Impegno della Fondazione Bartorelli per il cuore degli sportivi

Voluta da Enrico Cuccia, raccolti 200mila euro in una serata


"La salute cardiovascolare in ambito sportivo non è solo una questione di prestazioni, ma di vita. La nostra missione è coniugare rigore scientifico, cultura della prevenzione e attenzione alla persona": lo ha detto il professor Antonio Bartorelli, presidente della Fondazione intitolata al padre Cesare, cardiologo di fama internazionale e figura centrale nel panorama medico-scientifico italiano, nel suo intervento alla Charity Dinner, a Palazzo Parigi, al vernissage di Fcb e al lancio del progetto Master Heart.
    "La Fondazione si muove all'intersezione tra scienza, formazione e sensibilizzazione: investire in prevenzione significa tutelare il futuro degli atleti, professionisti e amatori e di tutta la comunità", ha aggiunto il professor Daniele Andreini, vicepresidente di Fcb.
    "Per volontà del banchiere Enrico Cuccia, paziente e amico di Cesare Bartorelli, venne costituita la Fondazione negli anni Novanta, per trasformare l'eredità clinica, scientifica e umana del professore in un progetto permanente".
    Il progetto triennale Master Heart appena lanciato studierà l'aterosclerosi coronarica e le aritmie negli atleti over 40, avvalendosi di tecnologie d'avanguardia come l'angioTac coronarica e l'intelligenza artificiale.
    "Dai primi risultati - ha reso noto Andreini - sei Tac su dieci sono risultate positive. Un dato che non deve terrorizzare, ma che ci permette di curare la malattia precocemente e consentire agli stessi pazienti di continuare con l'attività sportiva". Per Andreini, "lo sport rimane assolutamente un fattore di protezione per le malattie cardiovascolari, ma può essere anche un trigger, un fattore scatenante, in coloro che presentano patologie preesistenti e praticano attività molto intense e prolungate".
    Il progetto Master Heart si avvale delle più moderne tecnologie diagnostiche, con l'obiettivo di caratterizzare le placche coronariche, individuando quelle a maggior rischio di eventi acuti, e analizzare parametri emergenti come l'infiammazione del grasso pericoronarico grazie a software avanzati basati sull'intelligenza artificiale.
   

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