Amidrox - Infus 4f 5ml 3mg/Ml
Dettagli:
Nome:Amidrox - Infus 4f 5ml 3mg/MlCodice Ministeriale:036552026
Principio attivo:Acido Pamidronico Sale Sodico
Codice ATC:M05BA03
Fascia:H
Prezzo:115.4
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Crinos Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:OSP2 - prescrizione med.limitativa, utilizzabile in ambiente ospedaliero o extraosped., secondo disposizioni regionali
Tipo prodotto:Farmaco solo uso ospedaliero
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Formulazioni
Amidrox - Infus 4f 5ml 3mg/Ml
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
Indicazioni
Trattamento di affezioni associate ad aumento dell'attivita' osteoclastica: Ipercalcemia indotta da tumore; Lesioni osteolitiche in pazienticon metastasi ossee associate a carcinoma della mammella; Mieloma mul tiplo al III stadio.
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' accertata o sospetta verso il disodio pamidronato o altri bifosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti. L'allattamento al seno e' controindicato. Uso in gravidanza: Non esistono dati adeguati sull'uso del disodio pamidronato nelle donne gravide. Non esistono evidenze indiscutibili circa la teratogenicita' negli studi su animali.Il pamidronato puo' costituire un rischio per il feto ed il neonato a causa della sua azione farmacologica sull'omeostasi del calcio. Quand o viene somministrato per l'intero periodo della gestazione di animali, il pamidronato puo' causare disturbi di mineralizzazione ossea, agendo specialmente sulle ossa lunghe e portando ad una distorsione angolare. Non si conosce il potenziale rischio per gli esseri umani, e pertanto non si deve utilizzare il disodio pamidronato in gravidanza, fattaeccezione per i casi di ipercalcemia con pericolo di morte. Uso duran te l'allattamento: Si ignora se Amidrox 3 mg/ml venga escreto nel latte materno. Gli studi su animali hanno mostrato escrezione di disodio pamidronato nel latte della madre e non si puo' escludere un rischio per il bambino che viene allattato al seno. Pertanto, l'allattamento al seno e' controindicato nelle donne trattate con disodio pamidronato.
Posologia
Amidrox 3 mg/ml e' un concentrato per soluzione per infusione e deve pertanto essere sempre diluito prima dell'uso in una soluzione per infusione priva di calcio (cloruro di sodio allo 0,9 % o glucosio al 5 %).La soluzione risultante deve essere somministrata per perfusione lent a. La velocita' di infusione non deve mai superare i 60 mg/ora (1 mg/min) e la concentrazione di di sodio pamidronato nella soluzione per infusione non deve superare i 90 mg/250 ml. Una dose di 90 mg deve essere solitamente somministrata mediante un'infusione di 2 ore in una soluzione per infusione di 250 ml. Nei pazienti con mieloma multiplo e neipazienti con ipercalcemia indotta da tumore, si raccomanda che la vel ocita' di infusione non superi i 90 mg in 500 ml durante 4 ore. Al fine di minimizzare le reazioni locali nella sede di infusione, la cannula si deve inserire con estrema attenzione in una vena relativamente grande. Il disodio pamidronato deve essere somministrato sotto la supervisione di un medico con le apparecchiature per monitorare gli effetti clinici e biochimici. Bambini ed adolescenti (< 18 anni): L'esperienzaclinica disponibile sull'uso di disodio pamidronato nei bambini e neg li adolescenti (< 18 anni) non e' ancora sufficiente. Utilizzare esclusivamente diluizioni appena preparate e limpide. Ipercalcemia indotta da tumore: Si raccomanda di eseguire una reidratazione dei pazienti con una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% p/v prima o/e durante iltrattamento. La dose totale di disodio pamidronato da usare per un ci clo di trattamento dipende dai livelli di calcio sierico iniziali del paziente. Le seguenti linee-guida sono ricavate dai dati clinici su valori di calcio non corretti. Tuttavia, le dosi all'interno dei ranges dati sono applicabili anche per i valori di calcio corretti per le proteine o l'albumina del siero nei pazienti reidratati. Livello di calcio plasmatico iniziale <3 (mmol/l), <12 (mg%) (mg/100 ml); dose totale raccomandata di disodio pamidronato 15-30 mg; concentrazione della soluzione per infusione 30/125 mg/ml; velocita' massima di