Acido Zoledronico Ibi - Fl 4mg+f

Dettagli:
Nome:Acido Zoledronico Ibi - Fl 4mg+f
Codice Ministeriale:041518022
Principio attivo:Acido Zoledronico Emipentaidrato
Codice ATC:M05BA08
Fascia:H
Prezzo:134.49
Produttore:Ibigen Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:18 mesi

Denominazione

ACIDO ZOLEDRONICO IBIGEN 4 MG

Formulazioni

Acido Zoledronico Ibi - Fl 4mg+f

Categoria farmacoterapeutica

Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.

Principi attivi

Acido zoledronico emipentaidrato.

Eccipienti

Flaconcino polvere: mannitolo, sodio citrato. Fiala solvente: acqua per preparazioni iniettabili.

Indicazioni

Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico (fratture patologiche, schiacciamenti vertebrali, radioterapia o interventi chirurgici all'osso, ipercalcemia neoplastica) in pazienti adulti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso; trattamento di pazienti adulti con ipercalcemia neoplastica (TIH).

Controindicazioni / effetti secondari

Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione di acido zoledronico; allattamento al seno.

Posologia

Il medicinale deve essere prescritto e somministrato ai pazienti solo da personale sanitario professionista con esperienza nella somministrazione di bisfosfonati per via endovenosa. La soluzione ricostituita del farmaco non deve essere miscelata con soluzioni contenenti calcio o altri cationi bivalenti come ad esempio la soluzione di Ringer lattatoe deve essere sempre somministrato come infusione singola attraverso una linea di infusione separata. >>Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso. Adulti e anziani: 4 mg di Acido Zoledronico (diluito con soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v) somministrato per via endovenosa in non meno di 15 minuti, ogni 3 o 4 settimane. Ai pazienti deve essere somministrato ancheun supplemento di 500 mg/die di calcio per via orale e 400 UI/die di vitamina D. La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi scheletrici correlati deve considerare che l'effetto del trattamento si manifesta in 2 -3 mesi. >>Trattamento della TIH. Adulti e anziani: la dose raccomandata nell'ipercalcemia (calcemia corretta con albumina >= 12,0 mg/dl o 3,0 mmol/l) e' di una dose singola di 4 mg di Acido Zoledronico ricostituito e ulteriormente diluito (diluito con soluzione salina allo 0,9% p/v o soluzione glucosata al 5% p/v), somministrato per via endovenosa in non meno di 15 minuti.I pazienti devono essere ben idratati prima e dopo la somministrazion e di Acido Zoledronico. Pazienti con compromissione renale TIH: in pazienti con TIH che manifestano anche una grave compromissione renale iltrattamento con Acido Zoledronico deve essere considerato solo dopo v alutazione dei rischi e benefici del trattamento. Negli studi clinici sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 400 mcmol/l o > 4,5 mg/dl. Non e' necessario alcun adattamento della dose in pazienti con TIH con valori di creatinina sierica < 400 mcmol/l o < 4,5 mg/dl. Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico inpazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato: prima di ini ziare il trattamento con Acido Zoledronico nei pazienti con mieloma multiplo o con metastasi ossee da tumori solidi devono essere determinate la creatinina sierica e la clearance della creatinina (CLcr). La CLcr e' calcolata dalla creatinina sierica mediante la formula di Cockcroft-Gault. Il medicinale non e' raccomandato per pazienti che presentano prima dell'inizio della terapia una grave compromissione renale, definita per questa popolazione come CLcr < 30 ml/min. Negli studi clinici con acido zoledronico sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 265 mcmol/l o > 3,0 mg/dl. Nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata, definita per questa popolazione come CLcr 30-60 ml/min, si raccomanda il seguente dosaggio. Clcr > 60 ml/min: 4,0 mg; clcr 50 - 60 ml/min: 3,5 mg; clcr 40 - 49 ml/min: 3,3 mg; clcr 30 -39 ml/min: 3,0 mg. Le dosi sono state calcolate assumendo una AUC target di 0,66 (mg.hr/l) (CLcr =75 ml/min). Con la somministrazione della dose ridotta nei pazienti c on compromissione renale si prevede di raggiungere un valore