Acido Zoledronico Ph&t - 1fl 4mg
Dettagli:
Nome:Acido Zoledronico Ph&t - 1fl 4mgCodice Ministeriale:041773019
Principio attivo:Acido Zoledronico Monoidrato
Codice ATC:M05BA08
Fascia:H
Prezzo:134.49
Produttore:Ph&t Spa
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Preparazione iniettabile
Contenitore:Scatola
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:24 mesi
Denominazione
ACIDO ZOLEDRONICO PH&T 4 MG/5 ML
Formulazioni
Acido Zoledronico Ph&t - 1fl 4mg
Acido Zoledronico Ph&t - 1fl 4mg
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
Principi attivi
Acido zoledronico.
Eccipienti
Mannitolo (E421); sodio citrato (E331); acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico (fratture patologiche, schiacciamenti vertebrali, radioterapia o interventi chirurgici all'osso, ipercalcemia neoplastica) in pazienti adulti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso; trattamento di pazienti adulti con ipercalcemia neoplastica (TIH).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti; allattamento al seno.
Posologia
Acido zoledronico deve essere prescritto e somministrato ai pazienti solo da personale sanitario professionista con esperienza nella somministrazione di bisfosfonati per via endovenosa. >>Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso. Adulti e anziani: 4 mgdi acido zoledronico ogni 3 o 4 settimane. Ai pazienti deve essere so mministrato anche un supplemento di 500 mg/die di calcio per via oralee 400 UI/die di vitamina D. La decisione di trattare i pazienti con m etastasi ossee per la prevenzione di eventi scheletrici correlati deveessere presa considerando che l'effetto del trattamento si manifesta in 2-3 mesi. >>Trattamento della TIH. Adulti e anziani: la dose raccomandata nell'ipercalcemia (calcemia corretta con albumina >= 12,0 mg/dlo 3,0 mmol/l) e' di una dose singola di 4 mg di acido zoledronico. Pa zienti con compromissione renale TIH: in pazienti con TIH che manifestano anche una grave compromissione renale il trattamento con acido zoledronico deve essere considerato solo dopo valutazione dei rischi e benefici del trattamento. Negli studi clinici sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 400 mcmol/l o > 4,5 mg/dl. Non e' necessario alcun adattamento della dose in pazienti con TIH con valori di creatinina sierica < 400 mcmol/l o < 4,5 mg/dl. Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato: prima di iniziare il trattamento con acido zoledronico determinate la creatinina sierica e la clearance della creatinina (CLcr). La CLcr e' calcolata dalla creatinina sierica mediante la formula di Cockcroft-Gault. Acido zoledronico non e' raccomandato per pazienti che presentano prima dell'inizio della terapia una grave compromissione renale, definita per questa popolazione come CLcr < 30 ml/min. Negli studi clinici con acido zoledronico sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 265 mcmol/l o > 3,0 mg/dl. Nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata, definita per questa popolazione come CLcr 30-60 ml/min, prima dell'inizio del trattamento si raccomanda il seguente dosaggio di acido zoledronico. Clcr >60 ml/min: 4,0 mg di acido zoledronico. Clcr 50 - 60 ml/min: 3,5 mg di acido zoledronico; clcr 40 -49 ml/min: 3,3 mg di acido zoledronico; clcr 30 - 39 ml/min: 3,0 mg d i acido zoledronico. Le dosi sono state calcolate assumendo una AUC target di 0,66 (mgaE.C.hr/l) (CLcr = 75 ml/min). Con la somministrazionedella dose ridotta nei pazienti con compromissione renale si prevede di raggiungere un valore di AUC uguale a quello osservato in pazienti con clearance della creatinina di 75 ml/min. Dopo l'inizio della terapia, la creatinina sierica deve essere determinata prima di ciascuna somministrazione di acido zoledronico ed, in caso di peggioramento dellafunzionalita' renale, il trattamento deve essere sospeso. Negli studi clinici, il peggioramento della funzionalita' renale e' stato definit o come di seguito riportato: per i pazienti con valori basali di creatinina sierica normali (< 1,4 mg/dl o < 124 mcmol/l), un aumento di 0,5mg/dl o di 44 mcmol/l; per i pazienti con valori basali di creatinina sierica anormali (> 1,4 mg/dl o > 124 mcmol/l), un aumento di 1,0 mg/ dl o di 88 mcmol/l. Negli studi clinici, il trattamento con acido zoledronico e' stato ripristinato solo quando il valore della creatinina e' ritornato ad essere non superiore del 10% rispetto al valore basale.Il trattamento con acido zoledronico deve essere ripristinato con lo stesso dosaggio utilizzato prima dell'interruzione del trattamento. