(di Luca Giannelli)
(ANSA) - MILANO, 01 AGO - Nata da poche ore, è stata subito
operata per una malformazione alla mano sinistra al Policlinico
di Milano e grazie alla collaborazione dei chirurghi del gruppo
MultiMedica che hanno così ridato funzionalità all'arto della
bambina. A livello scientifico sono stati descritti pochissimi
casi di questo tipo, e quasi nessuno aveva ancora realizzato con
successo un'operazione del genere su un bimbo così piccolo. La
piccola è ora a casa e sta bene. La aspetta un lungo percorso di
riabilitazione e di altri interventi.
La vicenda della piccola è iniziata qualche settimana fa in
un ospedale del Milanese. Era nata a termine dopo una gravidanza
normale. I medici si sono però subito accorti che il terzo dito
della mano sinistra non si era sviluppato come avrebbe dovuto e
che sul quarto dito era presente una tumefazione di 3
centimetri. Il palmo di un neonato è di circa 4-5 centimetri in
tutto. La bimba è stata subito trasferita al Policlinico di
Milano, nella Terapia Intensiva Neonatale diretta da Fabio
Mosca. Qui è stata attivata la collaborazione tra i chirurghi
pediatri del Policlinico, guidati da Ernesto Leva, e i chirurghi
della mano dell'Ospedale San Giuseppe (Gruppo MultiMedica)
diretti da Giorgio Pajardi. Le due equipe hanno capito che nella
tumefazione si nascondevano le tre falangi del quarto dito,
rimaste 'imbrigliate' durante lo sviluppo del feto. Quindi hanno
operato la bimba per ricostruire in parte le falangi e per
liberare le parti che erano rimaste 'intrappolate'. Non è
l'unico intervento che la piccola dovrà affrontare: nei prossimi
due anni ne saranno fatti altri, per ricostruire completamente
le dita. Questa prima operazione, però, era la più importante e
delicata.
"La piccola è già tornata a casa - spiega Fabio Mosca,
direttore del Dipartimento Donna-Bambino-Neonato e della Terapia
Intensiva Neonatale del Policlinico di Milano - e ha affrontato
l'intervento con tanta forza e determinazione. Ma il nostro
supporto prosegue: stiamo seguendo sia lei sia i suoi genitori,
per controllare al meglio il dolore post-operatorio e per
insegnare loro a gestire la situazione. Ci saranno controlli
continui per i prossimi due anni, anche in collaborazione con i
colleghi dell'ospedale San Giuseppe".
"Siamo molto lieti di aver messo a disposizione la nostra
esperienza e il nostro know-how per il buon esito di quello che
è stato un intervento del tutto eccezionale", afferma Giorgio
Pajardi, professore all'Università degli Studi di Milano e
Direttore dell'Unità Operativa di Chirurgia della mano
dell'Ospedale San Giuseppe - Gruppo MultiMedica, che da 26 anni
ospita la più grande struttura in Europa dedicata alla mano del
bambino con all'attivo, ogni anno, oltre 350 operazioni di
microchirurgia pediatrica. "L'atto chirurgico, fondamentale in
termini anatomici e ricostruttivi, è stato la prima tappa di un
lungo percorso terapeutico che ora accompagnerà questa bambina
nel suo sviluppo psicofisico. Il trattamento globale di pazienti
di questo tipo, dalla diagnosi al momento della nascita, alla
chirurgia e alla successiva riabilitazione specialistica, vede
una perfetta integrazione fra le nostre competenze e quelle del
Policlinico". "La storia della piccola Matilde - conclude Ezio
Belleri, direttore generale del Policlinico di Milano - è il
chiaro esempio di come una collaborazione virtuosa tra due
strutture possa fare la differenza, per casi di questo tipo".
(ANSA).

>>>ANSA/Intervento rarissimo alla mano di una bimba appena nata
Al Policlinico di Milano per una malformazione alle dita
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