di AUC uguale a quello osservato in pazienti con clearance della creatinina di 75 ml/min. Dopo l'inizio della terapia, la creatinina sierica deve essere determinata prima di ciascuna somministrazione di Acido Zoledronico e il trattamento deve essere sospeso, in caso di peggioramento dellafunzionalita' renale. Negli studi clinici, il peggioramento della fun zionalita' renale e' stato definito come di seguito riportato: per i pazienti con valori basali di creatinina sierica normali (< 1,4 mg/dl o< 124 mcmol/l), un aumento di 0,5 mg/dl o di 44 mcmol/l; per i pazien ti con valori basali di creatinina sierica anormali (> 1,4 mg/dl o > 124 mcmol/l), un aumento di 1,0 mg/dl o di 88 mcmol/l. Negli studi clinici, il trattamento con acido zoledronico e' stato ripristinato solo quando il valore della creatinina e' ritornato ad essere non superiore del 10% rispetto al valore basale. Il trattamento con Acido Zoledronico deve essere ripristinato con lo stesso dosaggio utilizzato prima dell'interruzione del trattamento. Popolazione pediatrica: la sicurezza el'efficacia di acido zoledronico nei bambini di eta' compresa tra 1 a nno e 17 anni non sono state stabilite. Modo di somministrazione: uso endovenoso. Acido Zoledronico 4 mg polvere e solvente per soluzione per infusione, ricostituita e successivamente diluita in 100 ml deve essere somministrato come una singola infusione endovenosa in non meno di 15 minuti. Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata, e' raccomandata una riduzione del dosaggio. >>Istruzioni per la preparazione di Acido Zoledronico a dosaggi ridotti. Prelevare a seconda della necessita' un appropriato volume della soluzione ricostituita (4 mg/5 ml): 4,4 ml per la dose 3,5 mg; 4,1 ml per la dose 3,3 mg; 3,8 ml per la dose 3,0 mg. La quantita' prelevata di soluzione ricostituita deve essere diluita in 100 ml di soluzione sterile salina allo 0,9% p/v oppure di soluzione glucosata al 5% p/v. La dose deve essere somministrata in una singola infusione endovenosa della durata non inferiore a 15 minuti. L'uso di Acido Zoledronico in pazienti pediatrici e' stato studiato in 2 studi clinici nel trattamento di grave osteogenesi. Acido Zoledronico non deve essere utilizzato nella popolazione pediatrica perche' non sono state stabilite efficacia e sicurezza nei bambini. I pazienti devono essere ben idratati prima e dopo la somministrazione di Acido Zoledronico.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Prima della somministrazione di Acido Zoledronico, valutare i pazientiper assicurare loro un adeguato stato di idratazione. Evitare una ecc essiva idratazione in pazienti a rischio di insufficienza cardiaca. Durante la terapia, e' necessario monitorare attentamente i normali parametri metabolici correlati all'ipercalcemia, quali i livelli sierici di calcio, fosfato e magnesio. Se si verificano ipocalcemia, ipofosfatemia o ipomagnesemia, puo' rendersi necessaria una terapia integrativa di breve durata. I pazienti con ipercalcemia non trattata presentano generalmente un certo grado di compromissione renale, considerare un attento monitoraggio della funzionalita' renale. Non trattare i pazientiin trattamento con Acido Zoledronico contemporaneamente con Aclasta o qualsiasi altro bisfosfonato, dal momento che l'effetto combinato di questi agenti e' sconosciuto. La sicurezza ed efficacia di acido zoledronico nei pazienti pediatrici non sono state provate. Insufficienza renale: i pazienti con TIH e che presentano segni di peggioramento della funzionalita' renale devono essere valutati in modo appropriato, considerando se i potenziali benefici del trattamento con Acido Zoledronico siano superiori agli eventuali rischi. La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico deve tenere in considerazione il fatto che l'effetto del trattamento inizia a manifestarsi dopo 2-3 mesi. Il trattamento con Acido Zoledronico e' stato associato a segnalazioni di disturbidella funzionalita' renale. I fattori che possono aumentare il rischi o di peggioramento della funzionalita' renale comprendono la disidratazione, una pre-esistente compromissione renale, cicli multipli di acido zoledronico e di altri bisfosfonati cosi' come l'uso di altri medicinali