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di acido zoledronico nei bambini di eta' compresa tra 1 anno e 17 anni non sono state stabilite. Modo di somministrazione: uso endovenoso. Il medicinale concentrato per soluzione per infusione, successivamente diluito in 100 ml, deve essere somministrato come una singola infusione endovenosa in non meno di 15 minuti. Nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata, e' raccomandata una riduzione del dosaggio. >>Istruzioni per la preparazione di acido zoledronico a dosaggi ridotti. Prelevare a seconda della necessita' un appropriato volume del concentrato: 4,4 ml per la dose 3,5 mg; 4,1 ml per la dose 3,3 mg; 3,8 ml per la dose 3,0 mg. La quantita' prelevata di concentrato deve essere diluita ulteriormente in 100 ml di soluzione sterile salina allo 0,9% p/v oppure di soluzione glucosata al 5% p/v. La dose deve essere somministrata in una singola infusione endovenosa della durata non inferiore a 15 minuti. Il concentrato di acido zoledronico non deve essere miscelato con soluzioni per infusione contenenti calcio o altri cationi bivalenti come ad esempio la soluzione di Ringer lattato, e deve essere somministrato come una singola soluzione endovenosa in una linea di infusione separata.I pazienti devono essere mantenuti in buono stato di idratazione prim a e dopo la somministrazione di acido zoledronico.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Prima della somministrazione di acido zoledronico, valutare i pazientiper assicurarsi che abbiano un adeguato stato di idratazione. Evitare una eccessiva idratazione in pazienti a rischio di insufficienza card iaca. Dopo l'inizio della terapia con acido zoledronico, e' necessariomonitorare attentamente i normali parametri metabolici correlati all' ipercalcemia. Se si verificano ipocalcemia, ipofosfatemia o ipomagnesemia, puo' rendersi necessaria una terapia integrativa di breve durata.I pazienti con ipercalcemia non trattata presentano generalmente un c erto grado di compromissione della funzionalita' renale, considerare un attento monitoraggio della funzionalita' renale. I pazienti in trattamento con acido zoledronico non devono essere contemporaneamente trattati con medicinali contenenti acido zoledronico o qualsiasi altro bisfosfonato, dal momento che l'effetto combinato di questi agenti e' sconosciuto. Insufficienza renale: valutare i pazienti con TIH e che presentano segni di peggioramento della funzionalita' renale in modo appropriato, considerando se i potenziali benefici del trattamento con acido zoledronico siano superiori agli eventuali rischi. La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico deve tenere in considerazione il fatto che l'effetto del trattamento inizia a manifestarsi dopo 2–3 mesi. Il trattamento con acido zoledronico e' stato associato a segnalazioni di disturbi della funzionalita' renale. I fattori che possono aumentare il rischio di peggioramento della funzionalita' renale comprendono la disidratazione, una pre–esistente compromissione renale,cicli multipli di acido zoledronico e di altri bisfosfonati cosi' com e l'uso di altri medicinali nefrotossici. Sebbene il rischio sia ridotto con una somministrazione di acido zoledronico 4 mg nell'arco di 15 minuti, il peggioramento della funzionalita' renale puo' comunque verificarsi. Sono stati riportati peggioramento della funzionalita' renale, progressione ad insufficienza renale e dialisi in pazienti dopo la prima dose o dopo una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. Un aumento della creatinina sierica si puo' anche osservare in alcuni pazienti in cui acido zoledronico viene somministrato a lungo termine e al dosaggio raccomandato per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico, sebbene tali casi siano meno frequenti. Prima della somministrazione di ciascuna dose di acido zoledronico valutare i livelli sierici di creatinina del paziente. Si raccomanda di iniziare il trattamento con acido zoledronico a dosaggi ridotti nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata. Nei pazienti che mostrano durante il trattamento segni di alterazione renale, sospendere il trattamento. Ripristinare l'acido zoledronico solo quando il valore della creatinina sierica ritorna entro il 10% del valore basale. Ripristinare il trattamento con lo stesso dosaggio utilizzato prima dell'interruzione del trattamento. In considerazione del potenziale impatto dell'acido zoledronico sulla funzionalita' renale, della mancanza di dati clinici di sicurezza in pazienti con grave compromissione renale (definita negli studi clinici come creatinina sierica >= 400 mcmol/l o >= 4,5 mg/dl per i pazienti con TIH e >= 265 mcmol/l o >= 3,0 mg/dl per pazienti con tumore e metastasi ossee rispettivamente) basale e di dati limitati di farmacocinetica in pazienti con grave compromissione renale basale (clearance della creatinina < 30 ml/min), l'uso di acido zoledronico non e' raccomandato in pazienti con compromissione renale grave. Insufficienza epatica: poiche' i dati clinici disponibili nei pazienti con grave insufficienza epatica sono limitati, non e' possibile fornire raccomandazioni specifiche in questa popolazione di pazienti. L'osteonecrosi della mascella e' stata riportata in pazienti, soprattutto in quelli con cancro, in trattamento con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo come acido zoledronico. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. La maggioranza delle segnalazioni e' stata associata a procedure dentarie come estrazione dentaria. Molti hanno presentato segni di infezione locale inclusa osteomielite. Prima di iniziare il trattamento con i bisfosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio e' opportuno prendere in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bisfosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitanodi chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio diosteonecrosi della mascella. Durante l'esperienza post marketing e' s tato riportato dolore alle ossa, alle articolazioni e/o ai muscoli, grave e occasionalmente invalidante, in pazienti trattati con acido zoledronico. Tali segnalazioni comunque sono state non frequenti. Dopo l'inizio del trattamento il tempo di insorgenza dei sintomi variava da ungiorno a diversi mesi. La maggior parte dei pazienti ha avuto un'atte nuazione dei sintomi dopo l'interruzione del trattamento. Un sottogruppo ha avuto una recidiva dei sintomi quando veniva sottoposto ad un ulteriore trattamento con acido zoledronico o con un altro bisfosfonato.Durante la terapia con bisfosfonati sono state riportate fratture ati piche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra lalinea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale esaminare il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati. Informare i pazienti di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e valutare qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi per la presenza di un'incompleta frattura del femore. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio.
Interazioni
Negli studi clinici acido zoledronico e' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati, diuretici, antibiotici e analgesici, senza che fossero osservate interazioni clinicamente significative. In vitro l'acido zoledronico ha dimostrato di non legarsi alle proteine plasmatiche e non inibisce gli enzimi del citocromo P450 ma non sono stati effettuati studi clinici specifici di interazionecon altri medicinali. Si consiglia particolare cautela nel caso in cu i i bisfosfonati sono somministrati con aminoglicosidi poiche' entrambi i medicinali possono avere un effetto additivo che da' luogo ad una diminuzione della calcemia per periodi piu' prolungati di quanto richiesto. Si raccomanda cautela quando acido zoledronico viene somministrato con altri medicinali potenzialmente nefrotossici. Prestare attenzione anche all'eventuale comparsa di ipomagnesemia durante il trattamento. Nei pazienti con mieloma multiplo, il rischio di disfunzioni renalipuo' essere aumentato quando acido zoledronico e' usato in combinazio ne con la talidomide.
Effetti indesiderati
Entro tre giorni dalla somministrazione di acido zoledronico, e' statacomunemente riportata una reazione di fase acuta, con sintomi compren denti dolore alle ossa, febbre, affaticamento, artralgia, mialgia e rigidita'; questi sintomi si sono risolti generalmente entro alcuni giorni. Quelli che seguono sono stati identificati come rischi importanti con l'uso di acido zoledronico nelle indicazioni approvate: compromissione della funzionalita' renale, osteonecrosi della mascella, reazionedi fase acuta, ipocalcemia, eventi avversi oculari, fibrillazione atr iale, anafilassi. Le seguenti reazioni avverse, sono state tratte dagli studi clinici e dalle segnalazioni post-marketing a seguito di somministrazione cronica di acido zoledronico 4 mg. Le reazioni avverse sono classificate in ordine di frequenza decrescente utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensitivita'; raro: edema angioneurotico. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia, disturbi del sonno; raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; non comune: vertigini, parestesia, alterazionedel gusto, ipoestesia, iperestesia, tremore, sonnolenza. Patologie de ll'occhio. Comune: congiuntivite; non comune: visione confusa, sclerite ed infiammazione dell'orbita; molto raro: uveite, episclerite. Patologie cardiache. Non comune: ipertensione, ipotensione, fibrillazione atriale, ipotensione che porta alla sincope o al collasso circolatorio;raro: bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, tosse, broncocostrizione. Patologie gastrointest inali. Comune: nausea, vomito, anoressia; non comune: diarrea, stpsi, dolori addominali, dispepsia, stomatite, secchezza della bocca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash (compreso rash eritematoso e maculare), aumento della sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune:dolori alle ossa, mialgia, artralgia, dolore diffuso; non comune: cra mpi muscolari, osteonecrosi della mascella. