Amisulpride My - 30cpr 200mg
Dettagli:
Nome:Amisulpride My - 30cpr 200mgCodice Ministeriale:039402110
Principio attivo:Amisulpride
Codice ATC:N05AL05
Fascia:A
Prezzo:24.63
Rimborso:24.63
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Mylan Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Compresse divisibili
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi
Denominazione
AMISULPRIDE MYLAN GENERICS COMPRESSE
Formulazioni
Amisulpride My - 12cpr 50mg
Amisulpride My - 30cpr 200mg
Categoria farmacoterapeutica
Antipsicotici.
Principi attivi
Amisulpride.
Eccipienti
Lattosio monoidrato; metilcellulosa; sodio amido glicolato (Tipo A); cellulosa microcristallina; magnesio stearato.
Indicazioni
Amisulpride e' indicato per il trattamento di disturbi schizofrenici acuti e cronici: sintomi positivi con deliri, allucinazioni, disturbi del pensiero, ostilita' e comportamento sospettoso; sintomi principalmente negativi (sindrome da deficit) con appiattimento affettivo, astinenza emotiva e sociale; amisulpride controlla anche sintomi secondari negativi in condizioni produttive e cosi' pure disturbi affettivi come umore depresso o ritardo.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati; tumori prolattino-dipendenti concomitanti (ad es. prolattinomi dell'ipofisi o cancro della mammella); feocromocitoma; bambini fino alla puberta'; allattamento; in combinazione con levodopa.
Posologia
Per gli episodi psicotici acuti, la dose orale raccomandata varia da 400 a 800 mg/die. In singoli casi, la dose giornaliera puo' essere aumentata fino a 1200 mg. Dosi superiori a 1200 mg/die non sono state adeguatamente valutate per quanto riguarda la sicurezza e non devono pertanto essere utilizzate. Non e' richiesta una titolazione specifica quando si inizia il trattamento con amisulpride. Le dosi devono essere adattate a seconda della risposta individuale. Il trattamento di mantenimento deve essere stabilito individualmente in base alla dose minima efficace. Nei pazienti con sintomi misti positivi e negativi, le dosi devono essere adattate per ottenere un controllo ottimale dei sintomi positivi. Per i pazienti caratterizzati da sintomi prevalentemente negativi, si raccomandano dosi orali tra 50 mg/die e 300 mg/die. Le dosi devono essere adattate individualmente. Amisulpride puo' essere somministrato per via orale una volta al giorno ad una dose fino a 400 mg. Dosaggi piu' elevati devono essere suddivisi in 2 somministrazioni. Anziani: la sicurezza di amisulpride e' stata esaminata in un numero limitato di pazienti anziani. Amisulpride deve essere usato con particolare cautela a causa del possibile rischio di ipotensione o sedazione. Puo'essere necessaria una riduzione del dosaggio a causa a causa di una r iduzione della funzionalita' renale. Popolazione pediatrica: l'efficacia e la sicurezza di amisulpride dalla puberta' all'eta' di 18 anni non sono state stabilite. Ci sono solo pochi dati disponibili sull'uso di amisulpride negli adolescenti affetti da schizofrenia. Pertanto, l'uso di amisulpride dalla puberta' fino all'eta' di 18 anni non e' raccomandato, poiche' la sua sicurezza non e' stata ancora stabilita. Pazienti con compromissione renale: amisulpride viene eliminato per via renale. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere ridotta della meta' in pazienti con clearance della creatinina (CRCL) compresa tra30 e 60 ml/min e ad un terzo nei pazienti con CRCL compresa tra 10 e 30 ml/min. Poiche' non vi e' esperienza nei soggetti con grave compromissione renale (CRCL < 10 ml/min), si raccomanda particolare cautela in questi pazienti. Pazienti con insufficienza epatica: poiche' l'amisulpride viene scarsamente metabolizzato, non e' necessaria una riduzione della dose. Modo di somministrazione: amisulpride puo' essere somministrato indipendentemente dai pasti. Le compresse devono essere assunte intere o divise in due, con una sufficiente quantita' di liquido.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare per la conservazione.
