Emicrania, farmaco blocca il dolore e previene gli attacchi

Rimegepant approvato in Italia in regime di rimborsabilità


Un nuovo farmaco permette di bloccare il dolore causato dall'emicrania e di prevenirne il ritorno. Si tratta di rimegepant (nome commerciale Vydura), il primo, e ad oggi unico, anti Cgrp orale approvato in Italia, in regime di rimborsabilità, sia per il trattamento acuto, sia per la profilassi dell'emicrania. Un'innovazione che semplifica la gestione clinica e offre ai pazienti la possibilità di riconquistare spazi di vita e benessere.
    In Italia l'emicrania colpisce circa 6 milioni di persone, pari al 12% della popolazione. Si tratta della seconda causa di perdita di anni di vita per disabilità e addirittura la prima nelle donne in età fertile, il cui costo socioeconomico annuo è stimato in 20 miliardi di euro, in gran parte legati alla perdita di produttività (93%). Inoltre, l'emicrania è una patologia difficile da diagnosticare, con una storia terapeutica a lungo segnata da poche possibilità di cura, non sempre risolutive o sostenibili nel lungo periodo.
    L'efficacia del nuovo farmaco si basa sulle solide evidenze fornite dai risultati di uno studio registrativo di fase 3 pubblicato su Lancet, che dimostra come una singola dose di rimegepant consenta di ottenere una riduzione del dolore e dei sintomi associati all'emicrania già dopo due ore dall'assunzione, con efficacia duratura fino a 24-48 ore. Lo studio sulla prevenzione, anch'esso pubblicato su Lancet, dimostra che il farmaco, se assunto a giorni alterni, determina una riduzione del numero di giorni mensili di emicrania rispetto al placebo.
    "L'emicrania è una cefalea primaria, quindi una patologia neurologica non legata ad altre malattie, caratterizzata da attacchi ricorrenti e dolorosi che possono essere accompagnati da sintomi accessori - spiega Alessandro Padovani, professore ordinario di Neurologia all'Università di Brescia, direttore dell'Istituto di Neurologia Clinica e presidente della Società italiana di neurologia (Sin). - La gestione clinica richiede due approcci distinti: quello acuto, per gli episodi meno frequenti, e quello preventivo, nei casi ad alta frequenza o cronici, quando il dolore è presente per almeno 15 giorni al mese. Un intervento tempestivo è fondamentale per ridurre il rischio di cronicizzazione, spesso aggravata dall'iperuso di farmaci sintomatici".
   

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