"La cronicità dell'Hiv richiede
oggi un approccio globale multidisciplinare". Lo ha affermato
Annamaria Cattelan, copresidente della conferenza Icar 2025
(Italian Conference on Aids and Antiviral Research, a Padova
fino a domani.
"Trattare l'infezione - ha proseguito - è solo il primo
passo, a cui si aggiunge un percorso complesso in cui si devono
proteggere cuore, rene, ossa, sistema nervoso centrale con
l'obiettivo di garantire una buona qualità di vita. Per
perseguire questo scopo, servono screening mirati e campagne di
prevenzione contro i tumori non Aids correlati, quindi paptest
anale, colonscopie, visite dermatologiche, Tac del torace oltre
alla necessità di smettere di fumare. Attenzione poi alla
prevenzione primaria delle malattie cardiovascolari con le
statine che, oltre ad abbassare i livelli di colesterolo,
possono contribuire a contrastare l'infiammazione cronica,
migliorare i parametri immunitari e rallentare la fragilità.
Manteniamo sempre però l'attenzione sull'importanza del dialogo
medico-paziente, sull'attenzione e la comprensione delle sue
esigenze: questo - ha concluso Cattelan - resta un elemento
chiave che potenzia la prevenzione, promuovendo una salute
migliore e più consapevole".
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