Acido Zoledronico Fre - Fl4mg5ml
Dettagli:
Nome:Acido Zoledronico Fre - Fl4mg5mlCodice Ministeriale:042277018
Principio attivo:Acido Zoledronico Monoidrato
Codice ATC:M05BA08
Fascia:H
Prezzo:134.49
Produttore:Fresenius Kabi Italia Srl
SSN:Medicinale ospedaliero dispensabile in farmacia a totale carico del cittadino
Ricetta:RNRL - vendibili al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o di specialisti art.93 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco generico
Forma:Concentrato per soluzione per infusione
Contenitore:Flacone
Iva:10%
Temp. Conservazione:Nessuna particolare condizione di conservazione
Scadenza:36 mesi
Denominazione
ACIDO ZOLENDRONICO FRESENIUS KABI 4 MG/5 ML
Formulazioni
Acido Zoledronico Fre - Fl4mg5ml
Acido Zoledronico Fre - 4fl 4mg
Categoria farmacoterapeutica
Farmaci che agiscono su struttura ossea e mineralizzazione.
Principi attivi
Acido zoledronico (come monoidrato).
Eccipienti
Mannitolo; sodio citrato; acqua per preparazioni iniettabili.
Indicazioni
Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico (fratture patologiche, schiacciamenti vertebrali, radioterapia o interventi chirurgici all'osso, ipercalcemia neoplastica) in pazienti adulti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso; trattamento di pazienti adulti con ipercalcemia neoplastica (TIH).
Controindicazioni / effetti secondari
Ipersensibilita' al principio attivo, ad altri bisfosfonati o ad uno qualsiasi degli eccipienti; allattamento al seno.
Posologia
Il medicinale deve essere prescritto e somministrato ai pazienti solo da personale sanitario professionista con esperienza nella somministrazione di bisfosfonati per via endovenosa. >>Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso. Adulti e anziani: la dose raccomandata nella prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato che interessano l'osso e' di 4 mg di acido zoledronico ogni 3 o 4 settimane. Ai pazienti deve essere somministrato anche un supplemento di 500 mg/die di calcio per via orale e 400 UI/die di vitamina D. La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi scheletrici correlati deve considerare che l'insorgenza dell'effettodel trattamento si manifesta in 2-3 mesi. >>Trattamento della TIH. Ad ulti e anziani: la dose raccomandata nell'ipercalcemia (calcemia corretta con albumina >= 12,0 mg/dl o 3,0 mmol/l) e' di una dose singola di4 mg di acido zoledronico. Compromissione renale TIH: in pazienti con TIH che manifestano anche una grave compromissione della funzionalita ' renale il trattamento con acido zoledronico deve essere considerato solo dopo valutazione dei rischi e benefici del trattamento. Negli studi clinici sono stati esclusi i pazienti con valori di creatinina sierica > 400 mcmol/l o > 4,5 mg/dl. Non e' necessario alcun adattamento della dose in pazienti con TIH con valori di creatinina sierica < 400 mcmol/l o < 4,5 mg/dl. Prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti affetti da tumori maligni allo stadio avanzato: prima di iniziare il trattamento nei pazienti con mieloma multiplo o con metastasi ossee da tumori solidi devono essere determinate la creatinina sierica e la clearance della creatinina (CLcr). La CLcr e' calcolata dalla creatinina sierica mediante la formula di Cockcroft-Gault. Il farmaco non e' raccomandato per pazienti che presentano prima dell'inizio della terapia una grave compromissione della funzionalita' renale, definita per questa popolazione come CLcr < 30 ml/min. Negli studi clinici con acido zoledronico sono stati esclusi i pazienti con valoridi creatinina sierica > 265 mcmol/l o > 3,0 mg/dl. Nei pazienti con m etastasi ossee che presentano compromissione renale da lieve a moderata prima di iniziare la terapia, definita per questa popolazione come CLcr 30-60 ml/min, si raccomanda il seguente dosaggio di acido zoledronico. Clcr > 60 ml/min: 4,0 mg acido zoledronico; clcr 50 - 60 ml/min: 3,5 mg acido zoledronico; clcr 40 - 49 ml/min: 3,3 mg acido zoledronico; clcr 30 - 39 ml/min: 3,0 mg acido zoledronico. Le dosi sono state calcolate assumendo una AUC target di 0,66 (mg hr/l) (CLcr = 75 ml/min). Con la somministrazione della dose ridotta nei pazienti con compromissione renale si prevede di raggiungere un valore di AUC uguale a quello osservato in pazienti con clearance della creatinina di 75 ml/min. Dopo l'inizio della terapia, la creatinina sierica deve essere determinata prima di ciascuna somministrazione di acido zoledronico ed, in caso di peggioramento della funzionalita' renale, il