Avvertenze
Come con altri neurolettici, puo' manifestarsi la Sindrome Neurolettica Maligna, una complicanza potenzialmente mortale, caratterizzata da ipertermia, aumento della rigidita' muscolare, instabilita' del sistemanervoso autonomo, alterazioni dello stato di coscienza ed aumento del la CPK. In caso di ipertermia, in particolare con elevate dosi giornaliere, tutti i medicinali antipsicotici, inclusa amisulpride, devono essere sospesi. Amisulpride viene eliminato per via renale. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere diminuita e deve essere considerato un trattamento intermittente. Amisulpride puo' abbassare la soglia convulsiva. Pertanto, i pazienti con storia clinica di crisi epilettiche devono essere monitorati attentamente durante la terapia con amisulpride. Negli anziani, la terapia con amisulpride, come con altri neurolettici, deve essere utilizzata con particolare cautela, a causa del possibile rischio di ipotensione o sedazione. Una riduzione del dosaggio puo' essere necessaria anche in caso di insufficienza renale. Come con altri agenti antidopaminergici, si deve usare cautela anche nelprescrivere amisulpride a pazienti con Morbo di Parkinson, perche' pu o' causare un peggioramento della malattia. Amisulpride deve essere usato solo quando un trattamento neurolettico non puo' essere evitato. Prolungamento dell'intervallo QT: amisulpride produce un prolungamento dell'intervallo QT. E' noto che questo effetto potenzia il rischio di gravi aritmie ventricolari come le "torsioni di punta". Si deve usare cautela quando amisulpride e' prescritto a pazienti con disturbi cardiovascolari noti o storia familiare di prolungamento dell'intervallo QT, e l'uso concomitante di neurolettici deve essere evitato. E' necessario usare particolare cautela anche nelle seguenti situazioni: bradicardia significativa; prolungamento congenito dell'intervallo QT; squilibrio elettrolitico, in particolare ipopotassiemia, ipomagnesemia; trattamento concomitante con medicinali che possono produrre prolungamentodell'intervallo QT. Ictus: in studi clinici randomizzati vs. placebo, condotti in una popolazione di pazienti anziani con demenza e trattat i con alcuni medicinali antipsicotici atipici, e' stato osservato un aumento di 3 volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo dell'aumento di tale rischio e' sconosciuto. Non puo' essere esclusoun aumento del rischio con altri medicinali antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. Amisulpride deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per l'ictus. Tromboembolia venosa: casi di tromboembolia venosa (TEV) sono stati riportati con l'uso di farmaci antipsicotici. Poiche' i pazienti trattati con medicinali antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, tutti i possibili fattori di rischio per TEV devono essere identificati prima e durante il trattamento con amisulpride e devono essere intraprese misure preventive. Con gli antipsicotici, compreso amisulpride, sono state segnalate leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Infezioni inspiegabili o febbre possono indicare discrasia ematica, che richiedono un'immediata indagine ematologica. Tumore al seno: l'amisulpride puo' aumentare i livelli di prolattina nel plasma. E' necessario prestare attenzione e monitorare i pazienti con una storia personale o familiare di tumore al seno, durante la terapia con amisulpride. Amisulpride e' controindicato nei pazienti con tumore al seno. Pazienti