Adrenalina Monico - 5f 1mg 1ml

Dettagli:
Nome:Adrenalina Monico - 5f 1mg 1ml
Codice Ministeriale:030780023
Principio attivo:Adrenalina
Codice ATC:C01CA24
Fascia:A
Prezzo:3.81
Rimborso:1.44
Doping:Proibito solo in gara
Produttore:Monico Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Inferiore a + 15 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ADRENALINA MONICO

Formulazioni

Adrenalina Monico - 5f 0,5mg 1ml
Adrenalina Monico - 5f 1mg 1ml
Adrenalina Monico - 10f 1mg 1ml

Categoria farmacoterapeutica

Stimolanti cardiaci, esclusi i glicosidi cardiaci.

Principi attivi

Adrenalina.

Eccipienti

Ogni fiala di Adrenalina 0.5 mg /1 ml contiene: sodio cloruro mg 8, acido cloridrico 1M ml 0,005, sodio metabisolfito mg 0,5, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 1. Ogni fiala di Adrenalina 1 mg/1 ml contiene: sodio cloruro mg 8, acido cloridrico 1M ml 0,01, sodio metabisolfito mg 1, acqua per preparazioni iniettabili q.b. a ml 1.

Indicazioni

Shock anafilattico o angioedema.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti; pazienti in stato di shock (ad eccezione dello shock anafilattico); patologie cardiache organiche; ipertrofia cardiaca; aritmie cardiache; danno cerebrale organico; arteriosclerosi cerebrale; glaucoma ad angolo chiuso. L'adrenalina non deve essere somministrata in corso di anestesia generale con cloroformio, tricloroetilene o ciclopropano e deve essere utilizzata con grande cautela con altri anestetici alogenati (es. alotano). L'adrenalina non deve essere usata in alcune aree, comedita e lingua, durante l'anestesia locale perche' la vasocostrizione puo' causare necrosi dei tessuti. L'adrenalina non deve essere usata durante il secondo stadio del travaglio.

Posologia

Adulti ed adolescenti (12-18 anni di eta'): una dose di 0.5 - 1 mg persomministrazione intramuscolare, da ripetersi ogni 10 minuti, conside rando la pressione sanguigna e le pulsazioni, fino ai primi segni di miglioramento. Nel caso in cui il paziente sia in condizioni gravi ed esistano dubbi riguardo l'assorbimento in seguito a somministrazione intramuscolare, l'adrenalina puo' essere somministrata lentamente per via endovenosa ad una dose di 0.5 mg con una velocita' di infusione paria 100 mcg/min, usando una diluzione 1:10.000 (ad esempio, diluzione 1 :10 nel caso di una siringa). Adolescenti prepuberali o a ridotto accrescimento: utilizzare dosi ridotte alla meta' (250 mcg). Bambini (eta'inferiore a 12 anni). Fino a 6 mesi: 50 mcg per somministrazione intr amuscolare. Da 6 mesi a 6 anni: 120 mcg per somministrazione intramuscolare (dosaggio per bambini robusti; per bambini sottopeso usare meta'dose). Da 6 a 12 anni: 250 mcg per somministrazione intramuscolare. N el caso in cui il bambino sia in condizioni gravi ed esistano dubbi riguardo l'assorbimento in seguito a somministrazione intramuscolare, l'adrenalima puo' essere somministrata molto lentamente per via endovenosa ad una dose di 10 mcg/kg usando una diluizione 1:10.000 (ad esempiodiluzione 1:10 nel caso di una siringa). E' necessario un costante mo nitoraggio per assicurarsi che sia utilizzata la corretta intensita'.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 15 gradi C. Non congelare. Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce.

Avvertenze

L'iniezione intramuscolare di adrenalina nelle natiche deve essere evitata a causa del rischio di necrosi tissutale. L'uso prolungato dell'adrenalina puo' portare a grave acidosi metabolica a causa di un'alta concentrazione ematica di acido lattico. L'adrenalina deve essere somministrata con cautela nei pazienti anziani, nei pazienti affetti da diabete mellito o da malattie cardiovascolari e nei soggetti ipersensibili alle amine simpaticomimetiche. La soluzione di adrenalina contiene sodio metabisolfito, un solfito che puo' causare reazioni di tipo allergico inclusi sintomi anafilattici o fatali o episodi asmatici gravi nei pazienti suscettibili. La presenza di un solfito in questo medicinale non deve impedire la somministrazione del farmaco per il trattamentodi reazioni allergiche gravi o in situazioni di emergenza. Per chi sv olge attivita' sportiva: l'uso del medicinale senza necessita' terapeutica costituisce doping e puo' determinare comunque positivita' ai testi antidoping.

