Demenze: Ivn, individuare pazienti eleggibili per farmaci

In Italia oltre un milione di casi


(ANSA) - ROMA, 20 APR - Valutare il rischio di demenza e identificare le diverse forme di malattia in fase precoce, per definire possibili target terapeutici e individuare i pazienti candidabili a trattamenti innovativi disponibili nel prossimo futuro: è uno dei focus dell' Istituto Virtuale Nazionale (Ivn) Demenze, il primo dei cinque nati in seno alla Rete Irccs delle Neuroscienze e Neuroriabilitazione del Ministero della Salute coordinato da Fabrizio Tagliavini, già direttore scientifico della Fondazione Irccs Istituto Neurologico Besta di Milano e past-president della Rete.
    La demenza è una delle patologie più comuni in ambito neurologico. Colpisce circa 50 milioni di persone nel mondo, circa 1 milione in Italia, numeri destinati ad aumentare sensibilmente a causa dell'invecchiamento della popolazione. La malattia è devastante per i pazienti e le loro famiglie - in Italia si stima siano circa 3 milioni le persone impegnate nell' assistenza ai propri cari - e l'impatto economico mondiale, tra costi diretti e indiretti, si aggira intorno al trilione di dollari l'anno, cifra che raddoppierà entro dieci anni.
    «La causa più comune di demenza (60-70% dei casi) è la malattia di Alzheimer, sulla quale la ricerca si è impegnata fortemente negli ultimi decenni portando a un notevole aumento delle conoscenze. Le terapie auspicabilmente disponibili nel breve periodo - spiega Tagliavini - sono efficaci nella fase prodromica della malattia, non in quella avanzata. Il nostro interesse, pertanto, è identificare i soggetti a rischio e i pazienti in fase iniziale». Il percorso per raggiungere questo obiettivo è iniziato con un esteso processo di armonizzazione delle procedure e dei protocolli di studio dei pazienti tra i 16 Irccs che aderiscono all'Ivn Demenze (sui 30 totali della Rete) per la raccolta di un numero elevato di dati clinici, strumentali e di laboratorio.
    Il progetto, finanziato dal Ministero della Salute, ha diverse articolazioni: «Il censimento e la profilazione delle coorti di pazienti con demenza, già disponibili nei diversi Irccs dell'Ivn, uno studio retrospettivo e prospettico di una coorte già disponibile di soggetti con diagnosi di disturbo cognitivo soggettivo e declino cognitivo lieve al momento del reclutamento e, infine, la raccolta e lo studio longitudinale di una nuova coorte di soggetti sulla base del protocollo armonizzato, comprendente biomarcatori avanzati di tipo clinico, neuropsicologico, neurofisiologico, di imaging, genomico e biochimico. Il numero di pazienti che afferiscono agli Irccs dell'Ivn Demenze supera i 15 mila l'anno, e i dati raccolti in modo armonizzato su una casistica così vasta consentiranno al network di essere un interlocutore privilegiato di analoghi network di eccellenza internazionali e delle Pharma Companies che stanno sviluppando farmaci innovativi». (ANSA).
   

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