Influenza, 800 mila casi in 7 giorni e domina il nuovo ceppo K

In UK già raggiunto il picco, in Germania 7 milioni a letto


La stagione influenzale è entrata nel vivo. La scorsa settimana in Italia oltre 816 mila persone sono state messe a letto da infezioni respiratorie acute, quasi 100 mila in più rispetto alla settimana precedente. Oltre il 40% delle infezioni è riconducibile a virus influenzali e, tra questi, in più della metà dei casi si tratta del nuovo ceppo K del virus A/H3N2. Il nuovo virus, precisa l'Istituto Superiore di Sanità nel suo bollettino settimanale, è caratterizzato "da un vantaggio evolutivo che ne aumenta la trasmissibilità", tuttavia non mostra per il momento "un aumento nella severità delle manifestazioni cliniche". I primi test mostrano che i vaccini continuano a proteggere dal ricovero, ma non è chiaro se consentono di evitare del tutto l'influenza. È proprio questa variante del virus influenzale che sta imperversando in Europa da circa un mese.

 

Nei giorni scorsi l'ufficio europeo dell'Oms ha messo in guardia: "più della metà della regione europea dell'Oms sta vivendo una stagione influenzale intensa e a inizio precoce trainata dal nuovo ceppo" K. In almeno 27 dei 38 Paesi membri, secondo il bollettino, si sta registrando un'attività influenzale alta o molto alta. In Germania, per esempio, nell'ultima settimana i casi si sono stabilizzati a un'intensità considerata elevata e oltre 7 milioni di cittadini tedeschi sono stati messi a letto da infezioni respiratorie. Va in controtendenza, invece, il Regno Unito. Dopo essere stato tra i primi Paesi a essere stati colpiti dall'influenza e aver temuto per la tenuta del sistema ospedaliero, il bollettino pubblicato ieri ha già mostrato una netta flessione della curva.

"Dopo un inizio anticipato della stagione e un forte picco nelle ultime settimane, il tasso di positività influenzale sta iniziando a diminuire", scrive l'UK Health Security Agency. "Sono segnali incoraggianti, ma è troppo presto per dire se l'influenza ha raggiunto il picco in questa stagione". Nel resto d'Europa, il trend, è invece in ascesa. In Francia, nell'ultima settimana, tutti gli indicatori relativi alle infezioni respiratorie acute sono in salita. Cresce anche la pressione sugli ospedali: negli ultimi 7 giorni sono stati 23.800 gli accessi al pronto soccorso per infezioni respiratorie acute, il 6,2% degli accessi totali nel Paese. Oltre 7 mila i ricoveri: quasi 1 su 10. Anche in Spagna la curva dell'influenza sale e nell'ultima settimana ha raggiunto 195,9 casi ogni 100 mila abitanti. Tra i casi di infezioni respiratorie intercettati dal sistema di sorveglianza, la percentuale di positività all'influenza è del 55,2%. Crescono anche gli accessi ospedalieri e si stima che il 4,1% dei pazienti ricoverati per influenza da inizio stagione sia deceduto. Tornando all'Italia, i casi salgono in tutto il Paese. Sardegna e Campania, in particolare, hanno visto un'impennata improvvisa dei contagi. Intensità alta anche in Sicilia. Si salva solo il Molise, dove la stagione non sembra ancora essere partita.

   

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