Activelle - 28cpr Riv 1mg+0,5mg
Dettagli:
Nome:Activelle - 28cpr Riv 1mg+0,5mgCodice Ministeriale:034117010
Principio attivo:Estradiolo/Noretisterone Acetato
Codice ATC:G03FA01
Fascia:A
Prezzo:9.23
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Novo Nordisk Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RNR - ricetta non ripetibile art.89 DL 219/06 (ex con formalismi)
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25 gradi e al riparo dalla luce
Scadenza:36 mesi
Denominazione
ACTIVELLE 1 MG/0,5 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
Formulazioni
Activelle - 28cpr Riv 1mg+0,5mg
Categoria farmacoterapeutica
Progestinici ed estrogeni.
Principi attivi
Estradiolo.
Eccipienti
Compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, copovidone, talco, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, triacetina, talco.
Indicazioni
Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) per i sintomi da carenza estrogenica per le donne in postmenopausa i cui cicli mestruali sono terminati da oltre un anno; prevenzione dell'osteoporosi in donne in post menopausa ad alto rischio di future fratture che non tollerano altri farmaci indicati per la prevenzione dell'osteoporosi o l'uso dei quali e' lorocontroindicato. L'esperienza nel trattamento di donne oltre i 65 anni e' limitata.
Controindicazioni / effetti secondari
Carcinoma della mammella in atto, pregresso o sospetto; tumori maligniestrogeno-dipendenti in atto, pregressi o sospetti (es. carcinoma end ometriale); sanguinamenti genitali non classificati; iperplasia endometriale non trattata; tromboembolia venosa pregressa o in atto (trombosi venosa profonda, embolia - polmonare); patologie trombofiliche note (es. carenza di proteina C, di proteina S o di antitrombina); tromboembolia arteriosa attiva o pregressa (es. angina, infarto del miocardio); epatopatia acuta, o anamnesi positiva per epatopatie o mancata normalizzazione dei parametri di funzionalita' epatica; ipersensibilita' conosciuta alle sostanze attive del prodotto o agli eccipienti; porfiria.
Posologia
Il prodotto e' una preparazione combinata continua indicata per la terapia ormonale sostitutiva nelle donne con utero integro. E' opportuno assumere per via orale una compressa una volta al giorno senza interruzione, preferibilmente sempre alla stessa ora. Per l'inizio ed il proseguimento del trattamento dei sintomi postmenopausali e' opportuno ricorrere alla piu' bassa dose efficace per la durata piu' breve. Il passaggio ad un prodotto combinato a dose piu' elevata puo' essere indicato se la risposta dopo 3 mesi e' insufficiente per alleviare i sintomi in modo soddisfacente. Nelle donne in amenorrea che non sono in terapia ormonale sostitutiva (TOS), o in quelle che stanno cambiando terapiada un'altra TOS combinata continua, il trattamento puo' essere inizia to in qualsiasi momento. Nelle donne che stanno cambiando terapia da TOS sequenziale si raccomanda di iniziare il trattamento dopo la fine delle mestruazioni. Se la paziente dovesse dimenticare di assumere una compressa, questa deve essere presa il prima possibile entro 12 ore. Se sono trascorse piu' di 12 ore, la compressa non deve essere presa. La dimenticanza di una dose puo' aumentare la probabilita' di sanguinamento e spotting.
Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Non refrigerare.Conservare il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggerlo da lla luce.
Avvertenze
Per il trattamento dei sintomi della post menopausa, la TOS deve essere iniziata solo se i sintomi peggiorano la qualita' della vita. In tutti i casi, un'attenta analisi del rischio/beneficio deve essere eseguita almeno ogni anno e la TOS deve proseguire solo se i benefici superano i rischi. Prima di iniziare o ricominciare una TOS, si deve valutare l'anamnesi personale e familiare. Durante il trattamento si raccomanda di effettuare periodici controlli da adattare a ciascuna donna. Si devono informare le donne circa la necessita' di avvisare per qualsiasi cambiamento dovesse verificarsi a carico delle mammelle: si deve procedere ad indagini, tra cui la mammografia. Nel caso in cui qualsiasi delle seguenti condizioni dovesse presentarsi, essersi manifestata precedentemente, e/o essersi aggravata durante una gravidanza o un trattamento ormonale pregresso, si deve valutare attentamente la donna. E' da considerare che tali condizioni possono ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento: leiomioma o endometriosi; anamnesi positiva o fattori di rischio per disordini trombo embolici; fattori di rischio per neoplasie estrogeno-dipendenti; ipertensione; epatopatie; diabete mellito; colelitiasi; emicrania o cefalea; lupus eritematoso sistemico; storia di iperplasia dell'endometrio; epilessia; asma; otosclerosi. Laterapia deve essere sospesa