Test neonatali per la Sma in 15 regioni, la mappa è interattiva

Omar, 'questo strumento è uno sprone per chi sta indietro'


A inizio anno erano tredici le Regioni ad aver attivato lo screening neonatale per l'atrofia muscolare spinale in Italia, ora sono 15. Per monitorare la copertura arriva una nuova mappa interattiva che permette di visualizzare la situazione in tempo reale. È questo il nuovo strumento lanciato dall'Osservatorio malattie rare che punta a tenere alta l'attenzione fino ad arrivare "a una piena copertura nazionale" del servizio.
    Il nuovo strumento (osservatorioscreening.it), realizzato in collaborazione con Famiglie Sma e con il contributo non condizionante di Novartis, offre a genitori e operatori sanitari una fonte aggiornata per comprendere lo stato dell'arte dello screening per la Sma, una patologia genetica rara e molto invalidante, che oggi però è trattabile, se diagnosticata precocemente. Sono tre (Sicilia, Sardegna e Calabria), come mostra la mappa, le regioni in cui è in programma l'avvio di progetti sperimentali per aggiungere la Sma alle patologie già oggetto di screening. Non risultano attive né in partenza iniziative in Molise e Umbria, mentre nelle altre regioni il servizio è già disponibile.
    "L'accesso a informazioni chiare - spiega Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttrice di Osservatorio Malattie Rare - può contribuire ad accelerare i processi decisionali. Oggi per la Sma esistono delle possibilità di trattamento in grado di modificare la storia della malattia. Non è più possibile attendere per garantire in maniera uniforme la diagnosi precoce e la relativa presa in carico. La mappa vuole essere uno stimolo per le Regioni che sono ancora ferme o a metà strada".
    Sono 49, in Italia, le malattie sottoposte a Screening neonatale esteso. L'inserimento della Sma tra queste è previsto nella bozza del nuovo Dpcm di aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza. Il testo, attualmente in fase istruttoria, dovrà ottenere la validazione economica del Mef, poi passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni e infine ricevere i pareri delle Commissioni competenti di Camera e Senato.
   

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