Un'isola galleggiante "Isola B",
progettata per la cattura selettiva dei chironomidi, insetti che
durante l'estate creano disagio per residenti, turisti e
attività ricettive, è stata posizionata nel cuore del lago
Trasimeno. Si tratta di "una nuova e concreta azione della
Regione Umbria a tutela della salute pubblica e dell'ambiente".
L'intervento si inserisce nella programmazione regionale One
Health, che considera la salute umana strettamente connessa
all'ambiente e agli ecosistemi. Il progetto è finanziato dal
Piano nazionale per gli investimenti complementari (pnc) -
programma "salute, ambiente, biodiversità e clima" - e si
collega al più ampio Sistema regionale prevenzione salute dai
rischi ambientali e climatici, istituito dalla Regione.
Fondamentale è definito il contributo del Dipartimento di
prevenzione dell'Usl Umbria 1 - si legge in una sua nota -, che
ha coordinato le fasi operative del progetto, dalla
progettazione tecnica alla pianificazione dell'intervento.
Il progetto è stato ideato e redatto da Alessandro Maria Di
Giulio, responsabile dell'attività di disinfestazione della Usl
Umbria 1 e del procedimento per la fase di esecuzione
dell'isola, insieme a Igino Fusco Moffa, direttore del servizio
Igiene e Sanità Pubblica dell'Usl Umbria 1 e responsabile del
processo complessivo.
La nuova isola - viene spiegato dall'Azienda sanitaria - è
dotata di un sistema tecnologico avanzato per il monitoraggio e
la cattura dei chironomidi direttamente in acqua, riducendo
l'impatto sulle zone costiere e turistiche. Funziona in modo
autonomo grazie a un impianto fotovoltaico con batterie di
accumulo, garantendo sostenibilità ambientale e operatività
costante.
I principali vantaggi dell'intervento sono alta selettività
nella cattura (quasi esclusivamente chironomidi); efficacia
nella fase iniziale di sfarfallamento degli insetti;
contenimento preventivo nelle aree a maggiore densità turistica;
energia pulita e zero emissioni.
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