Dal Regno Unito ad Ancona per
assimilare le tecniche mini-invasive di chirurgia valvolare e
l'approccio 'fast-track' implementato dal Marco Di Eusanio. Il
presidente, il vice presidente e il delegato alla scuola di
specialità delle prestigiose Società di Chirurgia Cardiotoracica
britanniche, insieme al presidente della Società di
Cardiochirurgia Mini-invasiva, provenienti da centri di
eccellenza come Londra, Cambridge e Liverpool, hanno fatto
visita al reparto di Cardiochirurgia dell'Azienda Ospedaliero
Universitaria delle Marche di Ancona, diretto appunto da Di
Eusanio. L'Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche è
capofila in Europa sul fronte specifico della cardiochirurgia
applicata con la tecnica mini-invasiva.
Lo scopo principale della visita della delegazione britannica
è stato acquisire le innovative tecniche mini-invasive di
chirurgia valvolare sviluppate nella struttura operativa di
Cardiochirurgia dell'AOU delle Marche, assieme all'approccio
'fast-track' sviluppare da Di Eusanio. L'interesse della
delegazione inglese, attraverso future visite reciproche, è
creare ben cinque centri di eccellenza in Inghilterra che
prendano a modello l'esperienza anconetana. Questi centri
avranno poi il compito di educare e formare ulteriori strutture
sanitarie sul territorio britannico, diffondendo così
l'approccio all'avanguardia sviluppato ad Ancona.
"Da circa sei anni - ha spiegato Di Eusanio - eseguiamo
interventi con un approccio che chiamiamo 'trans-ascellare'. Si
tratta di una piccola incisione di soli 4-5 centimetri, eseguita
anteriormente all'ascella, quindi praticamente invisibile.
Questa via d'accesso rende possibile eseguire interventi
complessi di sostituzione e riparazione delle valvole cardiache
con maggiore semplicità e rapidità rispetto al classico
intervento mini-invasivo con endoscopia". I vantaggi di questa
tecnica riguardano "La maggiore semplicità che rende possibile
una più ampia applicazione della chirurgia mini-invasiva,
raggiungendo fino al 90% dei casi".
L'innovazione del team anconetano non si ferma alla sola
tecnica chirurgica. Cruciale il ruolo dell'equipe
anestesiologica, diretta dal Christopehr Munch, che ha
sviluppato una elevata attitudine mini-invasiva anche
nell'ambito dell'anestesia. Questo si traduce in una drastica
riduzione dei tempi di intubazione e ventilazione meccanica, con
ben il 90% dei pazienti che viene risvegliato direttamente in
sala operatoria. Inoltre, vengono applicate routinariamente
tecniche di anestesia loco-regionale per un efficace controllo
del dolore post-operatorio.
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