nefrotossici. Sebbene il rischio sia ridotto con una somministrazione di 4 mg di Acido Zoledronico nell'arco di 15 minuti, il peggioramento della funzionalita' renale puo' comunque verificarsi. Sono stati riportati casi di peggioramento della funzionalita' renale, progressione ad insufficienza renale e dialisi in pazienti dopo la prima dose o dopo una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. Anche un aumento della creatinina sierica si potrebbe osservare in alcuni pazienti in cui acido zoledronico viene somministrato a lungo e al dosaggio raccomandato per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico, sebbene tali casi siano meno frequenti. Prima della somministrazione di ciascuna dose di Acido Zoledronico valutare i livelli sierici di creatinina del paziente. Si raccomanda di iniziare il trattamento con acido zoledronico a dosaggi ridotti nei pazienti con metastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata. Nei pazienti chemostrano durante il trattamento segni di alterazione renale, sospende re il trattamento. Ripristinare l'acido zoledronico solo quando il valore della creatinina sierica ritorna entro il 10% del valore basale. Ripristinare il trattamento con lo stesso dosaggio utilizzato prima dell'interruzione del trattamento. In considerazione del potenziale impatto dei bisfosfonati, compreso l'acido zoledronico, sulla funzionalita'renale, della mancanza di dati clinici di sicurezza in pazienti con g rave compromissione renale basale e di dati limitati di farmacocinetica in pazienti con grave compromissione renale basale, l'uso di Acido Zoledronico non e' raccomandato in pazienti con compromissione renale grave. Insufficienza epatica: poiche' i dati clinici disponibili nei pazienti con grave insufficienza epatica sono limitati, non e' possibilefornire raccomandazioni specifiche in questa popolazione di pazienti. L'osteonecrosi della mascella e' stata riportata in pazienti, sopratt utto in quelli con cancro, in trattamento con bisfosfonati, incluso l'acido zoledronico. Molti di questi pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. La maggioranza delle segnalazioni e' stata associata a procedure di chirurgia dentale come estrazione dentaria. Molti hanno presentato segni di infezione locale inclusa osteomielite. Prima di iniziare il trattamento con i bisfosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio sarebbe opportuno prendere in considerazione la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, questi pazienti devono, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con bisfosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mascella. Sono state riportate fratture atipiche sotto-trocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi. Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in qualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovra-condiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress,settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale compl eta. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale deve essere esaminato il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale si deve prendere in considerazione l'interruzione della terapia con bisfosfonati in attesa di una valutazionedel paziente basata sul rapporto beneficio rischio individuale. Duran te il trattamento con bisfosfonati i pazienti devono essere informati di segnalare qualsiasi dolore alla coscia, all'anca o all'inguine e qualsiasi paziente che manifesti tali sintomi deve essere valutato per la presenza di un'incompleta frattura del femore. Durante l'esperienza post marketing e' stato riportato dolore alle ossa, alle articolazionie/o ai muscoli, grave e occasionalmente invalidante, in pazienti trat tati con bisfosfonati. Tali segnalazioni comunque non sono state frequenti. Questa categoria di farmaci include l'acido zoledronico. Dopo l'inizio del trattamento il tempo di insorgenza dei sintomi variava da un giorno a diversi mesi. La maggior parte dei pazienti ha avuto un'attenuazione dei sintomi dopo l'interruzione del trattamento. Un sottogruppo ha avuto una recidiva dei sintomi quando veniva sottoposto ad un ulteriore trattamento con acido zoledronico o con un altro bisfosfonato.