trattamento deve essere evitato. Negli studi clinici, il peggioramento della funzionalita' renale e' stato definito come di seguito riportato: per i pazienti con valori basali di creatinina sierica normali (< 1,4 mg/dl o < 124 mcmol/l), un aumento di 0,5 mg/dl o di 44 mcmol/l; per i pazienti con valori basali di creatinina sierica anormali (> 1,4 mg/dl o > 124 mcmol/l), un aumento di 1,0 mg/dl o di 88 mcmol/l. Negli studi clinici, il trattamento con acido zoledronico e' stato ripristinato solo quando il valore della creatinina e' ritornato ad essere non superiore del 10% rispetto al valore basale. Il trattamento con acido zoledronico deve essere ripristinato con lo stesso dosaggio utilizzato prima dell'interruzione del trattamento. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia di acido zoledronico nei bambini di eta' compresa tra 1 anno e 17 anni non sono state stabilite. Modo di somministrazione: uso endovenoso. Acido Zoledronico 4 mg/5ml concentrato per soluzione per infusione,successivamente diluito in 100 ml, deve essere somministrato come una singola infusione endovenosa in non meno di 15 minuti. Nei pazienti c on compromissione renale lieve o moderata, e' raccomandata una riduzione del dosaggio di acido zoledronico. >>Istruzioni per la preparazionedi Acido Zoledronico a dosaggi ridotti. Prelevare a seconda della nec essita' un appropriato volume del concentrato, come riportato di seguito: 4,4 ml per la dose 3,5 mg; 4,1 ml per la dose 3,3 mg; 3,8 ml per la dose 3,0 mg. La quantita' prelevata di concentrato deve essere diluita ulteriormente in 100 ml di soluzione sterile salina allo 0,9% p/v odi soluzione glucosata al 5% p/v. La dose deve essere somministrata i n una singola infusione endovenosa della durata non inferiore a 15 minuti. Il concentrato di acido zoledronico non deve essere miscelato consoluzioni per infusione contenenti calcio o altri cationi bivalenti c ome ad esempio la soluzione di Ringer lattato, e deve essere somministrato come una singola soluzione endovenosa in una linea di infusione separata. I pazienti devono essere mantenuti in buono stato di idratazione prima e dopo la somministrazione di acido zoledronico.
Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Avvertenze
Prima della somministrazione di acido zoledronico, valutare i pazientiattentamente per assicurare loro un adeguato stato di idratazione. Ev itare una eccessiva idratazione in pazienti a rischio di insufficienzacardiaca. Durante la terapia con acido zoledronico, e' necessario mon itorare attentamente i normali parametri metabolici correlati all'ipercalcemia, quali i livelli sierici di calcio, fosfato e magnesio. Se siverificano ipocalcemia, ipofosfatemia o ipomagnesemia, puo' rendersi necessaria una terapia integrativa di breve durata. I pazienti con ipercalcemia non trattata presentano generalmente un certo grado di compromissione della funzionalita' renale, pertanto considerare un attento monitoraggio della funzionalita' renale. Altri prodotti contenenti acido zoledronico come principio attivo sono disponibili per l'indicazione dell'osteoporosi e il trattamento del morbo di Paget dell'osso. Non trattare i pazienti con acido zoledronico contemporaneamente trattati con altri medicinali contenenti acido zoledronico o qualsiasi altro bisfosfonato, dal momento che l'effetto combinato di questi agenti non e' noto. Valutare i pazienti con TIH e che presentano segni di compromissione della funzionalita' renale in modo appropriato, considerando sei potenziali benefici del trattamento con acido zoledronico siano sup eriori agli eventuali rischi. La decisione di trattare i pazienti con metastasi ossee per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico deve tenere in considerazione il fatto che l'effetto del trattamento inizia a manifestarsi dopo 2-3 mesi. Acido Zoledronico e' stato associato a segnalazioni di disturbi della funzionalita' renale. I fattori che possono aumentare il rischio di peggioramento della funzionalita' renale comprendono la disidratazione, una pre-esistente compromissione renale, cicli multipli di acido zoledronico e di altri bisfosfonati cosi' come l'uso di altri medicinali nefrotossici. Sebbene il rischio sia ridotto con una somministrazione di acido zoledronico 4 mg nell'arco di 15 minuti, il peggioramento della funzionalita' renale puo' comunque verificarsi. Sono stati riportati peggioramento della funzionalita' renale, progressione ad insufficienza renale e dialisi in pazienti dopo la prima