Akineton - 60cpr 2mg
Dettagli:
Nome:Akineton - 60cpr 2mgCodice Ministeriale:028330013
Principio attivo:Biperidene Cloridrato
Codice ATC:N04AA02
Fascia:A
Prezzo:4.29
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Sit Laboratorio Farmac. Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:60 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Sostanze anticolinergiche.
Principi attivi
Biperidene cloridrato.
Eccipienti
Compresse 2 mg: amido di mais, calcio fosfato bibasico, cellulosa microcristallina, copolimero di vinilpirrolidone vinilacetato, lattosio, magnesio stearato, talco. Compresse a rilascio prolungato 4 mg: amido di mais, cellulosa microcristallina, cera carnauba, idrossipropilcellulosa, lattosio, magnesio stearato, metilidrossipropilcellulosa, ossido di ferro giallo (E 172), polietilenglicole 400, polietilenglicole 6000, polivinilpirrolidone, silice colloidale, sodio laurilsolfato, talco,titanio biossido (E 171).
Indicazioni
Trattamento coadiuvante di tutte le forme di parkinsonismo (morbo di Parkinson, sindrome parkinsoniana post-encefalitica, sindrome parkinsoniana arteriosclerotica, sindrome extrapiramidale da neurolettici).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; glaucoma acuto, stenosi meccanica del tratto gastrointestinale, megacolon, atonia intestinale e sindromi da ritenzione urinaria; generalmente controindicato in gravidanza e nell'allattamento; generalmente controindicato in eta' pediatrica.
Posologia
Il dosaggio piu' appropriato ad ogni singolo caso potra' venire stabilito soltanto dal medico. Compresse 2 mg: in genere si inizia il trattamento con mezza compressa 2 volte al giorno, aumentando tale dose progressivamente sino a 1 compressa 3 volte al giorno. Quest'ultima verra'mantenuta per qualche giorno. Si continuera' poi ad aumentare lentame nte la dose finche' non si riesce piu' ad ottenere un ulteriore miglioramento. Dopodiche' si riduce gradatamente la dose sino a che non si manifesta di nuovo un peggioramento dello stato morboso. La dose ottimale si trova pertanto fra quella massima raggiunta e la dose che aveva causato il nuovo peggioramento. Essa varia, a seconda del caso, da mezza compressa 3 volte al giorno sino a 2 compresse 5 volte al giorno. Se i pazienti non soffrono di intensa scialorrea, il preparato va somministrato dopo i pasti, altrimenti durante i pasti. Compresse a rilascio prolungato 4 mg: in genere si inizia il trattamento con il farmaco 2mg Compresse aumentando gradualmente fino al raggiungimento del dosag gio piu' favorevole; quindi si passa alla somministrazione delle Compresse a rilascio prolungato 4 mg. La dose media e' di 1 - 2 fino a 3 compresse a rilascio prolungato da 4 mg distribuite nel corso della giornata. Se i pazienti non soffrono di intensa scialorrea, il preparato va somministrato dopo i pasti, altrimenti durante i pasti.
Conservazione
Nessuna.
Avvertenze
Non essendone ancora stata stabilita la sicurezza, se ne sconsiglia l'uso nei pazienti in eta' pediatrica. A causa di un possibile incremento del ritmo cardiaco, in pazienti con infarto cardiaco recente, il medicinale puo' essere prescritto solo sotto stretta sorveglianza della frequenza cardiaca. Usare con cautela in pazienti con aritmie cardiacheo ipertrofia prostatica, in quest'ultimo caso il farmaco puo' determi nare disturbi della minzione (in tali casi si raccomanda la diminuzione della dose); piu' di rado una ritenzione urinaria (in questo caso siconsiglia come antidoto carbacolo). La sostituzione di altri preparat i con il farmaco 2 mg Compresse, e 4 mg Compresse a rilascio prolungato viene generalmente effettuata solo progressivamente, diminuendo cioe' lentamente la dose del farmaco precedentemente usato ed aumentando nel contempo gradatamente la dose del prodotto. Anche la sospensione del trattamento con il farmaco 2 mg Compresse, e 4 mg Compresse a rilascio prolungato va effettuata gradatamente. Come per tutti i farmaci ad azione centrale, durante il trattamento con il prodotto deve essere evitato il consumo di bevande alcooliche. Come dimostrano i risultati diesperimenti animali, i farmaci anticolinergici ad azione centrale com e il farmaco possono aumentare la tendenza alle convulsioni; di cio' occorre tener conto nella gestione di persone predisposte.
