Alleanza contro il Cancro si è
evoluta "da 'ponte' a vera e propria infrastruttura, che si
estende dall'Italia al mondo, articolata su tre livelli
operativi interconnessi". Così il presidente di Acc, Ruggero De
Maria, ha delineato l'evoluzione della Rete, aprendo i lavori
della decima edizione dell'annual meeting a Verona.
Sul piano globale, riporta una nota, la Rete partecipa
attivamente ai dibattiti delle Nazioni Unite su prevenzione e
accesso alle terapie, proponendo un modello integrato
ricerca-clinica-politiche pubbliche. Parallelamente, sviluppa
partnership paritarie con Nord Africa e Medio Oriente attraverso
programmi di capacity building, formazione congiunta e progetti
concreti su screening e vaccinazioni. A livello europeo, Acc
guida diverse iniziative strategiche: la costituzione della rete
dei Comprehensive cancer center per uniformare standard
qualitativi e percorsi diagnostico-terapeutici; la candidatura
italiana come hub nazionale della Mission on cancer; il
coordinamento delle joint action sull'oncologia personalizzata.
Elemento distintivo è la gestione del primo hub europeo dei dati
dei Molecular tumor board, infrastruttura che raccoglie varianti
genomiche e outcome clinici per costruire strumenti di decision
support evidence-based, riducendo le disuguaglianze di accesso
soprattutto per le patologie rare.
Sul fronte nazionale, il ministero della Salute - ne ha
parlato Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento
prevenzione - riconosce Acc come "attore strategico" nel sistema
delle sei Reti tematiche Irccs. Campitiello ha evidenziato i
quattro progetti oncologici finanziati con oltre 10 milioni che
hanno sviluppato piattaforme di oncologia di precisione,
rafforzando diagnosi tempestive e terapie personalizzate. Il
ministero conferma il sostegno alla candidatura di Acc come
National cancer mission hub.
In Italia, ricorda la nota, 3,7 milioni di persone vivono con
diagnosi tumorali (+1,5% nell'ultimo decennio), ma la mortalità
diminuisce e il 50% dei pazienti guarisce, con punte del 90% per
tumori mammari e prostatici in fase iniziale. I progressi
derivano principalmente dall'ampliamento delle conoscenze
genomiche che permettono trattamenti sempre più personalizzati.
All'incontro di oggi sono oltre 500 gli iscritti, più di 100 i
relatori nazionali e internazionali, 300 gli abstract
presentati. "L'obiettivo è che l'Italia, attraverso Acc, diventi
il cuore di una strategia europea e globale sull'oncologia di
precisione, portando i pazienti dentro l'agenda delle
istituzioni internazionali", l'auspicio di De Maria.
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