive. In caso di insufficienza renale non puo' essere praticato il trattamento a breve termine con una singola dose di 3 g. Clearance della creatinina >30 ml/min: nessun aggiustamento necessario. Clearance della creatinina 10-30 ml/min: 500 mg ogni 12 ore. Clearance della creatinina <10 ml/min: 500 mg ogni 24 ore. In caso di emodialisi: si devono somministrare 500 mg al termine della procedura. >>Compromissione della funzionalita' epatica: non e' necessario ridurre il dosaggio, purche' non sia compromessa la funzionalita' renale. >>Durata della terapia: in genere la terapia deve essere continuata per 2-3 giorni dopo la scomparsa dei sintomi. Nelle infezioni da streptococco beta-emolitico la durata della terapia deve essere di 6-10 giorni, allo scopo di ottenere l'eradicazione dell'organismo. >>Modo di somministrazione: somministrare per via orale. Le compresse non devono essere masticate e vanno assunte con del liquido (per esempio un bicchiere d'acqua). L'assorbimento di amoxicillina non viene ridotto dal cibo.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nellaconfezione originale per proteggere il medicinale dall'umidita'.
Avvertenze
Prima di iniziare la terapia con amoxicillina e' necessario effettuareindagini su eventuali precedenti reazioni di ipersensibilita' a penic illine e cefalosporine. Deve inoltre essere considerata la possibilita' di ipersensibilita' crociata (10%-15%) con le cefalosporine. Nei pazienti in terapia con penicillina sono state riportate reazioni di ipersensibilita' (anafilattoidi) gravi e occasionalmente fatali. Queste reazioni sono piu' probabili nei pazienti con un'anamnesi di ipersensibilita' agli antibiotici betalattamici. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa l'escrezione di amoxicillina e' ritardata e, a seconda del grado di compromissione, puo' essere necessario ridurre il dosaggio complessivo quotidiano. L'uso prolungato di amoxicillina puo' occasionalmente provocare una crescita eccessiva di organismi o lieviti non sensibili. I pazienti devono pertanto essere attentamente osservatiper le sovrainfezioni. In seguito a somministrazione orale di amoxici llina l'insorgenza di shock anafilattico e di altre reazioni allergiche gravi e' rara. Se tuttavia tali reazioni si manifestassero, e' necessario adottare le opportune misure di emergenza. La presenza di elevate concentrazioni di amoxicillina nelle urine puo' causare la precipitazione del prodotto nei cateteri urinari, i quali devono pertanto essere controllati visivamente con regolarita'. A dosaggi elevati, devono essere mantenuti livelli adeguati nell'assunzione dei liquidi e del flusso urinario, allo scopo di ridurre al minimo la possibilita' di cristalluria da amoxicillina. Usare con cautela in pazienti con infezioni virali, leucemia linfatica acuta o mononucleosi infettiva (a causa di un aumentato rischio di rash cutaneo eritematoso. Se insorge una diarrea grave e persistente (nella maggior parte dei casi provocata da Clostridium difficile) e' necessario considerare la possibilita' di colite pseudomembranosa. In questo caso amoxicillina deve essere interrotta edeve essere iniziata una terapia adeguata. L'uso di antiperistaltici e controindicato. Come per altri betalattami, nel corso delle terapie a dosaggi elevati e' necessario controllare regolarmente la formula ematica. In casi eccezionali nei pazienti con insufficienza renale o conanamnesi di convulsioni, epilessia trattata e disturbi meningei, la t erapia a dosaggi elevati di betalattami puo' provocare attacchi convulsivi. L'insorgenza di un eritema generalizzato con febbre e pustole all'inizio del trattamento deve far sospettare una pustolosi esantematica acuta generalizzata, la quale richiede l'interruzione della terapia e rende controindicata qualsiasi ulteriore somministrazione di amoxicillina.
Interazioni
>>Uso concomitante non raccomandato. Allopurinolo: la somministrazioneconcomitante di allopurinolo puo' promuovere l'insorgenza di reazioni allergiche cutanee e pertanto non e' raccomandata. Digossina: nel cas o di somministrazione concomitante con amoxicillina, puo' verificarsi un aumento dell'assorbimento di digossina; puo' essere necessario aggiustare il dosaggio di digossina. Anticoagulanti: la somministrazione concomitante di amoxicillina e di anticoagulanti cumarinici puo' prolungare il tempo di sanguinamento; puo' quindi essere necessario aggiustare il dosaggio degli anticoagulanti. In pazienti che ricevevano antibiotici e' stato segnalato un alto numero di casi con incremento dell'attivita' anticoagulante orale. I fattori di rischio sembrano essere il contesto infettivo infiammatorio, l'eta' e le condizioni generali del paziente. In queste circostanze, nel caso di alterazioni dell'INR e' difficile capire distinguere la parte di responsabilita' tra malattia infettiva e suo trattamento. Tuttavia alcune classi di antibiotici sonocoinvolte maggiormente, in particolare fluorochinoloni, macrolidi, ci cline, cotrimoxazolo e alcune cefalosporine. Metotressato: e' stata segnalata interazione tra amoxicillina e metotressato, che provoca tossicita' da metotressato. Nei pazienti che ricevono amoxicillina e metotressato contemporaneamente devono essere attentamente monitorati i livelli sierici di metotressato. Amoxicillina abbassa la clearance renale del metotressato, probabilmente per competizione a livello del sistemadi secrezione tubulare comune. Si raccomanda cautela quando amoxicill ina viene somministrata in concomitanza con contraccettivi ormonali orali. La somministrazione di amoxicillina puo' diminuire temporaneamente i livelli plasmatici di estrogeni e di progesterone, riducendo cosi'l'efficacia dei contraccettivi orali. Si raccomanda pertanto di adott are ulteriori misure contraccettive non ormonali. Altre forme di interazione: incrementando l'eliminazione di amoxicillina, la diuresi forzata ne provoca una riduzione delle concentrazioni plasmatiche. Quando si effettuano test atti a rilevare la presenza di glucosio nelle urine durante il trattamento con amoxicillina, si raccomanda di usare i metodi enzimatici basati sulla glucosio ossidasi. A causa delle elevate concentrazioni urinarie di amoxicillina, i metodi chimici producono comunemente falsi positivi. Amoxicillina puo diminuire la quantita' di estriolo urinario nelle donne in gravidanza. A concentrazioni elevate, amoxicillina puo' diminuire i livelli di glicemia sierica. Quando vengono utilizzati metodi colorimetrici, amoxicillina puo' interferire con itest delle proteine totali.
