(ANSA) - ROMA, 02 MAG - Il trattamento con un farmaco
anti-androgeno di nuova generazione, enzalutamide, associato
alla terapia di deprivazione androgenica (la cosiddetta
castrazione farmacologica), riduce del 58% il rischio di
metastasi o morte nei pazienti con tumore alla prostata ad alto
rischio di recidiva. Questo risultato, seppure in misura più
contenuta, si raggiunge anche senza ricorrere alla castrazione
farmacologica. È uno dei dati che emerge dallo studio di fase
III Embark, presentato al Congresso dell'American Urological
Association, che si è chiuso ieri a Chicago.
"Dopo il trattamento primario, due pazienti su tre
guariscono, ma si stima che, dieci anni dopo aver ricevuto una
terapia 'definitiva' per il carcinoma prostatico, circa un terzo
vada incontro a recidiva biochimica con livelli di PSA che
aumentano progressivamente. Questi uomini hanno maggiori
probabilità di morire per il cancro", spiega Ugo De Giorgi,
direttore Oncologia Clinica e Sperimentale dell'IRCCS Istituto
Romagnolo per lo Studio dei Tumori 'Dino Amadori' di Meldola,
che ha partecipato al lavoro.
Lo studio ha coinvolto 1.068 pazienti con queste
caratteristiche, evidenziando una riduzione del 58% della
probabilità che la malattia si diffonda in altre parti del
corpo, un miglioramento del 93% del tempo alla progressione del
PSA e del 64% del tempo all'utilizzo di una nuova terapia
antitumorale. La ricerca ha evidenziato risultati importanti
anche con il solo enzatulamide, con miglioramenti pari,
rispettivamente, al 37%, 67% e 46%.
Lo studio, secondo De Giorgi, dimostra per la prima volta che
"è possibile evitare del tutto la castrazione farmacologica",
che finora ha rappresentato lo standard di cura per questi
pazienti. Questo trattamento "garantisce remissioni durature ma
ha pesanti effetti collaterali", spiega l'oncologo. Proprio per
questo "circa il 10%, soprattutto giovani, rifiutano questa
opzione o cercano di ritardarla il più possibile. Ma la
dilazione delle cure può portare a una progressione rapida del
tumore e a una peggiore prognosi", conclude De Giorgi. (ANSA).
Tumore prostata, cura è efficace anche senza castrazione
Previene metastasi e morte in malati ad alto rischio di recidive
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