Allurit - 40cpr 150mg

Dettagli:
Nome:Allurit - 40cpr 150mg
Codice Ministeriale:022051015
Principio attivo:Allopurinolo
Codice ATC:M04AA01
Fascia:A
Prezzo:3.2
Glutine:Senza glutine
Produttore:Teofarma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi

Denominazione

ALLURIT

Formulazioni

Allurit - 40cpr 150mg

Categoria farmacoterapeutica

Antigottosi.

Principi attivi

Allopurinolo 150 mg.

Eccipienti

Amido, cellulosa microcristallina, magnesio stearato, silice colloidale anidra.

Indicazioni

Questo farmaco e' costituito da allopurinolo, potente inibitore dalla xantina-ossidasi, enzima responsabile della conversione della ipoxantina in xantina e di questa in acido urico. Determina quindi una riduzione dei livelli di acido urico nel sangue e conseguentemente nell'urina, inibendo la formazione di acido urico, cioe' evita anche il pericolodi iperuricosuria e permette l'uso dei farmaci anche in pazienti con danno renale tale da invalidare gli uricosurici. Pertanto il prodotto e' indicato nella terapia degli stati iperuricemici e risultano utili sia nelle forme primarie quali la gotta, sia nelle iperuricemie secondarie quali possono aversi in caso di leucemia acuta e cronica, policitemia, mieloma multiplo, psoriasi, durante l'uso di diuretici, in corsodi dialisi renale, in presenza di nefropatie e deperimenti organici, durante diete dimagranti, in corso di terapia con antiblastici. Oltre che in tali affezioni, il prodotto e' indicato anche per ridurre le deposizioni tissutali di urati. E' indicato nel trattamento della gotta e della iperuricemia secondaria. Il trattamento tende a prevenire la deposizione di urati nei tessuti e la formazione di lesioni ossee, articolari e renali. Con la sua singolare azione che riduce la formazione dell'acido urico, anziche' aumentare l'escrezione di urati, esso offreevidenti vantaggi rispetto agli agenti uricosurici ed ai comuni farma ci antiinfiammatori, specialmente in pazienti con nefropatia gottosa, in quelli con tendenza alla formazione di calcoli uratici ed in quellicon malattie concomitanti particolarmente gravi. La terapia allevia l e sofferenze articolari croniche ed aumenta la mobilita' articolare. Nella maggioranza dei pazienti con diffusi depositi tofacei viene bloccata la progressiva formazione di tofi e vengono sanate le cavita' in seguito al drenaggio degli urati. I tofi gia' formati si riducono progressivamente di volume in seguito al trattamento. Il medicinale e' particolarmente efficace nella prevenzione della insorgenza e della recidiva dei calcoli uratici e della sabbia uratica e nel prevenire la formazione dei calcoli di ossalato di calcio con concomitante iperuricemia.Somministrato insieme a soluzioni alcalinizzanti, permette di ridisci ogliere i calcoli uratici gia' formati. Il farmaco e' utile nella terapia e nella profilassi della nefropatia uratica acuta in pazienti con malattie neoplastiche particolarmente esposti alla possibilita' di un aumento dell'acido urico sierico ed alla formazione di calcoli uratici, specialmente dopo terapia radiante o con farmaci antineoplastici.

Controindicazioni / effetti secondari

Bambini (fatta eccezione per quelli affetti da iperuricemia secondariaa neoplasia). Pazienti che abbiano avuto una reazione grave alla prim a somministrazione.

Posologia

2-3 compresse al giorno prima o dopo i pasti, o due compresse in unicasomministrazione. Durante la terapia e' bene assicurare un volume di circa 2 litri di urina neutra o alcalina mediante assunzione di liquido appropriato.

Conservazione

Nessuna speciale precauzione per la conservazione.

