Addofix - 6f 20mg/Ml

Dettagli:
Nome:Addofix - 6f 20mg/Ml
Codice Ministeriale:036525020
Principio attivo:Scopolamina Butilbromuro
Codice ATC:A03BB01
Fascia:A
Prezzo:2.17
Rimborso:1.8
Lattosio:Senza lattosio
Produttore:Epifarma Srl
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Soluzione iniettabile
Contenitore:Fiale
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non conservare al di sopra di +30 gradi centigradi
Scadenza:24 mesi

Denominazione

ADDOFIX 20 MG/1 ML SOLUZIONE INIETTABILE

Formulazioni

Addofix - 6f 20mg/Ml

Categoria farmacoterapeutica

Alcaloidi della belladonna semisintetici, composti ammonici quaternari- N-butilbromuro di joscina (butilscopolamina).

Principi attivi

Una fiala da 1 ml contiene: N-butilbromuro di joscina 20 mg.

Eccipienti

Sodio cloruro, acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Manifestazioni spastico-dolorose del tratto gastroenterico e genito-urinario.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico; glaucoma ad angolo acuto non trattato; ipertrofia prostatica o altre cause di ritenzione urinaria; stenosi pilorica ed altre condizioni stenosanti il canale gastroenterico; ileo paralitico, colite ulcerosa, megacolon; esofagite da reflusso; atonia intestinale dell'anziano e dei soggetti debilitati; miastenia grave; tachiaritmie cardiache. La somministrazione per via intramuscolare e' controindicata in pazienti in trattamento con farmaci anticoagulanti, dal momento che potrebbe verificarsi la comparsa di un ematoma nel sito di iniezione. In questi pazienti si consiglia di usare la via endovenosa.

Posologia

Una fiala piu' volte al giorno per via intramuscolare o endovenosa. L'uso del medicinale e' limitato ai soli pazienti adulti. La soluzione deve essere iniettata lentamente.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore a 30 gradi C.

Avvertenze

In presenza di intenso dolore addominale di cui non e' nota la causa, che persista o peggiori, o che si manifesti insieme ad altri sintomi quali febbre, nausea, vomito, alterazioni nei movimenti intestinali, sensibilita' addominale, diminuita pressione sanguigna, svenimenti o sangue nelle feci, sono necessarie misure diagnostiche appropriate per determinare l'eziologia dei sintomi. Gli anticolinergici possono prolungare il tempo di svuotamento gastrico e determinare stasi dell'antro. La somministrazione di farmaci anticolinergici come ADDOFIX puo' provocare un aumento della pressione intraoculare in pazienti in cui non siastato diagnosticato e quindi non sia stato trattato il glaucoma ad an golo acuto. Quindi, qualora i pazienti accusino dolore ed arrossamentooculare con perdita della visione dopo l'iniezione del farmaco, essi si devono rivolgere urgentemente al medico oculista. Tutti gli antimuscarinici riducono il volume delle secrezioni bronchiali; di cio' bisogna tenere conto nel caso di soggetti con affezioni infiammatorie croniche ostruttive dell'apparato respiratorio. Gli anticolinergici devono essere usati con prudenza negli anziani, nei pazienti con turbe del sistema nervoso autonomo, nell'ipertensione arteriosa, nell'insufficienza cardiaca congestizia, nell'ipertiroidismo e nei portatori di affezioni epatiche e renali. Prudenza deve anche essere usata nei pazienti affetti da glaucoma ad angolo acuto cosi' come nei pazienti suscettibilidi stasi intestinale ed urinaria ed in quelli inclini a tachiaritimie . A causa della possibilita' che gli anticolinergici possano ridurre la sudorazione, il prodotto deve essere somministrato con cautela nei pazienti con piressia. Il trattamento con dosi elevate non deve essere bruscamente interrotto. Gli effetti collaterali di minore entita' possono essere controllati riducendo opportunamente la dose; la comparsa di importanti manifestazioni secondarie richiede l'interruzione della terapia. Dopo somministrazione parenterale del medicinale, sono stati osservati casi di anafilassi, inclusi episodi di shock. Come per tutti i farmaci che determinano tali effetti, i pazienti a cui e' stato somministrato il prodotto per via iniettiva devono essere tenuti sotto osservazione. Fiale a prerottura. Non occorre la limetta.

Interazioni

L'effetto anticolinergico di farmaci come gli antidepressivi tri- e tetraciclici, fenotiazine, butirrofenoni, antiistaminici, antipsicotici,chinidina, amantadina diisopiramide e altri anticolinergici (per esem pio tiotropio e ipratropio e composti simili all'atropina) puo' essereaccentuato dal farmaco. Il trattamento concomitante con antagonisti d ella dopamina, come la metoclopramide, puo' determinare una riduzione dell'effetto di entrambi i farmaci sul tratto gastro-intestinale. La tachicardia indotta da farmaci beta-adrenergici puo' essere accentuata dal prodotto. Non assumere alcool durante la terapia. Poiche' gli antiacidi possono ridurre l'assorbimento intestinale degli anticolinergici, questi farmaci non debbono essere somministrati contemporaneamente.

Effetti indesiderati

Molti degli effetti indesiderati elencati possono essere attribuiti alle proprieta' anticolinergiche del farmaco. Gli effetti secondari anticolinergici del farmaco sono generalmente di lieve entita' ed autolimitanti. Disturbi del sistema immunitario. Non nota: shock anafilattico anche con esito fatale, reazioni anafilattiche, dispnea, reazioni cutanee (quali per esempio orticaria, rash cutaneo, eritema e prurito) e altre manifestazioni di ipersensibilita'. Patologie dell'occhio. Comune: turbe dell'accomodazione. Frequenza non nota: midriasi, aumento della pressione intraoculare. Patologie cardiache. Comune: tachicardia. Patologie vascolari. Comune: vertigini. Non nota: diminuzione della pressione sanguigna, arrossamenti cutanei. Patologie gastrointestinali. Comune: secchezza delle fauci. E' stata osservata anche stipsi. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non nota: alterazioni della sudorazione. Patologie renali e urinarie. Non nota: ritenzione urinariaE' stata osservata anche difficolta' della minzione. Patologie del si stema nervoso: sonnolenza. Dosi elevate possono determinare segni di stimolazione centrale e piu' gravi segni di interferenza con il sistemanervoso, lo stato di coscienza e la funzione cardiorespiratoria. Rara mente si manifesta dolore al sito di iniezione, soprattutto in seguitoa somministrazione intramuscolare.

Gravidanza e allattamento

Sono disponibili dati limitati relativi all'uso di N-butilbromuro di joscina in donne in gravidanza. Come misura cautelativa, e' preferibileevitare l'uso durante la gravidanza e l'allattamento. Non esistono in formazioni sufficienti sull'escrezione del farmaco e dei suoi metaboliti nel latte umano.