Neonati, bambini e adolescenti hanno
bisogno di un'assistenza attenta alle loro esigenze e in grado
di rispondere a bisogni di salute specifici. Con questa
consapevolezza e in base alle proprie competenze la Fnopi
(Federazione nazionale degli Ordini delle professioni
infermieristiche) e la Fondazione Abio Italia ETS per il bambino
in ospedale hanno rinnovato il protocollo d'intesa, impegnandosi
a mettere in campo attività di comunicazione e divulgazione che
possano sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza di
assistere i pazienti in età evolutiva nel rispetto della loro
integrità fisica, psicologica e morale. "È un piacere rinnovare
questo protocollo d'intesa con Fondazione Abio che prosegue nel
solco di una collaborazione nata nel 2023 e per noi fondamentale
- dichiara la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli -. Non
solo per gli 8.900 infermieri pediatrici, ma perché è un tema
sentito da tutta la professione infermieristica. I bambini nel
nostro Paese vengono ricoverati anche in contesti ospedalieri
non specializzati e quindi c'è un tema di competenze trasversali
in tutta la professione". "Ai nuovi nati dobbiamo dare il meglio
dell'assistenza sanitaria possibile. Il protocollo d'intesa con
Fondazione Abio nasce esattamente in questa cornice: nel cercare
di perseguire insieme questo obiettivo mettendo in atto una
sinergia a tutela di tutti i bambini e adolescenti, per
garantire, su tutto il territorio, che ognuno di loro abbia la
stessa equità di accesso alle cure e la miglior qualità
possibile", aggiunge Valentina Vanzi, presidente della
Commissione d'Albo infermieri pediatrici. "Da oltre 45 anni i
nostri volontari sono presenti accanto ai bambini, ormai in più
di 100 ospedali in Italia: in questo tempo con il personale
sanitario ed in particolare con gli le infermiere e gli
infermieri si è sviluppato un vero e profondo senso di
'colleganza', nato dall'attenzione continua a concepire la cura
come un tutt'uno: gesto professionale, ascolto, gioco,
coinvolgimento. Purtroppo, non riusciamo ancora a garantirlo
ovunque ci siano bambini ed adolescenti ricoverati, per cui il
nostro sforzo comune è e sarà quello di far crescere la
sensibilità delle autorità sanitarie nel realizzare luoghi di
cura idonei ai bambini", conclude Giuseppe Genduso, presidente
della Fondazione Abio.
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