Abba - 12bust 875mg+125mg
Dettagli:
Nome:Abba - 12bust 875mg+125mgCodice Ministeriale:036816027
Principio attivo:Amoxicillina Triidrato/Potassio Clavulanato
Codice ATC:J01CR02
Fascia:A
Prezzo:7.9
Rimborso:7.9
Produttore:Fidia Farmaceutici Spa
SSN:Concedibile esente
Ricetta:RR - ricetta ripetibile art.88 DL 219/06
Tipo prodotto:Farmaco etico
Forma:Polvere per sospensione orale
Contenitore:Bustina
Iva:10%
Temp. Conservazione:Non superiore a +25, conservare il prodotto nella confezione originale
Scadenza:24 mesi
Categoria farmacoterapeutica
Associazione di penicilline inclusi gli inibitori delle b-lattamasi.
Principi attivi
Compresse: amoxicillina triidrato corrispondente ad amoxicillina 875 mg, potassio clavulanato corrispondente ad acido clavulanico 125 mg. Polvere per sospensione orale: amoxicillina triidrato corrispondente ad amoxicillina 875 mg, potassio clavulanato corrispondente ad acido clavulanico 125 mg.
Eccipienti
Compresse rivestite con film: silice colloidale anidra, magnesio stearato, sodio amido glicolato, cellulosa microcristallina, idrossipropilmetilcellulosa, talco, titanio diossido, dietilftalato, dimeticone. Polvere per sospensione orale: silice colloidale anidra, aspartame, aromagusto arancia.
Indicazioni
Il medicinale e' indicato per la terapia di infezioni batteriche sostenute da germi sensibili, quali comunemente si riscontrano nelle: infezioni delle vie respiratorie ed infezioni otomastoidee; infezioni dellevie uro-genitali; infezioni della pelle e dei tessuti molli; infezion i ginecologiche; infezioni enteriche e delle vie biliari.
Controindicazioni / effetti secondari
Pazienti con anamnesi di ipersensibilita' agli antibiotici b-lattamiciquali penicilline e cefalosporine. Precedenti di ittero/disfunzione e patica associati ad amoxicillina/acido clavulanico.
Posologia
>>Adulti, inclusi gli anziani: 1 compressa o 1 bustina, due volte al giorno. La posologia puo' essere aumentata a 1 compressa o 1 bustina da875 mg + 125 mg, tre volte al giorno, in funzione del tipo e della gr avita' dell'infezione. >>Bambini: per i bambini di peso superiore ai 40 kg dovrebbe essere utilizzato lo stesso schema posologico valido pergli adulti. >>Insufficienza renale: per adulti e bambini con clearanc e della creatinina superiore a 30 ml/min non si richiedono aggiustamenti posologici. Le formulazioni del farmaco non sono adeguate per la somministrazione negli adulti e nei bambini con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min. >>Insufficienza epatica. Adulti e bambini: al momento non sono disponibili dati sufficienti per suggerire indicazioni posologiche adeguate. Somministrare con cautela, monitorando la funzionalita' epatica ad intervalli regolari. Modo di somministrazione: per migliorare l'assorbimento e la tollerabilita' gastrointestinale del farmaco, se ne consiglia la somministrazione subito prima del pasto.Qualora si renda necessario e' possibile iniziare la terapia con una formulazione iniettabile di amoxicillina e acido clavulanico e successivamente continuare con il prodotto. La durata del trattamento deve essere stabilita in rapporto all'evoluzione della forma infettiva. Come per ogni trattamento antibiotico, sospendere la somministrazione non prima di 48 ore dopo lo sfebbramento e la guarigione clinica. Qualora il trattamento dovesse essere prolungato oltre 14 giorni, e' opportuno procedere sotto controllo medico. Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessita' sotto il diretto controllo del medico. Bustine: il contenuto delle bustine deve essere sciolto in un po' di acqua prima della somministrazione. Compresse: al fine di facilitarne la deglutizione, le compresse possono essere suddivise, ma vanno assunte immediatamente.
Conservazione
Conservare nella confezione originale per riparare il prodotto dalla luce e dall'umidita' a temperatura non superiore a 25 gradi C.