Effetti indesiderati
Infezioni e infestazioni. Non comuni (>=1/1.000, <1/100): sovrainfezioni e colonizzazione con organismi o lieviti resistenti, come candidiasi orale e vaginale dopo uso ripetuto e prolungato di amoxicillina. Patologie del sistema emolinfopoietico. Rari (>=1/10.000, <1/1000): eosinofilia e anemia emolitica. Molto rari (<1/10.000): leucopenia, neutropenia, granulocitopenia, trombocitopenia, pancitopenia, anemia, mielosoppressione, agranulocitosi, prolungamento del tempo di sanguinamento edel tempo di protrombina. Tutti gli effetti si sono rivelati reversib ili all'interruzione della terapia. Patologie del sistema immunitario.Rari: edema laringeo, malattia da siero, vasculite allergica, anafila ssi e shock anafilattico. Patologie del sistema nervoso. Rari: effettisul sistema nervoso centrale (SNC), compresi ipercinesia, capogiri e convulsioni. Nei pazienti con funzionalita' renale compromessa, epilessia, meningite o in quelli che ricevono dosi elevate possono verificarsi convulsioni. Patologie gastrointestinali. Comuni (>=1/100, <1/10): disturbi gastrici, nausea, perdita dell'appetito, vomito, flatulenza, feci molli, diarrea, enantema (in particolare nella regione orale), secchezza delle fauci, alterazioni del gusto. Questi effetti sul sistemagastrointestinale sono per lo piu' lievi e spesso scompaiono o in cor so di trattamento o poco dopo il termine della terapia. In genere l'insorgenza di questi effetti indesiderati puo' essere ridotta prendendo amoxicillina durante i pasti. Rari: scolorimento superficiale dei denti (in particolare con la sospensione). In genere lo scolorimento puo' essere rimosso spazzolando i denti. Molto rari: colorazione nera dellalingua. Se si manifesta diarrea grave e persistente, deve essere pres a in considerazione la possibilita' molto rara di colite pseudomembranosa. La somministrazione di farmaci anti-peristaltici e' controindicata. Patologie epatobiliari. Non comuni: aumento moderato e transitorio degli enzimi epatici. Rari: epatite e ittero colestatico. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Comuni: reazioni cutanee, come esantema, prurito, orticaria; il tipico esantema morbilliforme si manifesta 5-11 giorni dopo l'inizio della terapia. L'immediata comparsa di orticaria indica una reazione allergica ad amoxicillina e la terapia deve pertanto essere interrotta. Rari: edema angioneurotico (edema di Quincke), eritema essudativo multiforme, pustolosi acuta generalizzata, sindrome di Lyell, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, dermatite bollosa ed esfoliativa. Patologie renali e urinarie.Rari: nefrite interstiziale acuta; cristalluria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Rari: febbre da farmaci.
Gravidanza e allattamento
Amoxicillina attraversa la placenta e le concentrazioni plasmatiche fetali sono circa il 25-30% delle concentrazioni plasmatiche materne. I dati relativi a un limitato numero di esposizioni in gravidanza non indicano effetti avversi di amoxicillina per la gravidanza o per la salute del feto/neonato. Fino a oggi non sono disponibili altri dati epidemiologici rilevanti. Gli studi su animale non indicano effetti nocivi diretti o indiretti per quanto riguarda gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo postnatale. La prescrizione di amoxicillina alle donne in gravidanza deve essere effettuata con cautela. Amoxicillinaviene escreta nel latte materno (circa il 10% della corrispondente co ncentrazione sierica). Finora non e' stato riportato alcun effetto nocivo per il neonato allattato al seno dopo l'assunzione di amoxicillina. Puo' essere usata durante l'allattamento. Tuttavia, l'allattamento deve essere interrotto se nel neonato si manifestano disturbi gastrointestinali (diarrea, candidosi o eruzioni cutanee).