Ok Ministero a farmaco salvavita per Alice, ma stop dagli Usa

Latini, seguitola vicenda con le istituzioni regionali


Il ministero della Salute il 13 dicembre scorso ha sbloccato l'autorizzazione necessaria per consentire l'accesso al dispositivo indispensabile per la sopravvivenza di Alice Marchetti, 35enne che dopo un grave incidente stradale nel 2011, deve utilizzare uno strumento salvavita per evitare che il suo intestino sanguini. Lo rende noto il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Dino Latini che ribadisce "la vicinanza ad Alice. Una vicinanza che non si è mai fermata alle parole" avendo seguito personalmente questa drammatica situazione nei mesi scorsi" intervenendo direttamente. Tanto che "grazie anche al mio impegno e a quello della Regione, il Ministero ha emesso il via libera per l'approvvigionamento del sistema salvavita". Tuttavia, "la vicenda - rende noto Latini - ha assunto un nuovo sviluppo inaspettato: la ditta americana, incaricata di fornire il dispositivo, ha rifiutato di processare l'ordine. Di fronte a questo comportamento, definito "assurdo" dal Presidente, la Regione non si è fermata. "Stiamo lavorando senza sosta: gli uffici della sanità regionale stanno esplorando soluzioni alternative, anche sobbarcandosi costi elevati, per garantire ad Alice le cure di cui ha bisogno. Personalmente - assicura Latini -, continuerò a monitorare ogni passo di questa vicenda, con il massimo impegno, perché Alice non può e non deve essere lasciata sola" e ribadisce la priorità delle istituzioni verso i diritti alla salute e alla vita: "Non ci fermeremo finché non troveremo una soluzione definitiva. Saremo al fianco di Alice con azioni concrete, offrendo speranza e la possibilità di continuare a vivere". Latini sottolinea come lo sblocco dell'autorizzazione per il farmaco da parte del ministero della Salute sia stato "frutto di un'azione condivisa e incisiva delle diverse istituzioni regionali, che hanno superato gli ostacoli burocratici per arrivare al nullaosta ministeriale".
   

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