Avvertenze
Prima di iniziare una terapia con il farmaco, deve essere condotta un'indagine accurata riguardante precedenti reazioni di ipersensibilita' alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri allergeni. In pazientiin terapia con penicilline sono state segnalate reazioni di ipersensi bilita' grave e occasionalmente fatale (reazioni anafilattoidi). Tali reazioni sono state riportate per lo piu' a seguito di impiego parenterale di penicilline, molto raramente a seguito di impiego orale. L'insorgenza di tali reazioni e', comunque, piu' frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilita' alle penicilline. Puo' esistere allergenicita' crociata con penicilline e cefalosporine. In caso di reazioni allergica si deve interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di anafilassi, immediato trattamento con adrenalina e altre opportune misure di emergenza (puo' essere richiesto il trattamento con ossigeno, steroidi per via endovenosa: assicurarsi della pervieta' delle vie aeree anche ricorrendo, quando necessario, all'intubazione). Si deve evitare la somministrazione del farmaco qualora si sospetti la mononucleosi infettiva, poiche' in questa condizione l'utilizzo di amoxicillina e' stato associato alla comparsa di rash morbilliforme. L'uso prolungato di penicilline, cosi' come di altri antibiotici, puo' favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, inclusi i funghi, che richiede l'adozione di adeguate misure terapeutiche. Nei trattamenti prolungati sono raccomandabili controlli periodici della crasi ematica edella funzionalita' epatica e renale. Raramente, in pazienti in tratt amento con il medicinale, e' stato segnalato allungamento del tempo diprotrombina. Pertanto, in caso di somministrazione concomitante di an ticoagulanti, si deve effettuare un monitoraggio adeguato di tale parametro. Il farmaco deve essere utilizzato con cautela in pazienti con disfunzione epatica. In pazienti affetti da insufficienza renale, la posologia deve essere adeguata in funzione del grado di compromissione renale. Nei pazienti con ridotta emissione di urina, e' stata osservatamolto raramente cristalluria, soprattutto a seguito di terapia parent erale. Durante la somministrazione di amoxicillina a dosi elevate, si consiglia di mantenere una assunzione di liquidi ed una emissione di urina adeguate, al fine di ridurre la possibilita' di cristalluria da amoxicillina. La polvere per sospensione orale contiene aspartame, fonte di fenilalanina: il prodotto puo' essere pericoloso per soggetti effetti da fenilchetonuria.
Interazioni
Si sconsiglia l'uso concomitante di probenecid. Il probenecid diminuisce la secrezione tubulare renale di amoxicillina: la contemporanea somministrazione con il farmaco puo' determinare un aumento e un prolungamento nel tempo dei livelli ematici di amoxicillina, ma non di acido clavulanico. La contemporanea assunzione di allopurinolo e amoxicillinapuo' aumentare la probabilita' che insorgano reazioni allergiche cuta nee. Non sono disponibili dati sull'uso concomitante di allopurinolo eil medicinale. E' noto un effetto terapeutico sinergico tra le penici lline semisintetiche e gli aminoglicosidi. L'acido acetilsalicilico, il fenilbutazone o altri farmaci antinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con penicilline, ne aumentano i livelli plasmatici e l'emivita. Come anche altri antibiotici ad ampio spettro, il farmaco puo' ridurre l'efficacia di contraccettivi orali e di cio' devono essere avvisati i pazienti.
Effetti indesiderati
Per determinare la frequenza degli effetti indesiderati, da molto comuni a rari, sono stati utilizzati i dati provenienti da studi clinici estesi. Le frequenze assegnate a tutti gli altri effetti indesiderati (ovvero a quelli che si presentano <1/10000) sono state determinate utilizzando soprattutto dati post-marketing e si riferiscono alla frequenza delle segnalazioni piuttosto che alla frequenza effettiva. La seguente convenzione e' stata utilizzata per la classificazione delle frequenze: molto comune >1/10, comune >1/100 e <1/10, non comune >1/1000 e <1/100, raro >1/10000 e <1/1000 molto raro <1/10000. Infezioni ed infestazioni. Comuni: candidiasi mucocutanea. Disturbi ematici e del sistema linfatico. Rari: leucopenia (compresa neutropenia) e trombocitopenia reversibili; molto rari: agranulocitosi ed anemia emolitica reversibili. Prolungamento del tempo di sanguinamento e di protrombina. Porpora, eosinofilia. Disturbi del sistema immunitario. Molto rari: edema angioneurotico, anafilassi, sindrome tipo malattia da siero, vasculite da ipersensibilita'. Disturbi del sistema nervoso centrale. Non comuni:vertigini, mal di testa; molto rari: iperattivita' reversibile e conv ulsioni. Le convulsioni possono verificarsi in pazienti con funzionalita' renale compromessa o in pazienti trattati con dosi elevate di farmaco. Disturbi gastrointestinali. Adulti. Molto comuni: diarrea; comuni: nausea, vomito. Bambini. Comuni: diarrea, nausea, vomito. Tutte le popolazioni La nausea e' piu' spesso associata ai dosaggi orali piu' elevati. Se le reazioni gastrointestinali sono evidenti, queste possono essere ridotte se si somministra il medicinale subito prima del pasto.Non comune: cattiva digestione; molto rari: colite associata ad antib iotici (inclusa la colite pseudomembranosa e la colite emorragica). Molto raramente e' stata segnalata nei bambini variazione della colorazione superficiale dei denti. Una buona igiene orale puo' aiutare nel prevenire tale variazione, che di solito puo' essere eliminata con lo spazzolamento. Glossite. Disturbi epato-biliari. Non comuni: moderati incrementi dei livelli delle transaminasi, AST e/o ALT, si sono osservati in pazienti trattati con antibiotici della classe dei beta-lattamici, ma il loro significato non e' noto. Molto rari: epatite ed ittero colestatico. Tali eventi sono stati segnalati con altre penicilline e cefalosporine. Gli eventi epatici sono stati riportati prevalentemente nei pazienti di sesso maschile e nei pazienti anziani e possono essere associati al trattamento prolungato. Bambini: tali eventi sono stati segnalati molto raramente nei bambini. Tutte le popolazioni: segni e sintomi, di solito, compaiono durante o subito dopo il trattamento, ma in alcuni casi si possono manifestare dopo molte settimane dalla fine del trattamento. Questi sono di solito reversibili. Gli eventi epatici possono essere gravi e solo in circostanze estremamente rare sono stati segnalati eventi fatali. Tali casi si sono presentati quasi sempre in pazienti affetti da gravi patologie di base o che assumevano in concomitanza farmaci di cui e' nota la potenzialita' di indurre effetti epatici. Disturbi dermatologici e del tessuto sottocutaneo. Non comuni: rash cutaneo, prurito, orticaria; rari: eritema multiforme; molti rari: Sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, dermatiteesfoliativa bollosa, pustolosi esantematosa generalizzata acuta. Il t rattamento deve essere sospeso qualora compaiano reazioni d'ipersensibilita' di tipo dermatologico. L'incidenza di reazioni cutanee puo' essere piu' alta in pazienti con mononucleosi infettiva o leucemia linfatica. Disturbi renali ed urinari. Molto rari: nefrite interstiziale, cristalluria.
Gravidanza e allattamento
Gravidanza. Studi di riproduzione condotti negli animali (topi e rattitrattati con dosi fino a 10 volte superiori a quelle utilizzate nell' uomo) non hanno evidenziato effetti teratogeni dopo somministrazione del prodotto. Nel corso di uno studio singolo in donne con rottura prematura pretermine delle membrane fetali (pPROM) e' stato osservato che il trattamento profilattico con il farmaco puo' essere associato ad unaumentato rischio di enterocolite necrotizzante nel neonato. Come per tutti i farmaci, si consiglia di evitare la somministrazione del medi cinale in gravidanza, fatta eccezione per i casi di effettiva necessita' e sotto il diretto controllo del medico. Allattamento: si consigliacautela durante l'allattamento. Fatta eccezione per il rischio di sen sibilizzazione associato all'escrezione di tracce di amoxicillina nel latte materno, non sono noti effetti negativi per il neonato.