L'utilizzo della realtà virtuale
per migliorare il passaggio soggettivo del tempo durante la
chemioterapia e portare beneficio alla qualità di vita del
paziente. E' la sfida del progetto di ricerca 'Proof of Concept
Timelapse. A Vr application for speeding up time passage during
chemotherapy', finanziato dall'European Research Council,
coordinato da Andrea Pinotti e realizzato dal Dipartimento di
Filosofia "Piero Martinetti" dell'Università degli Studi di
Milano, in collaborazione con l'Università degli Studi di
Milano-Bicocca, Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori e in
partnership con l'azienda danese Khora, specializzata in
soluzioni immersive per l'healthcare.
Il progetto ha sviluppato e testato 'Track of Time'
un'applicazione di realtà virtuale in grado di migliorare la
percezione del tempo da parte dei pazienti. L'esperienza in
realtà virtuale è stata testata su un campione di 30 pazienti
con tumore alla mammella in cura chemioterapica presso il Centro
di Ricerca Fase 1 della Fondazione Irccs San Gerardo dei Tintori
di Monza, diretto da Marina Elena Cazzaniga, docente
dell'Università di Milano-Bicocca. Durante lo studio clinico, le
pazienti sono state osservate in due sessioni di chemioterapia:
una condotta come di consueto, l'altra con l'accompagnamento
dell'esperienza con appositi visori. I risultati dell'esperienza
Vr sono molto positivi: oltre il 90% delle partecipanti ha
gradito l'esperienza, più dell'85% l'ha trovata utile e il 74%
non aveva mai utilizzato la realtà virtuale prima e non ha
riportato difficoltà di accesso.
Durante la sessione con visori inoltre le pazienti hanno
pensato meno al trascorrere del tempo e la maggioranza ha
percepito lo scorrere del tempo come molto o estremamente
rapido. L'applicazione ha inoltre superato il test di
tollerabilità, con oltre l'85% del campione che non ha riportato
sintomi tipici dell'uso dei visori Vr (mal di testa, nausea,
affaticamento, capogiri).
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