Aminoacidi Cat Ram - 250ml 4%
Dettagli:
Nome:Aminoacidi Cat Ram - 250ml 4%Codice Ministeriale:029431044
Principio attivo:Aminoacidi
Codice ATC:B05BA01
Fascia:C
Prezzo:9.65
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Galenica Senese Srl
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi
Denominazione
AMINOACIDI A CATENA RAMIFICATA GALENICA SENESE 4 G/100 ML
Formulazioni
Aminoacidi Cat Ram - 500ml 4%
Aminoacidi Cat Ram - 250ml 4%
Categoria farmacoterapeutica
Soluzioni endovena.
Principi attivi
L-isoleucina; l-leucina; l-valina.
Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Apporto parenterale in perfusione lenta continua di soli aminoacidi ramificati per il risveglio dal coma epatico.
Controindicazioni / effetti secondari
Insufficienza renale grave, errori congeniti del metabolismo degli aminoacidi, squilibrio elettrolitico o acidobase grave o non corretto, ipovolemia, ipersensibilita' verso i componenti; generalmente controindicato in gravidanza.
Posologia
La soluzione deve essere somministrata alla dose di 1000 ml il primo giorno di trattamento, mentre nel corso del secondo giorno e' consigliabile arrivare a 1500 ml, tenuto presente che il contenuto di un flacone da 500 ml va infuso in 8 ore. E' necessario infondere la soluzione miscelata al glucosio al 50-70% in quantita' adeguata (g 300-400 nelle 24 ore). Somministrare per infusione lenta nell'arco delle 24 ore.
Conservazione
Conservare al riparo dalla luce e a temperatura non superiore a 25 gradi C.
Avvertenze
Se la funzione renale e' compromessa la somministrazione di soluzioni di aminoacidi puo' presentare problemi paricolari connessi con lo squilibrio elettrolitico. La somministrazione di soluzioni di aminoacidi puo' determinare un incremento dell'azotemia (BUN), specialmente in presenza di compromissione della funzione epatorenale ed in caso di sanguinamento gastrointestinale. La somministrazione di aminoacidi senza carboidrati puo' causare un accumulo di corpi chetonici. La somministrazione di aminoacidi a pazienti con insufficienza epatica, in particolare di soluzioni che non siano state specificamente formulate per il trattamento di questi pazienti, puo' causare squilibrio degli aminoacidi plasmatici, alcalosi metabolica, iperammoniemia, iperazotemia prerenale, perdita di coscienza e coma. L'infusione eccessivamente rapida puo'aumentare il rischio di effetti indesiderati. L'uso efficace e sicuro de medicinale richiede esperienza nel riconoscere e trattare le compl icanze associate alla nutrizione parenterale. Particolare cautela deveessere adottata nei pazienti con insufficienza renale (considerare in particolare che in questi pazienti l'iperglicemia puo' non trovare ri flessi nella glicosuria) e nei pazienti pediatrici (per i quali l'efficacia e la sicurezza delle soluzioni iniettabili di aminoacidi non e' sempre dimostrata). Particolare cautela deve inoltre essere adottata nei pazienti con patologie renali, polmonari o con insufficienza cardiaca cosi' come occorre cautela al fine di evitare un eccessivo accumulodi liquidi. E' necessario il controllo regolare dei parametri clinici e di laboratorio per monitorizzare, in particolare, l'equilibrio idro elettrolitico e acido-base. Nel caso di significative deviazioni dai valori normali (quali possono verificarsi ad esempio in caso di aspirazione nasogastrica prolungata, vomito, diarrea) adottare le opportune contromisure terapeutiche. In presenza di iperazotemia (di qualunque origine) non devono essere somministrate infusioni di aminoacidi senza prima valutare la quantita' totale di azoto assunta dal paziente. Il carico di azoto deve essere attentamente monitorizzato nei pazienti con compromissione della funzione renale. L'iperammoniemia deve essere adeguatamente valutata, particolarmente nell'infanzia. Quando la somministrazione di aminoacidi richiede un contemporaneo apporto calorico specialmente usando soluzioni di glucosio ad alta concentrazione (vedi posologia) devono essere routinariamente controllate la glicemia e la glicosuria. Il rischio di iperglicemia deve essere attentamente valutato,specialmente nei diabetici e nei casi di ridotta tolleranza al glucos io. Quando si usano soluzioni concentrate di glucosio deve essere inoltre considerata la possibilita' di iperinsulinemia conseguente alla brusca interruzione della somministrazione. L'interruzione della nutrizione parenterale deve avvenire gradualmente. Nei pazienti con insufficienza renale, al fine di promuovere la riutilizzazione dell'azoto ureico e' essenziale ridurre il carico di azoto non essenziale e fornire unadeguato apporto calorico insieme a minime quantita' di aminoacidi es senziali. Nei pazienti in nutrizione parenterale totale per lunghi periodi (piu' di 5 giorni) e' frequente l'insorgenza di una deficienza diacidi grassi essenziali. L'uso di emulsioni lipidiche, contenenti ad esempio acido linoleico, che forniscano il 4-10% dell'apporto caloricototale puo' prevenire tale deficienza. Il sito di venipuntura deve es sere ispezionato frequentemente alla ricerca di segni di flebite o trombosi.
Interazioni
La contemporanea somministrazione di tetracicline, per la loro attivita' antianabolica, puo' ridurre l'effetto di risparmio proteico delle soluzioni di aminoacidi.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati possono essere dovuti alla soluzione o alla tecnica di somministrazione e comprendono effetti locali e generali. Effetti locali. Al sito di iniezione possono aversi: bruciore, eritema, flebite, trombosi. Effetti generali: eritema generalizzato, febbre, nausea. Sono possibili squilibri metabolici, idroelettrici, acido-base. Se si verifica un effetto indesiderato interrompere la somministrazione, rivalutare il paziente, adottare le appropriate contromisure terapeutiche e conservare la soluzione rimanente per eventuali analisi.
Gravidanza e allattamento
Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con soluzioniiniettabili di aminoacidi. Inoltre non e' noto se possono causare un danno fetale quando somministrate durante la gravidanza o se possono compromettere la fertilita'. Le soluzioni iniettabili di aminoacidi devono essere usate in gravidanza solo se assolutamente necessario.