nel caso sussistano controindicazioni e n elle seguenti situazioni: ittero e deterioramento della funzionalita' epatica, incremento significativo della pressione arteriosa, comparsa di cefalea tipo emicrania. Il rischio di iperplasia endometriale e carcinoma endometriale aumenta quando gli estrogeni vengono somministratiper periodi prolungati. L'aggiunta di un progestinico per almeno 12 g iorni per ciclo riduce notevolmente tale rischio. Sanguinamenti endometriali e spotting possono verificarsi nei primi mesi di trattamento. Se questi compaiono successivamente, o continuano dopo aver sospeso la terapia, e' bene effettuare indagini per scoprirne la ragione. Si e' evidenziato un incremento del rischio di carcinoma mammario nelle donneche assumono estrogeni, combinazioni estro-progestiniche o tibolone c ome TOS per diversi anni. Non c'era alcuna evidenza di un diverso rischio tra le differenti modalita' di somministrazione. L'utilizzo del prodotto combinato continuo di estrogeno equino coniugato e di medrossiprogesterone acetato (CEE+MPA), e' stato associato al carcinoma mammario che era leggermente piu' esteso e aveva piu' frequentemente metastasi nei linfonodi locali rispetto al placebo. La TOS aumenta la densita'delle immagini mammografiche che puo' interferire negativamente nell' individuazione radiologica del carcinoma mammario. La TOS si associa ad un rischio relativo piu' elevato di sviluppare tromboembolie venose (TEV). I fattori di rischio per la TEV comprendono un'anamnesi familiare positiva, l'obesita' grave ed il lupus eritematoso sistemico. Finche' non sia stata terminata la valutazione completa dei fattori trombofilici o iniziata una terapia anticoagulante, il ricorso alla TOS in tali donne e' da considerare controindicato. Le donne gia' in trattamento con anticoagulanti necessitano di un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio della TOS. Il rischio di TEV puo' aumentare transitoriamente in caso di immobilizzazione prolungata, grossi traumi o interventi chirurgici importanti. Qualora dopo un intervento chirurgico si ritenga di dover ricorrere a lunghi periodi di immobilizzazione e' opportuno prendere in considerazione una sospensione temporanea della TOS 4-6 settimane prima dell'intervento, se possibile. Il trattamento non deve essere ripreso fino alla completa mobilizzazione della donna. Se la TEV si manifesta dopo aver iniziato la terapia, e' bene sospendere subilto il trattamento. Alle donne, qualora si presentino sintomi riferibili a possibili episodi tromboembolici, deve essere raccomandatodi contattare immediatamente il proprio medico. Non sono emerse evide nze su possibili benefici cardiovascolari nel trattamento combinato continuo con estrogeni coniugati e medrossiprogeserone acetato (MPA). E'stato dimostrato un possibile aumento del rischio di morbidita' cardi ovascolare nel primo anno di trattamento e assenza di benefici. E' stato dimostrato, come effetto secondario, un aumento del rischio di ictus ischemico in donne sane durante terapia combinata continua con estrogeni coniugati e MPA. Non e' noto se tale incremento del rischio sia da estendersi anche ad altri prodotti della TOS. E' stato dimostrato che l'utilizzo a lungo termine (almeno 5-10 anni) di prodotti della TOS contenenti solo estrogeni in donne isterectomizzate si associa ad un aumento del rischio di carcinoma ovarico. Gli estrogeni possono causareritenzione idrica. Le donne con insufficienza renale terminale devono essere osservate con particolare attenzione poiche' ci si puo' aspett are un aumento delle concentrazioni circolanti delle sostanze attive contenute nel farmaco. Anche le donne con pregressa ipertrigliceridemiadevono essere attentamente monitorate durante tutto il periodo di tra ttamento estrogenico o di TOS. Gli estrogeni inducono un aumento dellaglobulina legante gli ormoni tiroidei (TBG), favorendo un incremento dei livelli circolanti di ormoni tiroidei totali, misurato come proteina legante lo iodio (PBI), i livelli di T4 o i livelli di T3. L'uptakesu resina di T3 e' ridotto,cio' riflette l'incremento della TBG. Le c oncentrazioni di T4 e T3 liberi restano inalterate. Nel siero possono essere aumentate anche altre proteine di legame come la globulina legante i corticosteroidi (CBG), la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), inducendo un aumento dei livelli circolanti di corticosteroidie ormoni sessuali, rispettivamente. Le concentrazioni degli ormoni li beri o biologicamente attivi sono inalterate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate. Non c'e' evidenza conclusiva di un miglioramento della funzione cognitiva. C'e' una qualche evidenza di un aumentato rischio di probabile demenza in donne che iniziano la terapia combinata continua CEE e MPA dopo i 65 anni. Contiene lattosio monoidrato.