Interazioni

Negli studi clinici acido zoledronico e' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati, diuretici, antibiotici e analgesici, senza che fossero osservate interazioni clinicamente significative. In vitro l'acido zoledronico ha dimostrato di non legarsi alle proteine plasmatiche e non inibisce gli enzimi del citocromo P450 ma non sono stati effettuati studi clinici specifici di interazionecon altri medicinali. Si consiglia particolare cautela nel caso in cu i i bisfosfonati sono somministrati con aminoglicosidi poiche' entrambi i medicinali possono avere un effetto additivo che da' luogo ad una diminuzione della calcemia per periodi piu' prolungati di quanto richiesto. Si raccomanda cautela quando Acido Zoledronico viene somministrato con altri medicinali potenzialmente nefrotossici. Prestare attenzione anche all'eventuale comparsa di ipomagnesemia durante il trattamento. Nei pazienti con mieloma multiplo, il rischio di disfunzioni renalipuo' essere aumentato quando Acido Zoledronico e' usato in combinazio ne con la talidomide.

Effetti indesiderati

Entro tre giorni dalla somministrazione di Acido Zoledronico, e' statacomunemente riportata una reazione di fase acuta, con sintomi compren denti dolore alle ossa, febbre, affaticamento, artralgia, mialgia e rigidita'; questi sintomi si sono risolti generalmente entro alcuni giorni. Quelli che seguono sono stati identificati come rischi importanti con l'uso del farmaco nelle indicazioni approvate: compromissione della funzionalita' renale, osteonecrosi della mascella, reazione di fase acuta, ipocalcemia, eventi avversi oculari, fibrillazione atriale, anafilassi. Le seguenti reazioni avverse, sono state tratte dagli studi clinici e dalle segnalazioni post-marketing a seguito di somministrazione cronica di 4 mg di acido zoledronico. Le reazioni avverse sono classificate in ordine di frequenza decrescente utilizzando la seguente convenzione: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'; raro: edema angioneurotico. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia, disturbo del sonno; raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; non comune: vertigini, parestesia, alterazione del gusto, ipoestesia, iperestesia, tremore, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite; non comune: visione confusa, sclerite ed infiammazione dell'orbita; molto raro: uveite, episclerite. Patologie cardiache. Non comune: ipertensione, ipotensione, fibrillazione atriale, ipotensione che porta alla sincope o al collasso circolatorio; raro:bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non c omune: dispnea, tosse, broncocostrizione. Patologie gastrointestinali.Comune: nausea, vomito, anoressia; non comune: diarrea, stipsi, dolor i addominali, dispepsia, stomatite, secchezza della bocca. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, rash (compreso rash eritematoso e maculare), aumento della sudorazione. Patologiedel sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolo ri alle ossa, mialgia, artralgia, dolore diffuso; non comune: crampi muscolari, osteonecrosi della mascella. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale; non comune: insufficienza renale acuta, ematuria, proteinuria. Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, sindrome simil-influenzale (inclusa fatica, brividi, malessere e arrossamento); Non comune: astenia, edema periferico, reazioni al sito di iniezione (inclusi dolore, irritazione, gonfiore, indurimento), dolore al torace, aumento del peso corporeo, reazione/shock anafilattico, orticaria. Esami diagnostici. Molto comune: ipofosfatemia; comune: aumento della creatininemia e dell'azotemia, ipocalcemia; non comune: ipomagnesiemia, ipocaliemia; raro:iperkaliemia, ipernatriemia. Compromissione della funzione renale: ac ido zoledronico e' stato associato con segnalazioni di disfunzione renale. I fattori che possono aumentare la possibilita' di un peggioramento della funzione renale includono disidratazione, compromissione renale preesistente, cicli multipli di acido zoledronico o di altri bisfosfonati, cosi' come l'uso concomitante di medicinali nefrotossici o di un tempo di infusione piu' breve di quello generalmente raccomandato. Deterioramento renale, progressione verso l'insufficienza renale e dialisi sono stati riportati in pazienti dopo la dose iniziale o una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. Osteonecrosi della mascella: sono stati riportati casi di osteonecrosi (soprattutto della mascella), principalmente in pazienti con cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimento osseo, come acido zoledronico. Molti di questi pazienti hanno avuto evidenze di infezione localizzata, inclusa osteomielite, e la maggioranza delle segnalazioni riguarda pazienti con cancro sottoposti ad estrazioni dentarie o ad altre chirurgie dentali. L'osteonecrosi della mascella ha diversi fattori di rischio documentatiche comprendono la diagnosi di cancro, le terapie concomitanti (come chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi) e le malattie concomitanti (come anemia, coagulopatie, infezione, malattia al cavo orale gia' in essere). Anche se non e' stata stabilita una causalita', e' raccomandato evitare la chirurgia dentale poiche' la guarigione potrebbe richiedere tempi piu' lunghi. Fibrillazione atriale: in uno studio della durata di 3 -anni, randomizzato, controllato in doppio cieco che valutava l'efficacia e la sicurezza dell'acido zoledronico 5 mg una volta l'anno rispetto al placebo nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale (OPM), l'incidenza complessiva della fibrillazione atriale era 2,5% e 1,9% in pazienti in trattamento rispettivamente con acido zoledronico 5 mg e placebo. La percentuale di eventi avversi seri di fibrillazione atriale era rispettivamente pari a 1,3% e 0,6%. Lo sbilanciamentoosservato in questo studio non e' stato osservato in altri studi con acido zoledronico, inclusi quelli con acido zoledronico 4 mg ogni 3-4 settimane in pazienti oncologici. Il meccanismo alla base dell'aumentata incidenza di fibrillazione atriale in questo singolo studio non e' noto. Reazione di fase acuta: questa reazione avversa al medicinale comprende una molteplicita' di sintomi che includono febbre, mialgia, mal di testa, dolore alle estremita', nausea, vomito, diarrea e artralgia. Il tempo di insorgenza e' <= 3 giorni dopo l'infusione di acido zoledronico e la reazione e' anche definita con i termini "sintomi simil-influenzali" o sintomi "post-dose". Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni (frequenza rara): frattureatipiche sotto-trocanteriche e diafisarie del femore (reazione avvers a di classe dei bisfosfonati).

Gravidanza e allattamento

Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di acido zoledronico indonne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione effettuati con acid o zoledronico su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Acido Zoledronico non deve essere usato durante la gravidanza. Non e' noto se l'acido zoledronico sia escreto nel latte materno. Acido Zoledronico e' controindicato nelle donne che allattano. L'acido zoledronico e' stato studiato nei ratti per i potenziali eventi avversi sulla fertilita' deigenitori e della generazione F1. Ha mostrato effetti farmacologici mo lto evidenti considerati correlati all'inibizione del composto sul metabolismo del calcio scheletrico, determinando ipocalcemia nel periparto, un effetto della classe dei bisfosfonati, distocia e anticipata chiusura dello studio. Per questo motivo tali risultati hanno precluso ladeterminazione definitiva degli effetti dell'acido zoledronico sulla fertilita' nell'uomo.