Avvertenze

Le reazioni da ipersensibilita' all'allopurinolo possono manifestarsi in modi molto diversi, comprendendo l'esantema maculo-papulare, la sindrome da ipersensibilita' (nota anche come DRESS), la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica (SSJ/TEN). Queste reazioni sono diagnosi cliniche; la loro comparsa costituisce la base per ladecisione clinica. Se tali reazioni si verificano in qualunque moment o durante il trattamento, l'allopurinolo deve essere sospeso immediatamente. La ri-somministrazione (re-challenge) non deve essere intrapresa in pazienti con sindrome da ipersensibilita' e SSJ/TEN. I corticosteroidi possono essere utili per superare le reazioni cutanee da ipersensibilita'. E' stato dimostrato che l'allele HLA-B*5801 e' associato alrischio di sviluppare la sindrome da ipersensibilita' correlata all'a llopurinolo e la SJS/TEN. La frequenza dell'allele HLA-B*5801 varia ampiamente tra le varie etnie: fino al 20% nella popolazione Han Cinese,circa il 12% nella popolazione Coreana e 1-2% negli individui di orig ine Giapponese o Europea. L'uso delal genotipizzazione, come strumentodi screening per la decisione di iniziare o meno un trattamente con a llopurinolo, non e' stato stabilito. Se il paziente e' un portatore noto di HLA-B*5801, l'uso di allopurinolo puo' essere considerato se si ritiene che i benefici superino i rischi. E' richiesta una vigilanza aggiuntiva per segnali di sindrome da ipersensibilita' o SJS/TEN ed il paziente deve essere informato della necessita' di interrompere immediatamente il trattamento al primo apparire di sintomi. Poiche' durante la somministrazione iniziale del farmaco possono aversi attacchi acutidi gotta, puo' essere opportuno associare un trattamento con colchici na nella fase iniziale della terapia. E' possibile e talora opportuna l'associazione di allopurinolo con uricosurici. E' possibile, anche senon dimostrato, che si verifichino in pazienti trattati con allopurin olo fenomeni di precipitazione renale di ossipurine. E' opportuna una somministrazione di liquidi al paziente tanto da aversi una diuresi totale quotidiana di almeno 2 litri, mantenendo un pH neutro o preferibilmente alcalino. Nei pazienti con insufficienza renale il dosaggio deve essere diminuito in rapporto alla funzionalita' renale ed il farmacodeve essere sospeso se si accentua l'insufficienza renale. Nella grav e insufficienza renale la vita media dell'ossipurinolo plasmatico, metabolita attivo dell'allopurinolo, e' fortemente aumentata, per cui dosi di 100-150 mg al giorno o 300 mg due volte alla settimana sono sufficienti a mantenere un adeguato livello inibente della xantina-ossidasi. Sono opportuni periodici esami della funzionalita' epatica, renale, nonche' della crasi ematica.

Interazioni

Poiche' l'allopurinolo potenzia l'attivita' della mercaptopurina, in quanto inbisce il metabolismo della stessa ad acido 6-tiourico, e' opportuno, nei pazienti che assumono contemporaneamente il medicinale, ridurre le dosi di mercaptopurina (e azatioprina) a circa 1/3 e 1/4 delladose usuale. La somministrazione di mercaptopurina e azatioprina sara ' quindi regolata in base alla risposta terapeutica ed agli effetti collaterali. Anche se la mobilizzazione di ferro epatico da parte dell'allopurinolo e' tuttora discussa (nell'animale trattato con allopurinolo si e' rilevata un'aumentata concentrazione di ferro epatico) e' preferibile evitare la contemporanea somministrazione di farmaci contenenti ferro e il farmaco, e non somministrarlo in parenti di soggetti emocromatosici. E' possibile, e talora opportuna, l'associazione di allopurinolo con uricosurici. Va' pero' tenuto conto che i farmaci ad attivita' uricosurica accellerano l'escrezione di acido urico; pertanto, dato che il meccanismo di escrezione renale dell'ossipurinolo e dell'acido urico non sono dissimili, l'attivita' terapeutica dell'allopurinolopuo' essere lievemente ridotta. Vi sono state rare segnalazioni di au mento dell'effetto del warfarin e di altri anticoagulanti cumarinici quando somministrati contemporaneamente ad allopurinolo. Pertanto si devono monitorare attentamente tutti i pazienti che assumono anticoagulanti.

Effetti indesiderati

Il piu' frequente effetto collaterale e' rappresentato da rash cutaneoprevalentemente di tipo maculo-papulare, talora con febbre. Nel caso compaiano tali manifestazioni, e' prudente sospendere la terapia, anche se si e' notato che la riduzione del dosaggio e' talora sufficiente ad evitare tali effetti collaterali. Il rash cutaneo puo' comparire anche tardivamente rispetto all'inizio della terapia. Sono stati riportati pochi casi di alopecia, con o senza dermatite. Sono stati anche segnalati occasionalmente nausea, vomito, diarrea, dolore intermittente, ematuria ed ancora, sia pure di rado, fenomeni idiosincrasici quali brividi, leucopenia o leucocitosi, artralgie e prurito. Gravi reazioni avverse cutanee (SCARs), come la Sindrome di Stevens-Johnston (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN) sono state segnalate con frequenza molto rara. Disturbi del sistema immunitario: un disturbo da ipersensibilita' ritardata multi-organo (nota come sindrome da ipersensibilita' o DRESS) con febbre, rash, vasculite, linfadenopatia, pseudo-linfoma, artralgia, leucopenia, eosinofilia, epato-splenomegalia, test di funzionalita' epatica alterati e sindrome da scomparsa dei dotti biliari intraepatici (distruzione e scomparsa dei dotti biliari intraepatici) simanifesta in varie combinazioni. Anche altri organi possono essere co involti (es. fegato, polmoni, reni, pancreas, miocardio e colon). Se tali reazioni si verificano, in qualunque momento durante il trattamento, il trattamento con allopurinolo deve essere interrotto immediatamente e in modo permanente. Quando si sono verificate reazioni da ipersensibilita' generalizzate, le alterazioni renali e/o epatiche erano generalmente presenti, in particolare quando l'esito e' stato fatale.

Gravidanza e allattamento

Nelle donne in gravidanza o in eta' fertile l'uso del prodotto sara' valutato in base al rapporto fra il potenziale benefico e l'eventuale rischio per il feto, benche' negli animali il farmaco non abbia dimostrato effetti teratogeni. Non deve essere somministrato durante l'allattamento.