Interazioni
Il metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' aumentare con l'utilizzo concomitante di sostanze note nell'indurre gli enzimi del metabolismo dei farmaci, in particolare gli enzimi del citocromo P450, come gli anticonvulsivi (es. fenobarbitale, fenitoina, carbamazepina) egli antinfettivi (es. rifampicina, rifabutina, nevirapina, efavirenz) . Ritonavir e nelfinavir, sebbene conosciuti come forti inibitori, di contro presentano proprieta' inducenti quando usati in associazione con ormoni steroidei. Preparazioni di erboristeria contenenti iperico (Hypericum perforatum) possono indurre il metabolismo degli estrogeni e dei progestinici. Clinicamente, un incremento del metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' portare ad un effetto ridotto ed a variazioni del profilo di sanguinamento uterino. I farmaci che inibisconol'attivita' degli enzimi microsomiali epatici deputati al metabolismo dei farmaci, es. ketoconazolo, possono aumentare i livelli circolanti delle sostanze attive di Activelle. La somministrazione concomitante di ciclosporina e Activelle puo' causare un aumento dei livelli di ciclosporina, creatinina e transaminasi a causa del ridotto metabolismo della ciclosporina nel fegato.
Effetti indesiderati
Gli eventi avversi piu' frequenti riportati negli studi clinici sono stati i sanguinamenti vaginali e il dolore /dolorabilita' mammaria, descritti in circa il 10%-20% delle pazienti. Il sanguinamento vaginale solitamente si presentava nei primi mesi di trattamento. Il dolore mammario solitamente scompariva dopo pochi mesi di terapia. Nella tabella sottostante sono illustrati tutti gli eventi avversi osservati negli studi clinici randomizzati con una frequenza piu' elevata nelle pazienti trattate o prodotti TOS simili rispetto al placebo e che su giudiziounanime sono verosimilmente correlati al trattamento. Infezioni ed in festazioni. Comune: candidiasi genitale o vaginite, vedi anche Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Comune: ritenzione idrica. Disturbi psichiatrici. Comune: depressione o depressione aggravata; non comune: nervosismo. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea, emicrania o emicrania aggravata. Patologie vascolari. Comune: nausea; non comune: dolore addominale, distensione o malessere addominale, flatulenza o aerofagia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: alopecia, irsutismo o acne, prurito o orticaria. Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa. Comune: dorsalgia; non comune: crampi alle gambe. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Molto comune: dolore o dolorabilita' mammaria, emorragia vaginale; comune: edema o ingrossamento mammario, fibromi uterini aggravati o fibromi uterini recidivanti o fibromi uterini. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: edema periferico; non comune: inefficacia del farmaco. Esami diagnostici. Comune: incremento ponderale. Oltre alle citate reazioni farmacologiche avverse, le seguenti reazioni sono state riportate spontaneamente e sono considerate a giudizio unanime possibilmente correlate al trattamento. L'incidenza di tali reazioni avverse e' molto rara (< 1/10.000, nonnota - ovvero non puo' essere stimata dai dati disponibili). Nella fa se post-marketing le segnalazioni sono normalmente meno frequenti soprattutto per quel che riguarda le reazioni avverse banali e ben note. Le frequenze presentate devono percio' essere interpretate alla luce dicio'. Neoplasie benigne e maligne (inclusi cisti e polipi): carcinoma endometriale. Disturbi del sistema immunitario: reazioni di ipersensi bilita' generalizzata (es. reazione/shock anafilattico). Disturbi psichiatrici: insonnia, ansia, riduzione della libido, aumento della libido. Patologie del sistema nervoso: vertigini, ictus. Patologie dell'occhio: disturbi della vista. Patologie cardiache: infarto del miocardio.Patologie vascolari: ipertensione aggravata. Patologie gastrointestin ali: dispepsia, vomito. Patologie epatobiliari: malattia della colecisti, colelitiasi, colelitiasi aggravata, colelitiasi recidivante. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: seborrea, rash, edema angioneurotico. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: iperplasia endometriale, prurito vulvovaginale. Esami diagnostici: calo ponderale, incremento della pressione arteriosa. Altre reazioni avverse sono state riportate in associazione con altri trattamenti estro-progestinici. Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo: alopecia, cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare. Probabile demenza oltre i 65 anni di eta'. Rischio di carcinoma mammario: nelle donne in terapia combinata estro-progestinica per piu' di 5 anniviene riscontrato un rischio di incorrere nella diagnosi di carcinoma mammario aumentato fino a 2 volte. Ogni rischio aumentato nelle utili zzatrici di terapia contenente soli estrogeni e' sostanzialmente piu' basso di quello osservato nelle utilizzatrici di combinazioni estro-progestiniche.
Gravidanza e allattamento
Il prodotto non e' indicato durante la gravidanza. Se una gravidanza inizia durante il trattamento, il trattamento deve essere sospeso immediatamente. Clinicamente, i dati su un numero limitato di gravidanze esposte consistono nella presenza di effetti avversi del noretisterone sul feto. A dosi piu' elevate di quelle usate nella contraccezione orale e nella TOS e' stata osservata una mascolinizzazione dei feti femmina. I risultati della maggior parte degli studi epidemiologici su esposizioni fetali involontarie a combinazioni di estrogeni e progestinici indicano che non sussistono effetti teratogeni o fetotossici. Il farmaco non e' indicato durante l'allattamento.