Alvegesic - Iniet 1fl 10ml
Dettagli:
Nome:Alvegesic - Iniet 1fl 10mlCodice Ministeriale:104049010
Principio attivo:Butorfanolo Tartrato
Codice ATC:N02AF01
Fascia:n/a
Prezzo:67.86
Stupefacente:Tabella medicinali sez. B - DL 36 20/3/2014
Produttore:Alvetra Ag
SSN:Veterinario
Ricetta:Non ripetibile triplice copia (veterinaria)
Tipo prodotto:Farmaco veterinario
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Al riparo dalla luce, non congelare
Scadenza:48 mesi
Veterinario:Sì
Categoria farmacoterapeutica
Analgesici. Oppiodi.
Principi attivi
Butorfanolo tartrato 14,58 mg/ml (pari a butorfanolo 10 mg/ml).
Eccipienti
Benzetonio cloruro.
Indicazioni
EQUINI. Come analgesico: contro il dolore addominale da moderato a grave (allevia il dolore addominale associato a coliche di origine gastrointestinale). Come sedativo: per la sedazione dopo somministrazione dideterminati agonisti degli adrenocettori alfa 2 (detomidina, romifidi na). CANE. Come analgesico: contro il dolore viscerale moderato. Come sedativo: per la sedazione in associazione a determinati agonisti degli adrenocettori alfa 2 (medetomidina). Come preanestetico: per la preanestesia come agente singolo e in associazione all'acepromazina. Come anestetico: per l'anestesia in associazione a medetomidina e ketamina.GATTO. Come analgesico contro il dolore moderato: per l'analgesia pre operatoria in associazione ad acepromazina/ketamina o xilazina/ketamina. Per l'analgesia postoperatoria dopo piccoli interventi chirurgici. Come sedativo: per la sedazione in associazione a determinati agonistidegli adrenocettori alfa 2 (medetomidina). Come anestetico: per l'ane stesia in associazione a medetomidina e ketamina.
Controindicazioni / effetti secondari
Non usare in caso di ipersensibilita' nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Non usare in animali con storia clinica di patologia epatica o renale. EQUINI. Associazione butorfanolo/detomidina cloridrato: non usare in animali in gravidanza. Non usare nei cavalli con disritmia cardiaca o bradicardia preesistente. Tale associazione riduce la motilita' gastrointestinale e non deve quindi essere utilizzata in caso di colica associata a stitichezza. Associazione butorfanolo/romifidina: tale associazione non deve essere utilizzata nell'ultimo mese di gravidanza.
Uso / Via di somministrazione
Endovenosa (cani, gatti, equini), intramuscolare (cani, gatti), sottocutanea (cani, gatti).
Posologia
EQUINI. Per l'analgesia. L'effetto analgesico si manifesta entro 15 minuti dopo l'iniezione e dura approssimativamente 2 ore. Endovenosa: 0,01 ml/Kg p.c. La dose puO' essere ripetuta dopo 3-4 ore. La durata deltrattamento non deve superare 48 ore. Per la sedazione (uso endovenos o) se utilizzato in associazione ad altri medicinali. Romifidina (somministrato 5 minuti prima) 0,04-0,12 mg/Kg seguito da 0,20 ml/100 Kg diAlvegesic. Detomidina cloridrato (somministrato 5 minuti prima) 0,12 mg/Kg seguito da 0,25 ml/100 Kg di Alvegesic. L'esperienza clinica ha mostrato che una dose totale di 5 mg di detomidina cloridrato e 10 mg di butorfanolo induce una sedazione efficace e sicura nei cavalli di peso corporeo superiore a 200 kg. CANI. Per l'analgesia. L'effetto analgesico si manifesta entro 15 minuti dopo l'iniezione: 0,02-0,03 ml/Kg.Evitare l'iniezione e.v. rapida. Somministrare 15 minuti prima del te rmine dell'anestesia per ottenere analgesia nella fase di risveglio. Ripetere la dose secondo necessita'. Per la sedazione se utilizzato in associazione ad altri medicinali. Detomidina cloridrato 0,01-0,025 mg/Kg (a seconda del grado di sedazione richiesta) seguito da 0,01 ml/Kg IM o EV di Alvegesic. Attendere per 20 minuti che si instauri una sedazione profonda prima di iniziare la procedura. Per l'uso come premedicazione/preanestetico. Se utilizzato come agente singolo: 0,01-0,02 ml/Kg 15 minuti prima dell'induzione per via EV, SC o IM. Se utilizzato congiuntamente a 0,02 mg/kg di acepromazina: 0,01 ml/Kg via IM o EV. Attendere almeno 20 minuti prima di iniziare la procedura; l'intervallo tra la premedicazione e l'induzione puo' essere compreso tra 20 e 120 minuti. La dose puo' essere aumentata a 0,2 mg/kg (equivalenti a 0,02 ml/kg) se l'animale avverte dolore gia' prima dell'inizio della procedura o se, durante l'intervento, e' necessario una grado maggiore di analgesia. Per l'anestesia, in associazione a medetomidina e ketamina. 