Activelle - 28cpr Riv 0,5+0,1mg

Dettagli:
Nome:Activelle - 28cpr Riv 0,5+0,1mg
Codice Ministeriale:034117034
Principio attivo:Estradiolo/Noretisterone Acetato
Codice ATC:G03FA01
Fascia:C
Prezzo:23.88
Lattosio:Contiene lattosio
Produttore:Novo Nordisk Spa
SSN:Non concedibile
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Compresse rivestite
Contenitore:Blister
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:30 mesi

Denominazione

ACTIVELLE 0,5 MG/0,1 MG COMPRESSE RIVESTITE

Formulazioni

Activelle - 28cpr Riv 0,5+0,1mg

Categoria farmacoterapeutica

Progestinici ed estrogeni, combinazione fissa.

Principi attivi

Ogni compressa rivestita con film contiene: estradiolo 0,5 mg (come emiidrato) e noretisterone acetato 0,1 mg.

Eccipienti

Compressa: lattosio monoidrato, amido di mais, idrossipropilcellulosa,talco, magnesio stearato. Film di rivestimento: ipromellosa, triaceti na, talco.

Indicazioni

Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS) per i sintomi da carenza estrogenica per le donne in menopausa da oltre un anno. L'esperienza nel trattamento di donne oltre i 65 anni e' limitata.

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Carcinoma della mammella noto, pregresso o sospetto. Tumori maligniestrogeno-dipendenti noti o sospetti. Sanguinamenti genitali non clas sificati. Iperplasia endometriale non trattata. Tromboembolia venosa idiopatica pregressa o in atto. Tromboembolia arteriosa recente o attiva. Epatopatia acuta, o anamnesi positiva per epatopatie o mancata normalizzazione dei parametri di funzionalita' epatica. Porfiria.

Posologia

E' opportuno assumere per via orale una compressa una volta al giorno senza interruzione, preferibilmente sempre alla stessa ora. Per l'inizio ed il proseguimento del trattamento dei sintomi postmenopausali e' opportuno ricorrere alla piu' bassa dose efficace per la durata piu' breve. Il passaggio ad un prodotto combinato a dose piu' elevata deve essere preso in considerazione se la risposta dopo tre mesi di trattamento e' insufficiente per alleviare i sintomi in modo soddisfacente. Nelle donne in amenorrea non in terapia ormonale sostitutiva (TOS), o inquelle che stanno cambiando terapia da un'altra TOS combinata continu a, il trattamento puo' essere iniziato in qualsiasi momento. Nelle donne che stanno cambiando terapia da TOS sequenziale, si raccomanda di iniziare il trattamento dopo la fine delle mestruazioni. Se la pazientedovesse dimenticare di assumere una compressa, questa deve essere pre sa il prima possibile entro 12 ore. Saltare una dose puo' aumentare laprobabilita' di sanguinamento e spotting.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25 gradi C. Non refrigerare. Conservare il contenitore nell'imballaggio esterno per proteggerlo dalla luce.