anziani con demenza: in una meta- analisi di diciassette studi clinici controllati verso placebo, su pazienti anziani con psicosi correlate alla demenza che assumevano farmaci antipsicotici atipici, e' stato osservato un aumento della mortalita'. Il rischio di morte osservato e' stato da 1,6 a1,7 volte rispetto a quello rilevato nei pazienti trattati con placeb o. Nel corso di uno studio controllato di 10 settimane, la percentualedei decessi nei pazienti trattati con antipsicotici atipici e' stata di circa il 4,5%, rispetto al 2,6% di quella del gruppo trattato con placebo. Sebbene, le cause di morte durante gli studi clinici con antipsicotici atipici siano state varie, la maggior parte e' sembrata essere o di natura cardiovascolare o infettiva. Studi osservazionali suggeriscono che, come con i farmaci antipsicotici atipici, anche il trattamento con farmaci antipsicotici convenzionali possa incrementare la mortalita'. La misura in cui il rilievo di una maggiore mortalita' negli studi osservazionali puo' essere attribuita ai farmaci antipsicotici piuttosto che ad alcune caratteristiche peculiari dei pazienti non e' chiara. Amisulpride non e' autorizzata per il trattamento di pazienti con disturbi comportamentali correlati alla demenza. E' stata riscontrata iperglicemia in pazienti trattati con medicinali antipsicotici atipici, inclusa amisulpride. Pertanto i pazienti con una diagnosi accertata di diabete mellito o con fattori di rischio per il diabete, che iniziano una terapia con amisulpride, devono essere sottoposti ad un adeguato monitoraggio della glicemia. Deve essere evitata la prescrizione concomitante di altri antipsicotici. Sintomi da astinenza, inclusi nausea, vomito e insonnia, sono stati descritti in seguito ad interruzione improvvisa di dosi elevate di medicinali antipsicotici. Puo' verificarsi anche la ricomparsa dei sintomi psicotici ed e' stata riportata con amisulpride la comparsa di disturbi con movimenti involontari (comeacatisia, distonia e discinesia). Pertanto, si consiglia una sospensi one graduale di amisulpride. Tumore benigno dell'ipofisi: l'amisulpride puo' aumentare i livelli di prolattina. Durante la terapia con amisulpride sono stati osservati casi di tumore benigno dell'ipofisi come il prolattinoma. In caso di livelli molto elevati di prolattina o segniclinici di tumore pituitario (come difetti del campo visivo e cefalea ), devono essere effettuati esami di diagnostica per immagini dell'ipofisi. Se la diagnosi di tumore dell'ipofisi e' confermata, il trattamento con amisulpride deve essere interrotto. Contiene lattosio.
Interazioni
>>Associazioni controindicate. Levodopa: antagonismo reciproco di effetti tra levodopa e neurolettici. L'amisulpride puo' contrastare gli effetti degli agonisti della dopamina, ad es. bromocriptina, ropirinolo.Associazioni che non sono raccomandate: amisulpride puo' aumentare gl i effetti dell'alcol. Associazioni che devono essere valutate: depressivi del SNC inclusi i narcotici, anestetici, analgesici, antistaminici-H1 sedativi, barbiturici, benzodiazepine ed altri ansiolitici, clonidina e derivati; medicinali antiipertensivi ed altri farmaci ipotensivi; si raccomanda cautela nel prescrivere amisulpride con farmaci noti per prolungare l'intervallo QT, ad esempio antiaritmici di classe IA (ad esempio, chinidina, disopiramide) e antiaritmici di classe III (es. amiodarone, sotalolo), alcuni antistaminici, alcuni antipsicotici ed alcuni antimalarici (ad esempio, meflochina).