dose o dopo una singola dose di 4 mg di acido zoledronico. Un aumento della creatinina sierica si puo' anche osservare in alcuni pazienti in cui l'acido zoledronico viene somministrato a lungo termine e al dosaggio raccomandato per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico, sebbene tali casi siano meno frequenti. Prima della somministrazione di ciascuna dose di acido zoledronicovalutare i livelli sierici di creatinina del paziente. Si raccomanda di iniziare il trattamento a dosaggi ridotti in pazienti con metastasiossee che presentano compromissione della funzionalita' renale da lie ve a moderata. Nei pazienti che mostrano durante il trattamento segni di alterazione renale, sospendere il trattamento. Ripristinare il farmaco solo quando il valore della creatinina sierica ritorna entro il 10% del valore basale. Rispristinare il trattamento con lo stesso dosaggio utilizzato prima dell'interruzione del trattamento. In considerazione del potenziale impatto dell'acido zoledronico sulla funzionalita' renale, della mancanza di dati clinici di sicurezza in pazienti con grave compromissione renale basale (definita negli studi clinici come creatinina sierica >= 400 mcmol/l o >= 4,5 mg/dl per i pazienti con TIH e>= 265 mcmol/l o >= 3,0 mg/dl rispettivamente per pazienti con cancro e metastasi ossee) e di dati limitati di farmacocinetica in pazienti con grave compromissione renale basale (clearance della creatinina < 30 ml/min), l'uso di acido zoledronico non e' raccomandato in pazienti con compromissione renale grave. Poiche' i dati clinici disponibili nei pazienti con grave insufficienza epatica sono limitati, non e' possibile fornire raccomandazioni specifiche in questa popolazione di pazienti. L'osteonecrosi della mascella (ONJ) e' stata riportata in pazienti, soprattutto in quelli con cancro, in trattamento con medicinali cheinibiscono il riassorbimento osseo come acido zoledronico. Molti di q uesti pazienti erano trattati anche con chemioterapia e corticosteroidi. La maggioranza delle segnalazioni e' stata associata a procedure dichirurgia dentale come estrazione dentaria. Molti hanno presentato se gni di infezione locale inclusa osteomielite. Prima di iniziare il trattamento con i bisfosfonati in pazienti con concomitanti fattori di rischio sarebbe opportuno considerare la necessita' di un esame odontoiatrico con le appropriate procedure dentistiche preventive. Durante il trattamento, se possibile, evitare procedure dentarie invasive. Nei pazienti che hanno sviluppato osteonecrosi della mascella durante la terapia con i bisfosfonati, la chirurgia dentaria puo' esacerbare la condizione. Per i pazienti che necessitano di chirurgia dentale, non ci sono dati disponibili per suggerire che l'interruzione del trattamento con i bisfosfonati riduca il rischio di osteonecrosi della mascella. Durante l'esperienza post marketing e' stato riportato dolore alle ossa,alle articolazioni e/o ai muscoli, grave e occasionalmente invalidant e, in pazienti trattati con acido zoledronico. Tali segnalazioni comunque non sono state frequenti. Dopo l'inizio del trattamento il tempo di insorgenza dei sintomi variava da un giorno a diversi mesi. La maggior parte dei pazienti ha avuto un'attenuazione dei sintomi dopo l'interruzione del trattamento. Un sottogruppo ha avuto una recidiva dei sintomi quando veniva sottoposto ad un ulteriore trattamento con acido zoledronico o con un altro bisfosfonato. Sono state riportate fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore, principalmente in pazienti in terapia da lungo tempo con bisfosfonati per l'osteoporosi.Queste fratture trasversali o oblique corte, possono verificarsi in q ualsiasi parte del femore a partire da appena sotto il piccolo trocantere fino a sopra la linea sovracondiloidea. Queste fratture si verificano spontaneamente o dopo un trauma minimo e alcuni pazienti manifestano dolore alla coscia o all'inguine, spesso associato a evidenze di diagnostica per immagini di fratture da stress, settimane o mesi prima del verificarsi di una frattura femorale completa. Le fratture sono spesso bilaterali; pertanto nei pazienti trattati con bisfosfonati che hanno subito una frattura della diafisi femorale esaminare il femore controlaterale. E' stata riportata anche una limitata guarigione di queste fratture. Nei pazienti con sospetta frattura atipica femorale considerare l'interruzione della terapia con bisfosfonati. Questo medicinalecontiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose.
