(ANSA) - ROMA, 28 APR - Dopo lo stop imposto dalla pandemia
Covid, il 29 aprile riparte la Campagna Nazionale di Prevenzione
Cardiovascolare Truck Tour Banca del Cuore 2022 che porterà
'sotto casa' degli italiani, esami e screening per conoscere lo
stato di salute del proprio cuore. Per i prossimi 7 mesi, da
aprile a novembre, un Jumbo Truck appositamente allestito
tornerà a fare tappa nel cuore di oltre 34 città dal Nord al Sud
Italia.
L'iniziativa, promossa dalla Fondazione per il Tuo cuore
dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri,
permette di offrire a tutti i cittadini la possibilità di
sottoporsi ad uno screening cardiologico completo e gratuito che
comprende esame elettrocardiografico e screening aritmico;
stampa dell'elettrocardiogramma; screening metabolico. A tutti
coloro che afferiranno al Truck verrà consegnata una BancomHeart
personale, una card che permette l'accesso 24 ore su 24 al
proprio elettrocardiogramma, ai valori della pressione
arteriosa, alle patologie sofferte, alle terapie assunte, agli
stili di vita e a tutti gli esami eseguiti.
"Nonostante l'alta prevalenza, le malattie cardiovascolari
sono in gran parte prevenibili attraverso l'adozione di stili di
vita sani", spiega Michele Gulizia, presidente della Fondazione
per il Tuo cuore e ideatore del Progetto Nazionale di
Prevenzione Cardiovascolare Banca del Cuore. "Tra i fattori di
rischio modificabili -a aggiunge - vi sono il diabete, che se
non correttamente controllato può favorire l'aterosclerosi e
possibili danni multisistemici, l'ipercolesterolemia, bassi
valori ematici di HDL, l'ipertensione arteriosa, la sedentarietà
e il fumo di sigaretta". Il Truck Tour Banca del Cuore 2022,
conclude, "ci consente di arrivare nelle piazze delle principali
città, dove attivamente, dal 2016, svolgiamo questo screening
gratuito, che fino a oggi ci ha permesso di distribuire oltre
50.600 BancomHeart ad altrettanti cittadini e di salvare molte
vite". (ANSA).
Riparte campagna Per il Tuo Cuore, per 7 mesi in 34 città
Ridurre morti cardiache che restano 1a causa di morte nel Paese
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