Avvertenze

Per il trattamento dei sintomi della post menopausa, la TOS deve essere iniziata solo se i sintomi peggiorano la qualita' della vita. In tutti i casi, un'attenta analisi del rischio/beneficio deve essere eseguita almeno ogni anno e la TOS deve proseguire solo se i benefici superano i rischi. Prima di iniziare o ricominciare una TOS, si deve valutare l'anamnesi personale e familiare. Durante il trattamento si raccomanda di effettuare periodici controlli da adattare a ciascuna donna. Si devono informare le donne circa la necessita' di avvisare per qualsiasi cambiamento dovesse verificarsi a carico delle mammelle: si deve procedere ad indagini, tra cui la mammografia. Nel caso in cui qualsiasi delle seguenti condizioni dovesse presentarsi, essersi manifestata precedentemente, e/o essersi aggravata durante una gravidanza o un trattamento ormonale pregresso, si deve valutare attentamente la donna. E' da considerare che tali condizioni possono ripresentarsi o aggravarsi durante il trattamento: leiomioma o endometriosi; anamnesi positiva o fattori di rischio per disordini trombo embolici; fattori di rischio per neoplasie estrogeno-dipendenti; ipertensione; epatopatie; diabete mellito; colelitiasi; emicrania o cefalea; lupus eritematoso sistemico; storia di iperplasia dell'endometrio; epilessia; asma; otosclerosi. Laterapia deve essere sospesa nel caso sussistano controindicazioni e n elle seguenti situazioni: ittero e deterioramento della funzionalita' epatica, incremento significativo della pressione arteriosa, comparsa di cefalea tipo emicrania. Il rischio di iperplasia endometriale e carcinoma endometriale aumenta quando gli estrogeni vengono somministratiper periodi prolungati. L'aggiunta di un progestinico per almeno 12 g iorni per ciclo riduce notevolmente tale rischio. Sanguinamenti endometriali e spotting possono verificarsi nei primi mesi di trattamento. Se questi compaiono successivamente, o continuano dopo aver sospeso la terapia, e' bene effettuare indagini per scoprirne la ragione. Si e' evidenziato un incremento del rischio di carcinoma mammario nelle donneche assumono estrogeni, combinazioni estro-progestiniche o tibolone c ome TOS per diversi anni. Non c'era alcuna evidenza di un diverso rischio tra le differenti modalita' di somministrazione. L'utilizzo del prodotto combinato continuo di estrogeno equino coniugato e di medrossiprogesterone acetato (CEE+MPA), e' stato associato al carcinoma mammario che era leggermente piu' esteso e aveva piu' frequentemente metastasi nei linfonodi locali rispetto al placebo. La TOS aumenta la densita'delle immagini mammografiche che puo' interferire negativamente nell' individuazione radiologica del carcinoma mammario. La TOS si associa ad un rischio relativo piu' elevato di sviluppare tromboembolie venose (TEV). I fattori di rischio per la TEV comprendono un'anamnesi familiare positiva, l'obesita' grave ed il lupus eritematoso sistemico. Finche' non sia stata terminata la valutazione completa dei fattori trombofilici o iniziata una terapia anticoagulante, il ricorso alla TOS in tali donne e' da considerare controindicato. Le donne gia' in trattamento con anticoagulanti necessitano di un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio della TOS. Il rischio di TEV puo' aumentare transitoriamente in caso di immobilizzazione prolungata, grossi traumi o interventi chirurgici importanti. Qualora dopo un intervento chirurgico si ritenga di dover ricorrere a lunghi periodi di immobilizzazione e' opportuno prendere in considerazione una sospensione temporanea della TOS 4-6 settimane prima dell'intervento, se possibile. Il trattamento non deve essere ripreso fino alla completa mobilizzazione della donna. Se la TEV si manifesta dopo aver iniziato la terapia, e' bene sospendere subilto il trattamento. Alle donne, qualora si presentino sintomi riferibili a possibili episodi tromboembolici, deve essere raccomandatodi contattare immediatamente il proprio medico. Non sono emerse evide nze su possibili benefici cardiovascolari nel trattamento combinato continuo con estrogeni coniugati e medrossiprogeserone acetato (MPA). E'stato dimostrato un possibile aumento del rischio di morbidita' cardi ovascolare nel primo anno di trattamento e assenza di benefici. E' stato dimostrato, come effetto secondario, un aumento del rischio di ictus ischemico in donne sane durante terapia combinata continua con estrogeni coniugati e MPA. Non e' noto se tale incremento del rischio sia da estendersi anche ad altri prodotti della TOS. E' stato dimostrato che l'utilizzo a lungo termine (almeno 5-10 anni) di prodotti della TOS contenenti solo estrogeni in donne isterectomizzate si associa ad un aumento del rischio di carcinoma ovarico. Gli estrogeni possono causareritenzione idrica. Le donne con insufficienza renale terminale devono essere osservate con particolare attenzione poiche' ci si puo' aspett are un aumento delle concentrazioni circolanti delle sostanze attive contenute nel farmaco. Anche le donne con pregressa ipertrigliceridemiadevono essere attentamente monitorate durante tutto il periodo di tra ttamento estrogenico o di TOS. Gli estrogeni inducono un aumento dellaglobulina legante gli ormoni tiroidei (TBG), favorendo un incremento dei livelli circolanti di ormoni tiroidei totali, misurato come proteina legante lo iodio (PBI), i livelli di T4 o i livelli di T3. L'uptakesu resina di T3 e' ridotto,cio' riflette l'incremento della TBG. Le c oncentrazioni di T4 e T3 liberi restano inalterate. Nel siero possono essere aumentate anche altre proteine di legame come la globulina legante i corticosteroidi (CBG), la globulina legante gli ormoni sessuali (SHBG), inducendo un aumento dei livelli circolanti di corticosteroidie ormoni sessuali, rispettivamente. Le concentrazioni degli ormoni li beri o biologicamente attivi sono inalterate. Altre proteine plasmatiche possono essere aumentate. Non c'e' evidenza conclusiva di un miglioramento della funzione cognitiva. C'e' una qualche evidenza di un aumentato rischio di probabile demenza in donne che iniziano la terapia combinata continua CEE e MPA dopo i 65 anni. Contiene lattosio monoidrato.