infusione 22,5mg/h. Livello di calcio plasmatico iniziale 3.0/3.5 (mmol/l), 12.0/14 .0 (mg%) (mg/100 ml); dose totale raccomandata di disodio pamidronato 30-60 mg; concentrazione della soluzione per infusione 30/125-60/250 mg/ml, velocita' massima di infusione 22.5 mg/h. Livello di calcio plasmatico iniziale 3.5/4.0 mmol/l, 14.0/16.0 (mg%) (mg/100 ml); dose totale raccomandata di disodio pamidronato 60-90 mg; concentrazione della soluzione per infusione 60/250, 90/500 mg/ml; velocita' massima di infusione 22.5 mg/h. Livello di calcio plasmatico iniziale >4 mmol/l, >16(mg%) (mg/100 ml); dose totale raccomandata di disodio pamidronato 90 mg; concentrazione della soluzione per infusione 90/500 mg/ml; veloci ta' massima di infusione 22.5 mg/h. La dose totale di disodio pamidronato puo' venire somministrata in un'unica infusione o con infusioni multiple in 2-4 giorni consecutivi. La dose massima per ciclo di trattamento e' di 90 mg sia per i cicli iniziali che per quelli di ripetizione. Dosi piu' elevate non migliorano la risposta clinica. Si osserva ingenere una significativa diminuzione di calcio sierico 24-48 ore dopo la somministrazione di disodio pamidronato e si raggiunge solitamente la normalizzazione nel giro di 3-7 giorni. Se in questo periodo non s i ottiene una normocalcemia, si puo' somministrare un'ulteriore dose. La durata della risposta puo' variare da paziente a paziente ed il trattamento si puo' ripetere ogni volta che si presenti una recidiva di ipercalcemia. L'esperienza clinica attuale indica che il disodio pamidronato puo' diminuire di efficacia con l'aumentare del numero di trattamenti. Lesioni osteolitiche nel mieloma multiplo: la dose raccomandatae' di 90 mg ogni 4 settimane. Lesioni osteolitiche in metastasi ossee associate a carcinoma della mammella: la dose raccomandata e' di 90 m g ogni 4 settimane. Questa dose puo' venire somministrata anche ad intervalli di 3 settimane in modo da coincidere con la chemioterapia, se desiderato. Il trattamento si deve continuare finche' non risulti evidente una sostanziale diminuzione dello stato generale di performance del paziente. Metastasi ossee: 90 mg 2 ore ogni 4 settimane; soluzione per infusione 90/250 mg/ml; velocita' di infusione 45 mg/h. Mieloma multiplo: 90 mg 4 ore ogni 4 settimane; soluzione per infusione 90/500 mg/ml; velocita' di infusione 22,5 mg/h. Insufficienza renale: Amidrox 3 mg/ml non deve essere somministrato a pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) tranne in casi di ipercalcemia indotta da tumore con pericolo di morte dove i benefici superano il potenziale rischio. Non e' necessario aggiustare la dose nei casi di compromissione renale da lieve (clearance della creatinina 61-90 ml/min) a moderata (clearance della creatinina 30-60 ml/min). In questi pazienti la velocita' di infusione non deve superare i 90 mg/4 h (20-22 mg/h circa). Come con altri bifosfonati endovenosi, si raccomanda di tenere sotto controllo la funzione renale, per esempio, prendere misurazioni della creatinina sierica prima di ciascuna dose di disodio pamidronato. Nei pazienti che ricevono disodio pamidronato per metastasi ossee e che mostrano evidenze di deterioramento della funzionalita' renale, si deve sospendere il trattamento con disodio pamidronatofino a quando la funzione renale non torna al 10% del valore di base. Insufficienza epatica: Non sono disponibili dati pubblicati sull'uso del disodio pamidronato in pazienti con compromissione epatica. Pertanto non vi sono raccomandazioni specifiche relative al disodio pamidronato per questi pazienti.
Interazioni
Il disodio pamidronato e' stato somministrato contemporaneamente ad antitumorali comunemente utilizzati senza significative interazioni. Amidrox 3 mg/ml non si deve usare contemporaneamente ad altri bifosfonati. L'uso contemporaneo di altri bifosfonati, altri anti-ipercalcemici ecalcitonina puo' portare ad ipocalcemia con sintomi clinici associati (parestesia, tetano, ipotensione). Nei pazienti con grave ipercalcemi a, il disodio pamidronato e' stato associato con successo sia alla calcitonina che alla mitramicina per accelerare e potenziare l'effetto ipocalcemico. Si raccomanda di usare cautela quando si utilizza il disodio pamidronato con altri farmaci potenzialmente nefrotossici.
