All'ospedale Meyer di Firenze
hanno debuttato i visori 3D che "aiutano i bambini a superare il
momento del prelievo di sangue distraendosi, immersi in una
realtà virtuale dove i coniglietti vanno a caccia di farfalle
oppure si aiuta una navicella spaziale alle prese con un
atterraggio di emergenza". E' un progetto pilota, sostenuto
dalla Fondazione Meyer. Il centro prelievi del Meyer è stato
dotato di quattro visori e di altrettanti tablet attraverso i
quali il personale gestisce il software, dando avvio
all'esperienza immersiva quando il bambino si siede al tavolo e
viene preparato all'esame. È l'infermiera che esegue il prelievo
a selezionare, su un joystick, le fasi del gioco, guidando in
questo modo il bambino nella sua esperienza virtuale in base
alle fasi dell'esame.
"Siamo molto soddisfatti dei primi risultati di questa
sperimentazione, frutto di un lavoro di squadra importante -
spiega l'infermiera coordinatrice Sonia Muricci - I questionari
proposti ai bambini che hanno già provato i visori hanno
dimostrato che, specialmente nella fascia tra 6 e 10 anni di
età, i valori di ansia a preoccupazione scendono notevolmente.
Anche il personale ha registrato un miglioramento della
procedura: questa innovazione consente agli operatori di agire
con maggiore serenità, migliorando la gestione dei pazienti più
ansiosi o meno collaborativi e rendendo possibili anche quei
prelievi che, in condizioni tradizionali, risulterebbero
particolarmente complessi".
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