"Il settore italiano dei dispositivi
medici, il terzo più grande in Europa, con le oltre 4.600
aziende, 130.000 addetti e un valore di mercato superiore a 19
miliardi di euro, rappresenta non soltanto un settore essenziale
per la nostra economia nazionale, ma un punto di riferimento per
la nostra capacità di tutela della salute dei cittadini, con
strumenti e soluzioni diventati sempre più efficaci grazie allo
sviluppo tecnologico e all'innovazione". Lo ha detto il ministro
della Salute, Orazio Schillaci, nel suo intervento all'assemblea
pubblica di Confindustria Dispositivi Medici a Roma. "Oggi ci
troviamo di fronte a sfide decisive, legate al progressivo
invecchiamento della popolazione, all'aumento delle malattie
croniche e alla necessità di garantire sostenibilità al nostro
sistema d'assistenza - ha aggiunto il ministro -. Sono temi che
il Ministero della Salute affronta con un piano complesso, che
punta anche sulla modernizzazione e la digitalizzazione
dell'assistenza. La revisione dei Regolamenti europei sui
dispositivi medici e diagnostici in vitro, attualmente in corso,
rappresenta un passaggio cruciale. In questo ambito l'Italia ha
svolto, e intende continuare a svolgere, un ruolo attivo,
portando la propria esperienza e le proprie proposte per
definire regole equilibrate e orientate al paziente, con
l'obiettivo di rendere il sistema più efficiente e vicino ai
bisogni dei cittadini e delle imprese. Pazienti e operatori
sanitari dovranno avere un accesso più rapido a dispositivi
sicuri e innovativi. Le Pmi troveranno procedure più chiare e
prevedibili, riducendo le barriere all'ingresso. Con la
revisione dei regolamenti europei, il settore dovrà diventare
più competitivo e attrattivo per investimenti, grazie a processi
che saranno certamente più efficienti.
Parallelamente, a livello nazionale, occorre rafforzare la
governance dei dispositivi medici post-market.
Inoltre, occorre affrontare con responsabilità il tema del
payback, per garantire stabilità alle imprese e continuità di
accesso ai dispositivi da parte dei pazienti. E lo stiamo
facendo, come ha ricordato il presidente del Consiglio nel suo
messaggio. Aggiungo anche con la finanziaria che stiamo
approvando, il tetto di spesa per i dispositivi medici sale dal
4,4% al 4,6% (incremento che vale 280 milioni).
Da parte mia, garantisco il massimo impegno, accanto a voi, per
rafforzare il dialogo tra istituzioni, imprese, mondo della
ricerca, professionisti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA
