Arance e peperoni aiutano a ridurre rischio cancro polmoni
Carotenoide riduce crescita tumore di 63% in topi esposti a fumo
(ANSA) - ROMA, 24 GEN - Una sostanza presente in arance,
zucca e peperoni rossi può aiutare a ridurre il rischio di
cancro legato al fumo. Lo dimostra uno studio pubblicato sulla
rivista Cancer Prevention Research che descrive come il
pigmento, chiamato beta-criptoxantina (BCX), riduca la crescita
di tumore del polmone. "Per chi è a maggior rischio di
esposizione al fumo di tabacco, i nostri risultati forniscono la
prova sperimentale che mangiare cibi ad alto contenuto di
carotenoidi può avere un effetto benefico sul rischio di cancro
ai polmoni", spiega il coautore dello studio Xiang-Dong Wang.
Una dose giornaliera pari al consumo di un peperone o due mandarini, è risultata la dose più efficace. I risultati sono stati confermati da test su cellule tumorali del polmone umano. Ogni anno in Italia ci sono circa 38.200 nuove diagnosi di tumore del polmone e questa neoplasia conta quasi 34.000 morti l'anno. Tra le cause, come noto, il fumo. In particolare la nicotina non è considerata causa diretta di cancro, ma alcuni studi hanno dimostrato che può promuoverne la crescita. Quando è inalata, infatti, si lega a recettori presenti sulla superficie dei polmoni e noti come α7-nAChR, promuovendo la proliferazione cellulare coinvolta nella crescita del cancro. I ricercatori della Tufts University, nel Massachusetts, hanno ipotizzato che il carotenoide BCX, responsabile dei colori giallo, arancio e rosso di molta frutta e verdura, potesse ridurre la quantità di recettori α7-nAChR sui polmoni e diminuire così la crescita delle cellule tumorali. Per verificarlo hanno iniettato quotidianamente a due gruppi di topi un agente cancerogeno derivato dalla nicotina, ma a uno dei due gruppi è stata somministrata anche una dose giornaliera di BCX. I roditori che hanno ricevuto il carotenoide hanno sperimentato una riduzione del 52-63 per cento nella crescita del tumore del polmone rispetto agli altri. (ANSA).
Una dose giornaliera pari al consumo di un peperone o due mandarini, è risultata la dose più efficace. I risultati sono stati confermati da test su cellule tumorali del polmone umano. Ogni anno in Italia ci sono circa 38.200 nuove diagnosi di tumore del polmone e questa neoplasia conta quasi 34.000 morti l'anno. Tra le cause, come noto, il fumo. In particolare la nicotina non è considerata causa diretta di cancro, ma alcuni studi hanno dimostrato che può promuoverne la crescita. Quando è inalata, infatti, si lega a recettori presenti sulla superficie dei polmoni e noti come α7-nAChR, promuovendo la proliferazione cellulare coinvolta nella crescita del cancro. I ricercatori della Tufts University, nel Massachusetts, hanno ipotizzato che il carotenoide BCX, responsabile dei colori giallo, arancio e rosso di molta frutta e verdura, potesse ridurre la quantità di recettori α7-nAChR sui polmoni e diminuire così la crescita delle cellule tumorali. Per verificarlo hanno iniettato quotidianamente a due gruppi di topi un agente cancerogeno derivato dalla nicotina, ma a uno dei due gruppi è stata somministrata anche una dose giornaliera di BCX. I roditori che hanno ricevuto il carotenoide hanno sperimentato una riduzione del 52-63 per cento nella crescita del tumore del polmone rispetto agli altri. (ANSA).
Leggi su www.ansa.it