Effetti indesiderati
Le reazioni avverse al disodio pamidronato sono solitamente lievi e transitorie. Le piu' comuni (>1/10) reazioni avverse sintomatiche sono isintomi simil-influenzali ed una leggera febbre. Questa leggera febbr e (un aumento della temperatura corporea di 1-2C) compare solitamente entro le prime 48 ore come una reazione autolimitata, dose-correlata legata alla prima dose, spesso senza altri sintomi concomitanti, e non dura solitamente piu' di 24 ore. Reazioni acute simil-influenzali si verificano solitamente con la prima infusione di pamidronato. E' comuneun'infiammazione locale dei tessuti molli nella sede di infusione (>1 /100, <1/10), specialmente alla dose piu' elevata. Raramente e' stata riportata l'osteonecrosi che interessa principalmente la mascella. L'ipocalcemia sintomatica e' estremamente rara (<1/10.000). Stima della frequenza: Molto comuni (>1/10), Comuni (>1/100, <1/10), Non comuni (>1/1.000, <1/100), Rari (>1/10.000, <1/1000), Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate. Disturbi ematici e del sistema linfatico. Comuni (>1/100, <1/10): Linfopenia; Non comuni (>1/1.000, <1/100): Anemia, leucopenia; Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate: Trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comuni (>1/1.000, <1/100): Ipersensibilita' comprendente reazioni anafilattiche, broncospasmo, dispnea, edema angioneurotico; Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate: Shock anafilattico, riattivazione dell'herpes simplex e dell'herpes zoster. Disturbi metabolici e nutrizionali. Molto comuni (>1/10): Ipocalcemia, ipofosfatemia; Comuni (>1/100, <1/10): Ipomagnesemia; Non comuni (>1/1.000, <1/100): ipepotassiemia, ipopotassiemia, ipernatriemia; Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate: Ipernatriemia con stato confusionale. Disturbi del sistema nervoso. Comuni (>1/100, <1/10): Cefalea; Non comuni(>1/1.000, <1/100): agitazione, stato confusionale, vertigini, insonn ia, sonnolenza, letargia; Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate: Convulsioni, allucinazioni visive, ipocalcemia sintomatica (parestesia, tetano, crampi muscolari). Disturbi oculari. Non comuni (>1/1.000, <1/100): Uveite (irite, iridociclite), sclerite, episclerite, congiuntivite; Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioniisolate: Xantopsia, infiammazione delle orbite. Disturbi cardiaci/dis turbi vascolari. Non comuni (>1/1.000, <1/100): Ipertensione; Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate: Ipotensione, malattie cardiache aggravate (insufficienza ventricolare sinistra/insufficienza cardiaca congestizia) con dispnea, edema polmonare dovuto a sovraccarico idrico. Disturbi gastrointestinali. Comuni (>1/100, <1/10): Nausea, vomito; Non comuni (>1/1.000, <1/100): dolore addominale, anoressia, diarrea, costipazione, dispepsia; Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate: Gastrite. Disturbi cutanei e del tessuto sottocutaneo. Non comuni (>1/1.000, <1/100): Rash, prurito. Disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo. Comuni (>1/100, <1/10): Dolore osseo transitorio, artralgia, mialgia; Non comuni (>1/1.000, <1/100): Crampi muscolari; Rari (>1/10.000, <1/1.000): Osteonecrosi che interessa principalmente la mascella. Disturbi renali ed Urinari. Rari (>1/10.000, <1/1.000): Glomerulosclerosi segmentaria focale comprendente la variante collassante, sindrome nefrotica, disturbo tubulare renale,glomerulonefropatia, nefrite tubulointerstiziale; Molto rari (<1/10.0 00), comprendenti segnalazioni isolate: Aggravamento della funzionalita' renale in pazienti con mielosa multiplo, ematuria, insufficienza renale acuta, aggravamento della funzionalita' renale in pazienti con nefropatia pre-esistente. Disturbi generali e affezioni nella sede di somministrazione; Molto comuni (>1/10): Febbre e sintomi simil-influenzali accompagnati da malessere, rigidita', affaticamento e vampate; Comuni (>1/100, <1/10): Reazioni nella sede di infusione, come dolore nella sede di infusione, rash nella sede di infusione, gonfiore della sededi infusione, indurimento della sede di infusione, flebite nella sede di infusione, tromboflebite, dolore diffuso. Parametri clinici di lab oratorio. Molto rari (<1/10.000), comprendenti segnalazioni isolate: Test della funzione epatica anormali, aumenti della creatinina ematica,aumenti dell'urea ematica. Molti degli effetti indesiderati qui sopra elencati potevano essere correlati alla malattia di base.