Batterio killer in Messico, bambini contagiati via endovenosa

Il focolaio di Kebsiella provocato da un nutriente parenterale


I primi riscontri dell'investigazione aperta dal ministero della Sanità del Messico sul focolaio del batterio Klebsiella oxytoca che ha provocato in pochi giorni la morte di 8 bambini in 4 ospedali dello stato messicano Edomex, suggeriscono un contagio avvenuto per via endovenosa attraverso il somministro di nutrizione parenterale.
    Nel mirino degli investigatori della Direzione nazionale epidemiologica del Messico è finita infatti l'azienda Safe, che produce il preparato sospettato di aver causato il contagio.
    Secondo quanto riferisce la testata 'El Universal' le aurtorità hanno preventivamente sospeso il somministro di tutti i suoi prodotti elaborati dopo il 21 novembre di quest'anno.
    La ministra della Salute dello stato di Edomex, Macarena Montoya Olvera, ha assicurato che il focolaio di infezione del sangue causata dal batterio Klebsiella oxytoca nei quattro ospedali dell'entità dove sono stati rilevati una ventina di casi "è sotto controllo", confermando che ad essere state coinvolte sono tre unità mediche del settore pubblico e di una del settore privato, costantemente monitorate. Tutte le vittime erano pazienti pediatrici, in una fascia di età compresa tra 0 e 14 anni.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su www.ansa.it