(ANSA) - ROMA, 31 MAR - Il consumo eccessivo di sale è
collegato alla formazione di placche aterosclerotiche nelle
carotidi, le arterie che attraversano il collo, e nei vasi che
irrorano il cuore: le coronarie. Ciò avviene anche se i livelli
di pressione arteriosa sono nella norma. È il risultato di uno
studio coordinato dal Karolinska Institutet di Stoccolma e
pubblicato su European Heart Journal - Open.
La ricerca ha preso in considerazione i dati di oltre 10 mila
svedesi tra i 50 e i 64 anni coinvolti in un grande progetto di
ricerca sulla salute cardiovascolare (Swedish CArdioPulmonary
bioImage Study - SCAPIS). Il team ha rilevato che all'aumento
del consumo di sale corrisponde un incremento di rischio di
aterosclerosi, sia nelle arterie del collo sia in quelle de
cuore. In particolare, per ogni grammo in più di sodio escreto
nelle urine, si registrava fino al 17% di aumento
dell'aggravamento del rischio connesso alla presenza di placche
nelle arterie.
"I risultati mostrano che più sale mangiano le persone,
maggiore è il carico di placche aterosclerotiche nelle arterie
del cuore e del collo", ha affermato in una nota il primo
firmatario dello studio, Jonas Wuopio. "È interessante notare
che i risultati sono stati confermati anche quando abbiamo
ristretto le nostre analisi ai partecipanti con pressione
sanguigna normale (inferiore a 140/90 mmHg) o a quelli senza
malattie cardiovascolari note. Ciò significa che non sono solo i
pazienti con ipertensione o malattie cardiache che hanno bisogno
di controllare l'assunzione di sale", ha concluso Wuopio.
(ANSA).
Studio, sale fa male anche quando non fa alzare la pressione
Favorisce formazioni di placche nelle coronarie e nelle carotidi
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