Effetti indesiderati
Gli effetti collaterali sono stati ordinati in classi di frequenze, utilizzando la seguente convenzione: molto comuni (>=1/10), comuni (>=1/100 e <1/10), non comuni (>=1/1000 e <1/100), rari (>=1/10.000 e<1/1000), molto rari (<1/10.000), frequenza non nota. I seguenti effetti collaterali sono stati osservati in studi clinici controllati. Si deve notare che in alcuni casi puo' essere difficile differenziare gli eventiavversi dai sintomi della malattia di base. Patologie del sistema imm unitario. Non comuni: reazioni allergiche. Patologie endocrine. Comuni: l'amisulpride causa un aumento dei livelli plasmatici di prolattina,che e' reversibile in seguito a sospensione del farmaco. Questo puo' causare galattorrea, amenorrea o disordini mestruali, ginecomastia, dolore al seno, disfunzione erettile. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: iperglicemia. Disturbi psichiatrici. Comuni: insonnia, ansia, agitazione, disfunzioni dell'orgasmo. Patologie del sistema nervoso. Molto comuni: possono comparire sintomi extrapiramidali come tremore, rigidita', ipocinesia, ipersalivazione, acatisia, discinesie. Questi sintomi sono in genere lievi al dosaggio ottimale e parzialmente reversibili, senza sospensione dell'amisulpride, dopo somministrazione di medicinali anti-parkinson. L'incidenza di sintomi extrapiramidali, che e' dose-correlata, rimane molto bassa nel trattamento di pazienti con sintomi negativi predominanti, a dosi comprese fra 50 e 300 mg/die. Comuni: puo' manifestarsi distonia acuta (torcicollo da spasmo, crisi oculogire, trisma). Questo disturbo e' reversibile senza sospensione dell'amisulpride, dopo somministrazione di medicinali anti-parkinson. Sonnolenza. Non comuni: sono state riscontrate discinesie tardive caratterizzate da movimenti ritmici involontari, principalmente della lingua e/o del viso, di solito dopo somministrazione a lungo termine. I medicinali anti-parkinson sono inefficaci o possono indurre unaggravamento dei sintomi. >>Convulsioni. Patologie cardiache. Comune: ipotensione; non comune: bradicardia. Patologie gastrointestinali. Co muni: stitichezza, nausea, vomito, bocca secca. Esami diagnostici. Comune: aumento del peso; non comuni: aumento degli enzimi epatici, principalmente delle transaminasi. >>Monitoraggio post- marketing. Patologie endocrine. Non nota: tumore benigno dell'ipofisi come il prolattinoma. Patologie del sistema emolinfopoietico. Non nota: leucopenia, neutropenia e agranulocitosi. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non nota: ipertrigliceridemia e ipercolesterolemia. Iponatriemia, sindrome da inappropriata secrezione dell'ormone antidiuretico (SIADH). Disturbi psichiatrici. Non nota: confusione. Patologie del sistema nervoso. Non nota: sintomi delle sindrome neurolettica maligna, che e' una complicanza potenzialmente mortale. Patologie cardiache. Non nota: prolungamento dell'intervallo QT ed aritmia ventricolare, come la "Torsione di punta", tachicardia ventricolare, che puo' portare a fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco, morte improvvisa. Patologie vascolari. Non nota: sono stati segnalati casi di tromboembolia venosa, inclusi casi di embolia polmonare, talvolta mortali e trombosi venosa profonda in pazienti trattati con farmaci antipsicotici. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: angioedema, orticaria. Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali. Non nota: sindrome neonatale da astinenza da farmaco La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Amisulpride non ha dimostrato una tossicita' sulla funzione riproduttiva negli studi sugli animali. E' stata riscontrata ridotta fertilita' associata agli effetti farmacologici del medicinale (mediante la prolattina). Non e' stato rilevato alcun effetto teratogeno di amisulpride.Sono disponibili solo dati clinici molto limitati sulla somministrazi one del medicinale durante la gravidanza. Pertanto la sicurezza dell'amisulpride durante la gravidanza nell'uomo non e' stata accertata. L'uso del medicinale durante la gravidanza non e' raccomandato a meno chei benefici superino i possibili rischi. I neonati esposti ad antipsic otici (incluso amisulpride) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse come sintomi extrapiramidali e/o sindrome da astinenza che possono variare per gravita' e durata dopo il parto. Sono stati segnalati agitazione, ipertonia, ipotono, tremore, sonnolenza, distress respiratorio, o disturbi alimentari. Di conseguenza, i neonati devono essere attentamente monitorati. Non e' noto se l'amisulpride sia escreto nel latte materno. Pertanto l'allattamento e' controindicato.