Interazioni

L'adrenalina non deve essere somministrata contemporaneamente a: altriagenti simpaticomimetici, a causa della possibilita' di effetti addit ivi e conseguente aumento di tossicita'; alfa- e beta-bloccanti. Gli effetti cardiaci e broncodilatatori dell'adrenalina sono antagonizzati dai beta-bloccanti, come il propranololo; l'effetto ipertensivo e di vasocostrizione e' antagonizzato dagli alfa-bloccanti, come la fentolamina, e dai derivati della segale cornuta (diidroergotossina) per le loro proprieta' alfa-bloccanti e D 2 - agoniste; anestetici generali. Lasomministrazione di adrenalina in pazienti che hanno ricevuto ciclopr opano o anestetici alogenati, puo' causare aritmie gravi, incluse contrazioni ventricolari premature, tachicardia o fibrillazione; glicosidicardioattivi a dosi elevate poiche' possono predisporre il cuore ad a ritmie; antidepressivi triciclici (es. imipramina), alcuni antistaminici (es. difenidramina, tripelennamina e desclorfeniramina) e gli ormoni tiroidei possono potenziare le azioni dell'adrenalina, specialmente riguardo al cronotropismo e batmotropismo; fenotiazine: l'adrenalina non deve essere utilizzata per neutralizzare il collasso cardiocircolatorio o l'ipotensione causata dalle fenotiazine poiche' causa un ulteriore abbassamento pressorio; insulina e gli altri agenti ipoglicemizzanti poiche' l'adrenalina puo' causare iperglicemia. Puo' essere richiesto un aumento del dosaggio di insulina o di ipoglicemizzanti orali; clonidina: a causa dell'aumento del rischio di ipertensione; dopexamina:puo' aumentare l'effetto dell'adrenalina; entacapone: puo' aumentare l'azione dell'adrenalina; antipsicotici; antagonizzano l'effetto ipertensivo dei simpaticomimetici; doxapram: a causa dell'aumento del rischio di ipertensione; ergotamina e metisergide: a causa di un aumento del rischio di ergotismo; ossitocina: a acusa dell'aumento dell'effetto vasopressorio e rischio di ipertensione.

Effetti indesiderati

Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati dell'adrenalina organizzati secondo la classificazione organica MedDRA. Non sono disponibili dati sufficienti per stabilire la frequenza dei singoli effetti elencati. Patologie cardiache: cardiopalmo, tachicardia, aritmie cardiache potenzialmente fatale. Patologie del sistema nervoso: rigidita', agitazione, cefalea, tremore, vertigini, stordimento, nervosismo, insonnia, eccitabilita', debolezza, aggravamento o induzione di stati di agitazione psicomotoria, disorientamento, perdita della memoria, sensazione di panico, allucinazioni. Disturbi psichiatrici: tendenze suicide od omicide, stati psicotici. Patologie gastrointestinali: nausea, vomito. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: sudorazione, pallore. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: difficolta' respiratoria, apnea.

Gravidanza e allattamento

Non vi sono studi adeguati riguardo l'uso di adrenalina in gravidanza.Gli studi condotti sugli animali hanno evidenziato una tossicita' rip roduttiva quando somministrata a dosi 25 volte superiori rispetto a quelle utilizzate nell'uomo. Il rischio potenziale per l'uomo non e' noto. L'adrenalina inibisce le contrazioni uterine spontanee o indotte dall'ossitocina e puo' ritardare il secondo stadio del travaglio. Al dosaggio sufficiente a ridurre le contrazioni uterine, il farmaco puo' causare un prolungamento dell'atonia uterina con emorragie. Se usato durante la gravidanza, l'adrenalina puo' causare anossia fetale. Per questa ragione l'adrenalina per via parenterale non deve essere somministrata durante il secondo stadio del travaglio. L'adrenalina deve essere usata durante la gravidanza solo se i potenziali benefici giustificanoi potenziali rischi per il feto. L'adrenalina viene escreta nel latte materno. Pertanto, l'allattamento deve essere evitato quando si sommi nistra adrenalina.