0,01 ml/Kg IM (in associazione a ketamina 5 mg/kg o medetemodicina cloridrato 0,025 mg/Kg). Si sconsiglia l'antagonizzazione con atipamezolo.In seguito a somministrazione IM dell'associazione con medetomidina, l'assunzione della posizione di decubito e la perdita del riflesso podalico si verificano, rispettivamente, dopo 6 minuti e 14 minuti. In seguito a somministrazione di ketamina, il riflesso podalico si ripristina dopo 53 minuti circa, seguito dalla posizione sternale dopo altri 35 minuti e dalla posizione eretta dopo ulteriori 36 minuti. GATTI. Perl'analgesia. Preoperatoria: 0,04 ml/Kg IM o SC. Somministrare 15-30 m inuti prima della somministrazione degli anestetici di induzione e.v. Somministrare 5 minuti prima dell'induzione con anestetici di induzione IM, come le associazioni IM acepromazina/ ketamina o xilazina/ketamina. Gli studi preclinici nei modelli e gli studi clinici sul campo nelgatto hanno dimostrato che l'effetto analgesico del butorfanolo tartr ato si manifesta entro 20 minuti. Postoperatoria: 0,04 ml SC o IM (somministrare 15 minuti prima del risveglio) o 0,01 ml EV (somministrare 15 minuti prima del risveglio). Per la sedazione se utilizzato in associazione con altri medicinali: 0,04 ml via SC o IM in associazione a medetomidina 0,05 mg/Kg (effettuare un'infiltrazione anestetica locale per la suturazione della ferita). Per l'anestesia, in associazione a medetomidina e ketamina: 0,04 ml/Kg IM (in associazione a medetomidina 0,08 mg/Kg e ketamina 5 mg/Kg; l'assunzione della posizione di decubito e la perdita del riflesso podalico si verificano, rispettivamente, entro 2-3 minuti e 3 minuti dopo l'iniezione. L'antagonizzazione con atipamezolo ripristina il riflesso podalico dopo 2 minuti, la posizione sternale dopo 6 minuti e la posizione eretta dopo 31 minuti); 0,01 ml/Kg EV (in associazione a medetomidina 0,04 mg/Kg e ketamina 1,25-2,5 mg/Kg a seconda della profondita' dell'anestesia; l'antagonizzazione con atipamezolo ripristina il riflesso podalico dopo 4 minuti, la posizione sternale dopo 7 minuti e la posizione eretta dopo 18 minuti).
Conservazione
Mantenere il flacone nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce. Non refrigerare o congelare. Periodo di validita' dopo prima apertura del condizionamento primario: 28 giorni.
Avvertenze
L'uso del butorfanolo e' indicato quando sia necessaria un'analgesia di durata breve (cavallo, cane) o di durata da breve a media (gatto). La sicurezza del medicinale nei cuccioli e nei puledri non e' stata stabilita. In questi casi, il veterinario responsabile deve valutare l'opportunita' dell'utilizzo del medicinale in base al rapporto rischio/beneficio. Nel gatto, con il butorfanolo utilizzato come agente singolo non si ottiene una sedazione marcata. La risposta individuale del gatto al butorfanolo puo' essere variabile. In assenza di una risposta analgesica adeguata deve essere utilizzato un analgesico alternativo. Nelgatto, con l'aumento della dose non si ottiene un aumento dell'intens ita' o della durata dell'effetto auspicato. Prima di utilizzare qualsiasi associazione di medicinali, consultare le controindicazioni e le avvertenze riportate. A causa delle sua proprieta antitussive, il butorfanolo puo indurre un accumulo di muco nell'apparato respiratorio. Pertanto, negli animali con patologia respiratoria associata a un aumentodella produzione di muco o negli animali trattati con espettoranti, i l butorfanolo deve essere utilizzato unicamente dopo valutazione del rapporto rischio-beneficio. Negli animali trattati si puo' osservare sedazione. In caso di impiego congiunto di altri medicinali che deprimono il sistema nervoso centrale e previsto un potenziamento degli effetti del butorfanolo pertanto questi medicinali devono essere utilizzati con cautela. In caso di somministrazione congiunta di tali medicinali deve essere utilizzata una dose ridotta. L'associazione di butorfanoloe agonisti degli adrenocettori alfa2 deve essere utilizzata con caute la negli animali con patologie cardiovascolari. Deve essere considerato l'uso congiunto di anticolinergici, ad es. atropina. EQUINI. L'uso del medicinale alla dose raccomandata puo' indurre atassia e/o eccitazione transitorie. Pertanto, per prevenire lesioni al cavallo trattato ealle persone, il luogo dove effettuare il trattamento deve essere sce lto con cura. CANI. Qualora si manifesti depressione respiratoria, il naloxone puo' essere utilizzato come antidoto. Se si utilizza il butorfanolo come preanestetico, l'uso di un anticolinergico come l'atropinaconsente di proteggere il cuore da una possibile bradicardia indotta dagli oppioidi. Se somministrato tramite iniezione endovenosa, non iniettare il medicinale in bolo. GATTI. Qualora si manifesti depressione respiratoria, il naloxone puo' essere utilizzato come antidoto. Si raccomanda l'uso di siringhe da insulina o di siringhe graduate da 1 ml. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto agli animali: si deve prestare molta attenzione al fine di evitare l'inoculazione/l'autoinoculazione accidentale di questo potente medicinale. Nell'uomo, le reazioni avversi piu' comuni del butorfanolo sono sonnolenza, sudorazione, nausea, capogiro e vertigine, che possono verificarsi in seguito ad autoinoculazione accidentale. In caso di autoinoculazione accidentale, rivolgersi immediatamente ad un medico mostrandogli la copia delladocumentazione del medicinale. Non guidare. Gli effetti possono esser e contrastati con un antagonista degli oppioidi. Rimuovere immediatamente con acqua gli eventuali schizzi sulla pelle e sugli occhi. Sovradosaggio: l'effetto principale del sovradosaggio e' la depressione respiratoria, che puo' essere contrastata con naloxone. Per contrastare glieffetti dell'associazione con detomidina/medetomidina puo' essere uti lizzato l'atipamezolo, tranne nei casi in cui sia stata utilizzata un'associazione di butorfanolo, medetomidina e ketamina per via intramuscolare per ottenere anestesia nel cane. In tal caso, l'atipamezolo non deve essere utilizzato. Altri possibili segni di sovradosaggio nel cavallo comprendono irrequietezza/eccitabilita', tremore muscolare, atassia, ipersalivazione, riduzione della motilita' gastrointestinale e convulsioni. Incompatibilita': in assenza di studi di compatibilita' non miscelare con altri medicinali veterinari.
Tempo di attesa
Carne, visceri: zero giorni. Latte: zero ore.
Specie di destinazione
Equini, cani, gatti.
Interazioni
Il butorfanolo deve essere utilizzato con cautela in caso di associazione con altri sedativi o analgesici. Ridurre in misura appropriata siala posologia del butorfanolo, sia la posologia degli alfa-agonisti pe r evitare qualsiasi effetto sinergistico avverso. L'uso del butorfanolo puo' avere ripercussioni sulla successiva somministrazione di altri analgesici, ad es. possono essere necessarie dosi maggiori degli analgesici oppioidi agonisti puri, come morfina o ossimorfone. A causa delle sue proprieta' di antagonista del recettore mu-oppioide degli oppiacei, il butorfanolo puo' annullare l'effetto analgesico negli animali che abbiano precedentemente ricevuto agonisti mu-oppioidi puri .
Effetti indesiderati
Dolore in sito d'inoculo dovuto all'iniezione intramuscolare. EQUINI. La reazione avversa piu' comune e' una lieve atassia, che puo' persistere per 3-10 minuti. In alcuni casi, l'aumento dell'attivita' motoria e l'atassia indotti dal butorfanolo sono durati 1–2 ore. In alcuni cavalli sono stati osservati irrequietezza, brividi e sedazione seguita da irrequietezza. Un'atassia da lieve a grave puo' essere osservata in caso di associazione con detomidina, ma gli studi clinici hanno mostrato che e' improbabile che i cavalli cadano. Devono essere osservate le normali precauzioni per prevenire eventuali autolesioni. Una lieve sedazione puo' verificarsi nel 15 % circa dei cavalli in seguito asomministrazione del butorfanolo come agente singolo. Un'iniezione e. v. in bolo alla dose massima consigliata (0,1 mg/kg peso corporeo) puo' indurre eccitazione locomotoria (ad es. pacing) nei cavalli clinicamente normali. Il butorfanolo puo' anche avere reazioni avversi sulla motilita' gastrointestinale nei cavalli normali, benche' non si osserviuna riduzione del tempo di transito gastrointestinale. Tali effetti s ono correlati alla dose e, generalmente, di entita' lieve e di natura transitoria. Puo' verificarsi depressione del sistema cardiopolmonare.CANI. Possono verificarsi depressione respiratoria e cardiaca (eviden ziate da riduzione della frequenza respiratoria, comparsa di bradicardia e riduzione della pressione diastolica). L'entita' della depressione e' dose-dipendente. Se il butorfanolo viene somministrato rapidamente tramite iniezione endovenosa puo' manifestarsi depressione cardiopolmonare da moderata a marcata. Puo' verificarsi una lieve sedazione. Raramente sono state segnalate atassia transitoria, anoressia e diarrea.La motilita' gastrointestinale puo' essere ridotta. GATTI. E' probabi le la comparsa di midriasi. Sono anche stati osservati lieve sedazioneo periodi occasionali di lieve agitazione. Puo' verificarsi depressio ne respiratoria. La somministrazione di butorfanolo può indurredisforia.
Gravidanza e allattamento
La sicurezza del medicinale veterinario nelle specie di destinazione durante la gravidanza e l'allattamento non e' stata stabilita. L'uso del butorfanolo non e' raccomandato durante la gravidanza e l'allattamento.