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale; non comune: insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, sindrome simil-influenzale (inclusa fatica, brividi, malessere e arrossamento); non comune: astenia, edema periferico, reazioni al sito di iniezione (inclusi dolore, irritazione, gonfiore, indurimento), dolore al torace, aumento del peso corporeo, reazione/shock anafilattico, orticaria. Esami diagnostici. Molto comune: ipofosfatemia; comune: aumento della creatininemia edell'azotemia, ipocalcemia; non comune: ipomagnesiemia, ipocaliemia; raro: ipercaliemia, ipernatriemia. Sulla base di studi clinici con aggiudicazione di possibili casi di osteonecrosi della mascella. Poiche' queste segnalazioni sono soggette a fattori confondenti, non e' possibile stabilire con sicurezza una relazione causale con l'esposizione almedicinale. Compromissione della funzionalita' renale: acido zoledron ico e' stato associato con segnalazioni di disfunzione renale. I fattori che possono aumentare la possibilita' di un peggioramento della funzionalita' renale includono disidratazione, compromissione renale preesistente, cicli multipli di acido zoledronico o di altri bisfosfonati,cosi' come l'uso concomitante di medicinali nefrotossici o di un temp o di infusione piu' breve di quello generalmente raccomandato. Deterioramento renale, progressione verso l'insufficienza renale e dialisi sono stati riportati in pazienti dopo la dose iniziale o una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. Osteonecrosi della mascella: sono stati riportati casi di osteonecrosi (soprattutto della mascella), principalmente in pazienti con cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come acido zoledronico. Molti di questi pazienti hanno avuto evidenze di infezione localizzata, inclusa osteomielite, e la maggioranza delle segnalazioni riguarda pazienti con cancro sottoposti ad estrazioni dentarie o ad altre chirurgie dentali. L'osteonecrosi della mascella ha diversi fattori di rischio documentati che comprendono la diagnosi di cancro, le terapie concomitanti (come chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi) e le malattie concomitanti (come anemia, coagulopatie, infezione, malattia al cavo orale gia' in essere). Anche se non e' stata stabilita una causalita', e' raccomandato evitare la chirurgia dentale poiche' la guarigione puo' richiedere tempi piu' lunghi. Fibrillazione atriale: in uno studio della durata di 3-anni, randomizzato, controllato in doppio cieco che valutava l'effica cia e la sicurezza dell'acido zoledronico 5 mg una volta l'anno rispetto al placebo nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale (OPM), l'incidenza complessiva della fibrillazione atriale era 2,5% e 1,9% inpazienti in trattamento rispettivamente con acido zoledronico 5 mg e placebo. La percentuale di eventi avversi seri di fibrillazione atriale era rispettivamente pari a 1,3% e 0,6%. Lo sbilanciamento osservato in questo studio non e' stato osservato in altri studi con acido zoledronico, inclusi quelli con acido zoledronico 4 mg ogni 3-4 settimane in pazienti oncologici. Il meccanismo alla base dell'aumentata incidenza di fibrillazione atriale in questo singolo studio non e' noto. Acutephase reaction: questa reazione avversa al medicinale comprende una m olteplicita' di sintomi che includono febbre, mialgia, mal di testa, dolore alle estremita', nausea, vomito, diarrea e artralgia. Il tempo di insorgenza e' <= 3 giorni dopo l'infusione di acido zoledronico e lareazione e' anche definita con i termini "sintomi simil-influenzali" o sintomi "post-dose". >>Fratture atipiche del femore. Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni (frequenza rara): fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati).
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati adeguati sull'uso di acido zoledronico in donne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione effettuati con acido zoledronico su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischiopotenziale per gli esseri umani non e' noto. Acido zoledronico non de ve essere usato durante la gravidanza Non e' noto se l'acido zoledronico sia escreto nel latte materno. Acido zoledronico e' controindicato nelle donne che allattano. L'acido zoledronico e' stato studiato nei ratti per i potenziali eventi avversi sulla fertilita' dei genitori e della generazione F1. Ha mostrato effetti farmacologici molto evidenti considerati correlati all'inibizione del composto sul metabolismo del calcio scheletrico, determinando ipocalcemia nel periparto, un effettodella classe dei bisfosfonati, distocia e anticipata chiusura dello s tudio. Per questo motivo tali risultati hanno precluso la determinazione definitiva degli effetti dell'acido zoledronico sulla fertilita' nell'uomo.