(di Silvia Serafini)
Sostenere la ricerca, promuovere
l'eccellenza clinica, formare le nuove generazioni di medici e
ricercatori e mantenere vivo quel modello di medicina 'che cura
la persona, non solo la malattia'. Sono questi gli obiettivi
della neonata Fondazione Scambia, istituita in memoria di
Giovanni Scambia, luminare della medicina e figura di
riferimento per la ricerca e la cura delle donne, scomparso
prematuramente lo scorso febbraio. La fondazione prende vita
ufficialmente oggi, 17 novembre, nella Giornata mondiale contro
i tumori della cervice uterina, con un evento all'auditorium del
Campus dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e del
Policlinico universitario Agostino Gemelli di Roma.
"La fondazione nasce con l'obiettivo principale di finanziare
la ricerca - spiega Luisa Scambia -. La morte prematura di mio
padre ha reso per noi ancor più evidente quanto la salute sia la
cosa che più conta. Come ginecologo si occupava in particolare
di tumori femminili, alcuni più aggressivi ma che, grazie ai
progressi scientifici, hanno ad oggi cure più efficaci ed una
maggiore sopravvivenza. Esistono però altre neoplasie
importanti, come quello al pancreas che lo ha colpito, e non
solo, che necessitano di maggiori progressi. Ecco perché, nel
nostro piccolo, vogliamo contribuire alla ricerca".
"Giovanni Scambia ha sempre messo la prevenzione al primo
posto, specie per un tumore come quello della cervice uterina
che si può prevenire - spiega Anna Fagotti, direttore di
ginecologia oncologica presso la Fondazione Policlinico Agostino
Gemelli e professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia
presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore -. In questo
senso, lo screening e il vaccino sono strumenti essenziali".
All'evento è intervenuta anche la ministra della Università e
ricerca Annamaria Bernini secondo la quale Scambia "non ha
insegnato solamente il sapere scientifico, la tecnica
chirurgica, ma ha insegnato l'approccio empatico alla persona
prima ancora che la malattia". In una lettera letta durante
l'evento, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sottolinea
un impegno, quello della Fondazione "che parla al cuore del
Paese". Mentre il presidente della Regione Lazio, Francesco
Rocca, ha annunciato uno stanziamento di 100mila euro già per
quest'anno.
Secondo Elena Beccalli, Rettrice dell'Università Cattolica
del Sacro Cuore, "Giovanni Scambia è stato un visionario dal
tratto concreto. Ha insegnato competenze e esperienze alle nuove
generazioni, si è esteso con generosità nei confronti dei suoi
giovani e anche ha saputo con responsabilità assumere questo
compito di maestro". E "questa Fondazione - evidenzia Daniele
Franco, presidente della Fondazione Policlinico Universitario
Agostino Gemelli Irccs - trasforma quella che è una perdita in
un disegno per il futuro, in un progetto per il futuro.
L'Università cattolica del Sacro Cuore e la Fondazione
Policlinico Gemelli assieme lavoreranno per questa iniziativa.
Scambia ha costruito un modello di medicina per la persona che
unisce tre aspetti, eccellenza clinica, ricerca all'avanguardia
e l'umanità, l'attenzione per le persone".
La serata si è aperta con una poesia letta dall'attrice Alba
Rohrwacher, seguita dal racconto di Luisa ed Emma Scambia,
figlia e moglie del professore, e dagli interventi
istituzionali. Il Comitato scientifico della fondazione è
composto da Francesco Cognetti, Raffaele Landolfi, Evis Sala,
Diego Gigliotti, Francesco La Cava, Alberto Mattei, Domenica
Lorusso e Stefania Boccia. La serata si è conclusa con la
proiezione del docufilm 'Le radici del domani'.
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