Interazioni
La somministrazione del medicinale in combinazione con altri farmaci psicotropi anticolinergici, farmaci antiparkinsoniani e antispastici puo' potenziare gli effetti collaterali centrali e periferici. La contemporanea assunzione di chinidina puo' potenziare l'effetto anticolinergico, specialmente per quanto riguarda la conduzione atrioventricolare cardiaca. La somministrazione simultanea di L-Dopa e farmaco puo' accentuare la discinesia. I sintomi parkinsoniani in presenza di una discinesia tardiva sono talvolta cosi' gravi da imporre la continuazione della terapia anticolinergica. I farmaci anticolinergici possono accentuare gli effetti collaterali della petidina sul sistema nervoso centrale. L'azione della metoclopramide e di farmaci similari sul tratto gastrointestinale e' antagonizzata dal medicinale.
Effetti indesiderati
Le frequenze riportate di seguito sono quelle utilizzate come base perla valutazione degli effetti indesiderati. molto comune (>=1/10) comu ne (>=1/100, <1/10) non comune (>=1/1.000, <1/100) raro (>=1/10.000, <1/1.000) molto raro (<1/10.000) non nota. Gli effetti indesiderati possono verificarsi in particolare all'inizio del trattamento e se il dosaggio viene aumentato troppo rapidamente. A causa del numero non noto di pazienti, la percentuale di frequenza degli effetti indesiderati registrati spontaneamente non puo' essere determinata con esattezza. Infezioni ed infestazioni. Non nota: parotite. Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: ipersensibilita'. Disturbi psichiatrici. Raro: a dosi elevate possono verificarsi eccitazione, agitazione, paura, confusione, sindromi da delirio, allucinazioni, insonnia. Effetti di eccitazione centrale sono frequentemente osservati nei pazienti che hanno sintomi di una carenza cerebrale e possono richiedere una diminuzione deldosaggio. Ci sono state segnalazioni di sonno REM ridotto temporaneam ente (fase del sonno caratterizzata da rapidi movimenti oculari), caratterizzato da un aumento del tempo necessario per raggiungere questo stadio e una diminuzione della percentuale nella lunghezza di questa fase nel sonno totale; molto raro: nervosismo, euforia. Patologie del sistema nervoso. Raro: affaticamento, capogiri e disturbi della memoria;molto raro: cefalea, discinesia, atassia e disturbi dell'uso della pa rola, predisposizione maggiore alle crisi convulsive e cerebrali. Patologie dell'occhio. Molto raro: disturbi dell'accomodazione, visione indistinta, ipertensione oculare, midriasi e fotosensibilita'. Potrebbe verificarsi glaucoma ad angolo chiuso (controllo della pressione intraoculare). Patologie cardiache. Raro: tachicardia; molto raro: bradicardia. Patologie gastrointestinali. Raro: secchezza della bocca, nausea,disturbi dello stomaco; molto raro: costipazione. Patologie della cut e e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: sudorazione ridotta, eruzione allergica. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Molto raro: contrazione muscolare. Patologie renali e urinarie. Molto raro: disturbo dello svuotamento vescicale, specialmente neipazienti con adenoma prostatico (riduzione della dose), piu' rarament e: ritenzione urinaria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Raro: sonnolenza. Eventuali disturbi gastrici possono essere evitati somministrando il farmaco 2 mg compresse durante o dopo i pasti. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Gravidanza e allattamento
Non essendone ancora stata stabilita la sicurezza, se ne sconsiglia l'uso in gravidanza e nelle donne che allattano. Non e' nota la quantita' di biperidene secreta con il latte materno.