(ANSA) - BOLOGNA, 07 AGO - "La storia del signor Guido con
310 donazioni all'attivo, ogni tre mesi, se non altro dimostra
che donare non fa male, anzi fa un mucchio di bene sia ai
donatori - tenuti costantemente sotto controllo per il loro
stato di salute con le analisi - ma soprattutto fa bene a chi il
sangue lo riceve", soprattutto in questi giorni in cui si
registrano "criticità" importanti. Così Vincenzo De Angelis,
direttore del Centro nazionale sangue commenta all'ANSA la
notizia del recordman di donazioni in Romagna, rilanciando
l'appello a donare.
"Così come è un diritto del paziente ricevere sangue, è
dovere nostro donarlo, soprattutto in questo periodo - spiega De
Angelis - Proprio di ieri ad esempio la richiesta pressante
dalla Sardegna, dove non riescono ad averne in sufficienza per
le trasfusioni croniche". Il signor Guido "dà un messaggio
fondamentale, in questi giorni soprattutto, e in particolare per
i giovani. Per uno in 'pensione' a 70 anni ce ne vorrebbero
altri due che entrano nel circuito delle donazioni - rilancia De
Angelis - La situazione in questo momento è molto critica.
Donare certamente non fa male e fa bene sia al donatore sia ai
pazienti che in questi giorni hanno molto bisogno". (ANSA).
Centro Sangue, donare fa bene e ora ce n'è molto bisogno
(V. 'In Romagna va in 'pensione'...' delle 10.50 circa)
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