Interazioni

Il metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' aumentare con l'utilizzo concomitante di sostanze note nell'indurre gli enzimi del metabolismo dei farmaci, in particolare gli enzimi del citocromo P450, come gli anticonvulsivi e gli antinfettivi. Ritonavir e nelfinavir presentano proprieta' inducenti quando usati in associazione con ormoni steroidei. Preparazioni erboristiche contenenti iperico possono indurre il metabolismo degli estrogeni e dei progestinici. Clinicamente, un incremento del metabolismo degli estrogeni e dei progestinici puo' portare ad una riduzione dei loro effetti ed a variazioni del profilo di sanguinamento uterino. Le sostanze attive che inibiscono l'attivita' degli enzimi microsomiali epatici deputati al metabolismo dei farmaci possono aumentare i livelli circolanti dei principi attivi del prodotto.

Effetti indesiderati

Infezioni ed infestazioni. Comune da >= 1/100 a < 1/10: infezione micotica vulvovaginale. Disturbi del sistema immunitario. Non comune da >=1/1000 a < 1/100: ipersensibilita'. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Non comune: ritenzione idrica. Disturbi psichiatrici. Non comune: depressione o depressione aggravata, nervosismo. Patologie delsistema nervoso. Comune: cefalea; non comune: emicrania, vertigini. P atologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, nausea; non comune: distensione addominale, dispepsia. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito o orticaria, alopecia, acne. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dorsalgia, dolore al collo, dolori agli arti; non comune: crampi alle gambe. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. Moltocomune >= 1/10: emorragia vaginale; comune: ispessimento endometriale , infezione micotica vulvovaginale; non comune: dolore mammario, fastidio al seno. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Non comune: edema periferico. Il rischio complessivo di carcinoma mammario aumenta con l'aumentare della durata della TOS in utilizzatrici in atto o trattate di recente. Il MWS ha riportato che, rispetto a chi non ha mai effettuato la terapia, l'utilizzo di vari tipi di TOS combinate estro-progestiniche era associato ad un rischio piu' elevato di carcinoma mammario rispetto l'utilizzo di soli estrogeni o l'utilizzo del tibolone. In donne con utero intatto, il rischio di iperplasia endometriale e di carcinoma endometriale aumenta con l'aumentare della durata dell'utilizzo di estrogeni non bilanciati. La stima migliore del rischio e' che in circa 5 donne non utilizzatrici di TOS ogni mille ci si aspettera' una diagnosi di carcinoma endometriale tra i 50 ed i 65 anni. Reazioni avverse riportate spontaneamente e considerate possibilmente correlate al trattamento con incidenza molto rara < 1/10.000. Neoplasie benigne e maligne (inclusi cisti e polipi): carcinoma endometriale. Disturbi psichiatrici: insonnia, ansia, riduzione della libido, aumento della libido. Patologie del sistema nervoso: vertigini. Patologie dell'occhio: disturbi della vista. Patologie vascolari: ipertensione aggravata. Patologie gastrointestinali: dispepsia,vomito. Patologie epatobiliari: malattia della colecisti, colelitiasi , colelitiasi aggravata, colelitiasi recidivante. Patologie della cutee del tessuto sottocutaneo: seborrea, rash, edema angioneurotico. Pat ologie dell'apparato riproduttivo e della mammella: iperplasia endometriale, prurito vulvovaginale. Esami diagnostici: calo ponderale, incremento della pressione arteriosa. Altre reazioni avverse riportate in letteratura in associazione con altri trattamenti estro- progestinici. Neoplasie benigne e maligne estrogeno-dipendenti, es. carcinoma endometriale. Tromboembolie venose, come trombosi venosa profonda alle gambeo pelvica ed embolia polmonare, sono piu' frequente tra le utilizzatr ici di terapia ormonale sostitutiva rispetto alle non utilizzatrici. Infarto del miocardio ed ictus. Malattie della colecisti. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: cloasma, eritema multiforme, eritema nodoso, porpora vascolare. Probabile demenza.

Gravidanza e allattamento

Il farmaco non e' indicato durante la gravidanza. Se una gravidanza inizia durante il trattamento, il trattamento deve essere sospeso immediatamente. I dati su un numero limitato di gravidanze esposte riportanoeffetti avversi del noretisterone sul feto. A dosi piu' elevate di qu elle usate nella contraccezione orale e nella TOS e' stata osservata una mascolinizzazione dei feti femmina. I risultati della maggior partedegli studi epidemiologici su esposizioni fetali involontarie a combi nazioni di estrogeni e progestinici indicano che non sussistono effetti teratogeni o fetotossici. Il medicinale non e' indicato durante l'allattamento.