Interazioni
Negli studi clinici l'acido zoledronico, e' stato somministrato in concomitanza a farmaci antitumorali comunemente usati, diuretici, antibiotici e analgesici, senza che fossero osservate interazioni clinicamente significative. In vitro l'acido zoledronico ha dimostrato di non legarsi alle proteine plasmatiche e di non inibire gli enzimi del citocromo P450 ma non sono stati effettuati studi clinici specifici di interazione con altri farmaci. Si consiglia particolare cautela nel caso in cui i bisfosfonati sono somministrati con aminoglicosidi poiche' entrambi i farmaci possono avere un effetto additivo che da' luogo ad una diminuzione della calcemia per periodi piu' prolungati di quanto richiesto. Si raccomanda cautela quando il medicinale viene somministrato con altri medicinali potenzialmente nefrotossici. Prestare attenzione anche all'eventuale comparsa di ipomagnesemia durante il trattamento. Nei pazienti con mieloma multiplo, il rischio di disfunzione renale puo'essere aumentato quando il farmaco viene usato in combinazione con la talidomide. Relazioni sull'osteonecrosi della mascella sono state ric evute nei pazienti trattati con l'acido zoledronico e in concomitanza con altri medicinali anti angiogenici.
Effetti indesiderati
I seguenti effetti indesiderati, sono stati tratti dagli studi clinicie dalle segnalazioni post-marketing a seguito di somministrazione cro nica di acido zoledronico 4 mg. Gli effetti indesiderati sono classificati in ordine di frequenza decrescente utilizzando i seguenti parametri convenzionali: molto comune (>= 1/10), comune (>= 1/100, < 1/10), non comune (>= 1/1.000, < 1/100), raro (>= 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Comune: anemia; non comune: trombocitopenia, leucopenia; raro: pancitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita'; raro: edema angioneurotico. Disturbi psichiatrici. Non comune: ansia, disturbo del sonno; raro: confusione. Patologie del sistema nervoso. Comune: mal di testa; non comune: capogiri, parestesia, alterazione del gusto, ipoestesia, iperestesia, tremore, sonnolenza. Patologie dell'occhio. Comune: congiuntivite; non comune: visione offuscata, sclerite ed infiammazione dell'orbita; molto raro: uveite, episclerite. Patologie cardiache. Non comune: ipertensione, ipotensione, fibrillazione atriale, ipotensione che porta a sincope o a collasso circolatorio; raro: bradicardia. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche. Non comune: dispnea, tosse, broncocostrizione. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, vomito, anoressia; non comune: diarrea, stipsi, dolore addominale, dispepsia, stomatite, bocca secca. Patologiedella cute e del tessuto sottocutaneo. Non comune: prurito, eruzione cutanea (compreso esantema maculare eritematoso), aumento della sudorazione. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Comune: dolori alle ossa, mialgia, artralgia, dolore diffuso; non comune: crampi muscolari, osteonecrosi della mascella. Patologie renali e urinarie. Comune: compromissione renale; non comune: insufficienzarenale acuta, ematuria, proteinuria. Patologie sistemiche e condizion i relative alla sede di somministrazione. Comune: febbre, sindrome simil-influenzale (inclusi affaticamento, irrigidimento, malessere e arrossamento); non comune: astenia, edema periferico, reazioni al sito di iniezione (inclusi dolore, irritazione, gonfiore, indurimento), doloreal torace, aumento di peso, reazione/shock anafilattico, orticaria. E sami diagnostici. Molto comune: ipofosfatemia; comune: aumento della creatininemia e dell'azotemia, ipocalcemia; non comune: ipomagnesiemia,ipocaliemia; raro: ipercaliemia, ipernatriemia. Compromissione della funzionalita' renale: l'acido zoledronico, e' stato associato con segnalazioni di disfunzione renale. In un'analisi combinata dei dati sullasicurezza provenienti da studi di registrazione di acido zoledronico per la prevenzione di eventi correlati all'apparato scheletrico in pazienti con tumori avanzati che interessano l'osso, la frequenza di eventi avversi