Iss in campo contro il doping con le scuole, video e fumetti

Una campagna sui rischi e uno studio sui pericoli del tribulus


Il doping è una vera e propria emergenza sanitaria. Con una nuova campagna di sensibilizzazione, l'Istituto Superiore di Sanità lancia un appello diretto soprattutto ai giovani: "Nessuna sostanza è più forte di te". Un messaggio chiaro contro l'uso crescente di sostanze dopanti, che l'Iss non esita a definire "una minaccia per la salute pubblica". L'iniziativa è stata presentata in occasione di un "ANSA Incontra" su ANSA.it da Rocco Bellantone, presidente dell'Iss e promotore dell'iniziativa che coinvolge scuole, famiglie, ricercatori e atleti paralimpici. Assieme a lui, Paolo Berretta, ricercatore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Iss e la responsabile della comunicazione dell'Istituto, Mirella Taranto. "Il doping non è una vittoria, ma un inganno che può compromettere gravemente la salute - spiega Bellantone - Serve un'azione preventiva che parta fin dai primi anni della scuola primaria. Gli anabolizzanti e integratori apparentemente innocui, come il Tribulus terrestris, sono sempre più diffusi tra adolescenti attratti da risultati immediati e ingannevoli". Secondo l'Iss, l'aumento del ricorso a sostanze dopanti non è solo una questione etica. I danni al fegato, al sistema cardiovascolare e persino alla sfera sessuale e relazionale sono solo alcune delle conseguenze dell'abuso di anabolizzanti, sempre più utilizzati anche nel bodybuilding amatoriale. In particolare, sul Tribulus terrestris, integratore di libera vendita per migliorare le prestazioni (ma dagli effetti ancora poco noti), il Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell'Iss ha avviato uno studio pilota. "E' una ricerca per mappare i suoi effetti ormonali e metabolici su uomini e donne, perché la sua diffusione è ormai fuori controllo", dichiara Paolo Berretta, ricercatore del Centro. Parallelamente, l'Istituto ha lanciato una campagna comunicativa innovativa: un numero verde antidoping, video brevi (reel), un fumetto che affronta il tema del "vuoto interiore", spesso colmato con l'uso di sostanze, con il coinvolgimento diretto delle scuole italiane. L'iniziativa, ideata dalla responsabile della comunicazione dell'Iss, Mirella Taranto, si fonda su un messaggio positivo: allenare sogni, valori e coscienza critica, antidoto contro le scorciatoie pericolose del doping. "La scuola è una palestra di vita straordinaria. I ragazzi hanno imparato che le prestazioni vere nascono dall'impegno, non da scorciatoie chimiche". Tra i protagonisti della campagna anche gli atleti paralimpici Giacomo Perini e Domiziana Mecenate, scelti per testimoniare con autenticità il significato profondo dello sport. "Se anche un solo ragazzo cambia idea, abbiamo già vinto", ha concluso Bellantone.
   

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