Con l'estate cresce la voglia di sole
e attività all'aria aperta, ma è importante essere consapevoli
dei rischi derivanti dall'esposizione solare e dei modi per
proteggersi correttamente. Nonostante le campagne di
sensibilizzazione, infatti, persistono numerose credenze errate
sul tema: si tende a sottovalutare i rischi associati a pelle
scura, abbronzatura o cielo nuvoloso. "Sono convinzioni
sbagliate - spiega Elisabetta Fulgione, specialista in
dermatologia e dirigente medico presso la clinica dermatologica
dell'università della Campania Luigi Vanvitelli, all'evento
'Sole e pelle: come prendersene cura in ogni fase della vita',
promosso da Assosalute Federchimica -. L'abbronzatura offre una
protezione molto limitata, paragonabile a un fattore di
protezione SPF 4. Inoltre, i raggi UV raggiungono la pelle anche
con il cielo coperto o sotto l'ombrellone". Anche l'applicazione
delle creme solari, spesso, è inadeguata: si utilizzano quantità
insufficienti o si trascurano zone sensibili come collo,
orecchie, dorso dei piedi e contorno occhi. Un altro equivoco
riguarda la vitamina D. "Esporsi per ore è inutile e pericoloso
- aggiunge Fulgione -. Bastano infatti 20 minuti di esposizione,
tre volte a settimana, con un quarto del corpo scoperto".
Inoltre, in molti credono che i nei necessitino di una
protezione solare extra rispetto al resto della pelle. "Nulla di
più falso - precisa Fulgione - i nei sono già pigmentati e
protetti dalla melanina. È invece fondamentale proteggere tutta
la pelle, soprattutto nei fototipi chiari. Il melanoma, infatti,
nel 70% dei casi insorge su cute sana". E proprio riguardo al
melanoma che gli esperti lanciano l'allarme. "L'incidenza del
melanoma in Italia è raddoppiata negli ultimi dieci anni e la
fascia d'età colpita si sta abbassando sempre di più", spiega
l'esperta. In questo senso, un dato che fa riflettere riguarda
le scottature in età pediatrica: "Le ustioni solari nei bambini
sono tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo del
melanoma da adulti. In Australia, grazie a campagne di
sensibilizzazione nelle scuole, i casi sono crollati. Questo
dimostra che la prevenzione funziona davvero".
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