relativi alla compromissione renale connessi all'acido zoledronico (reazioni avverse) e' la seguente: mieloma multiplo, cancro della prostata, cancro al seno, del polmone e altri tumori solidi. I fattori che possono aumentare la possibilita' di un deterioramento della funzionalita' renale includono disidratazione, compromissione renale preesistente, cicli multipli di acido zoledronico o di altri bisfosfonati, cosi' come l'uso concomitante di prodotti medicinali nefrotossici o di un tempo di infusione piu' breve di quello generalmente raccomandato. Deterioramento renale, progressione verso l'insufficienza renale e dialisi sono stati riportati in pazienti dopo la dose iniziale o unasingola dose di 4 mg di acido zoledronico. Sono stati riportati casi di osteonecrosi (soprattutto della mascella), principalmente in pazienti con cancro trattati con medicinali che inibiscono il riassorbimentoosseo, come l'acido zoledronico. Molti di questi pazienti hanno avuto evidenze di infezione localizzata, inclusa osteomielite, e la maggior anza delle segnalazioni riguarda pazienti con cancro dopo estrazioni dentarie o altre chirurgie dentali. L'osteonecrosi della mascella ha diversi fattori di rischio documentati che comprendono la diagnosi di cancro, le terapie concomitanti (come chemioterapia, radioterapia, corticosteroidi) e le malattie concomitanti (come anemia, coagulopatie, infezione, malattia al cavo orale pre-esistente). Anche se non e' stata stabilita una causalita', si raccomanda di evitare la chirurgia dentalepoiche' la guarigione potrebbe richiedere tempi piu' lunghi. Fibrilla zione atriale: in uno studio della durata di 3 anni, randomizzato, controllato in doppio cieco che valutava l'efficacia e la sicurezza dell'acido zoledronico 5 mg una volta l'anno rispetto al placebo nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale (OPM), l'incidenza complessiva della fibrillazione atriale era 2,5% e 1,9% in pazienti in trattamentorispettivamente con acido zoledronico 5 mg e placebo. La percentuale di eventi avversi seri di fibrillazione atriale era pari a 1,3% e 0,6%in pazienti in trattamento rispettivamente con acido zoledronico 5 mg e placebo. Lo sbilanciamento osservato in questo studio non e' stato osservato in altri studi con acido zoledronico, inclusi quelli con acido zoledronico 4 mg ogni 3-4 settimane in pazienti oncologici. Il meccanismo alla base dell'aumentata incidenza di fibrillazione atriale in questo singolo studio non e' noto. Reazione di fase acuta: questa reazione avversa al medicinale comprende una molteplicita' di sintomi che includono febbre, mialgia, cefalea, dolore alle estremita', nausea, vomito, diarrea e artralgia. Il tempo di insorgenza e' <= 3 giorni dopo l'infusione di acido zoledronico, e la reazione e' anche definita con i termini sintomi "simil-influenzali" o "post-dose". Durante l'esperienza post-marketing sono state riportate le seguenti reazioni (frequenza rara): fratture atipiche sottotrocanteriche e diafisarie del femore (reazione avversa di classe dei bisfosfonati).
Gravidanza e allattamento
Non vi sono dati adeguati provenienti dall'uso di acido zoledronico indonne in gravidanza. Gli studi sulla riproduzione effettuati con acid o zoledronico su animali hanno evidenziato una tossicita' riproduttiva. Il rischio potenziale per gli esseri umani non e' noto. Il farmaco non deve essere usato durante la gravidanza. Non e' noto se l'acido zoledronico e' escreto nel latte materno. Il medicinale e' controindicatonelle donne che allattano. L'acido zoledronico e' stato studiato nei ratti per i potenziali eventi avversi sulla fertilita' dei genitori e della generazione F1. Questo ha mostrato effetti farmacologici molto evidenti considerati correlati all'inibizione del composto sul metabolismo del calcio scheletrico, determinando ipocalcemia nel periparto, uneffetto della classe dei bisfosfonati, distocia e anticipata chiusura dello studio. Per questo motivo tali risultati hanno precluso la dete rminazione definitiva degli effetti dell'acido zoledronico sulla fertilita' nell'uomo.