(ANSA) - MILANO - Dopo Valentina Pitzalis, simbolo della lotta alla violenza di genere in Italia, un'altra donna ha riacquisito la funzionalità delle mani grazie a Nexus, le protesi bioniche multiarticolate più evolute al mondo. E' la sessantenne milanese Paola che, perse le mani a livello transradiale a causa di un'infezione, ha deciso di migliorare la qualità della sua vita sostituendo le vecchie mani mioelettriche con le protesi di ultima generazione.
Applicate dall'Officina Ortopedica Maria Adelaide di Torino, le protesi sono state progettate sulla base di numerosi dati, misurati e raccolti per essere più anatomicamente proporzionate e, allo stesso tempo, avere un'estetica migliore. "Siamo molto contenti del risultato e di come Paola sta affrontando questa nuova fase della sua vita - commenta all'ANSA Roberto Ariagno, direttore dell'Officina Ortopedica Maria Adelaide -. La mano offre 14 prese personalizzabili, rendendo possibili i gesti quotidiani e una sempre maggiore autonomia". Le batterie si possono ricaricare velocemente tramite un cavo Usb.
La paziente sta ora affrontando un periodo di allenamento, a Milano, presso l'unità operativa Dat del Centro Irccs S.Maria Nascente, diretto dalla dottoressa Rosa Maria Converti, una struttura specializzata nella riabilitazione del paziente amputato di arto superiore. (ANSA).
Donna ritrova uso delle mani con protesi ultima generazione
Arti bionici Nexus applicati 2/a volta in Italia su 60enne
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